Koontz R., Dean - Nel Labirinto delle Ombre

dadax70

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Ho amato in modo viscerale molti dei romanzi di Koontz, a partite da Il Posto del Buio a Le Lacrime del Drago e anche alcuni suoi ultimi lavori come Il Cattivo Fratello e L'Ultima Porta del Cielo. Ho apprezzato anche il primo romanzo che vede come protagonista Odd Thomas: Il luogo delle ombre.
Ho come la sensazione però che Koontz non sempre sia concentrato al massimo su tutte le sue opere e ne ha scritte tantissime, più di 50, e alcune in Italia non sono nemmeno state pubblicate. E' il caso, secondo me, di Velocity.
Nel Labirinto delle Ombre è un po' sottotono rispetto al primo, anche se, come sempre, ho apprezzato molto l'arguzia, la simpatia e il sarcasmo del protagonista, che, essendo la narrazione in prima persona, rispecchia probabilmente buona parte di alcuni tratti della personalità dell'autore.
La trama non mi ha entusiasmato in effetti più di tanto, ma è la cornice in cui si muove il protagonista a dare quel tono in più alla narrazione che ne fa apprezzare le tematiche.
Koontz è uno scrittore de panza, non potrebbe non esserlo uno che sforna romanzi come caramelle; lo stile è asciutto e diretto, senza troppi fronzoli, non si dilunga troppo nel filosofeggiare o in metafore ardite e, quando lo fa, è sempre con una nota di sarcasmo che non guasta.
Insomma, nonostante non consideri questo come uno dei capolavori di questo autore, dico che comunque fa passare delle ore spensierate ed è godibile. Per chi apprezza Koontz e ha amato il primo Odd Thomas, deve assolutamente leggere anche questo.
Un nota vorrei farla all'editore: nella prima edizione ho trovato una decina di refusi, che, per l'amor di dio, possono capitare a tutti, ma è la prima volta che mi succede in un romanzo di S&K.
E se i refusi li noto io, vuol dire che sono palesi.
 
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libraia978

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Ho corretto il nome dell'autore: ricordiamo la regola: Cognome, Nome...

Uno dei miei autori preferiti...ma questo non l'ho ancora letto...
 

libraia978

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Aggiungo la trama di questo per farti capire, cmq sono thriller, a volte anche molto pesi...

I morti di Pico Mundo, città impolverata dal deserto del Mojave, non hanno smesso di andare a trovare Odd Thomas per chiedergli giustizia. E Odd lo "Strano", ventunenne senza età, cuoco di tavola calda nel Luogo delle ombre, il romanzo che l'ha immortalato, e occulto braccio destro del capo della polizia Wyatt Porter, non ha smesso di avvertire il "vivo" tepore e il tetro sgomento di chi fu vittima di un crimine. Sarà la compassione - o la certezza che la vita ha un significato, come lo ha la morte -, a condurlo sul luogo di un agghiacciante delitto: il cadavere del dottor Wilbur Jessup giace nella sua dimora, ai piedi del letto, selvaggiamente brutalizzato. Ma qualcun altro potrebbe essere in pericolo: Danny Jessup, figlio adottivo di Wilbur e amico d'infanzia di Odd, soprannominato "ossa di vetro" perché affetto fin da bambino da una rara malattia genetica che lo rende fragile come un grissino. Di lui non v'è traccia. Il filo della verità si dipana nel labirinto delle ombre, sopra e sotto terra, verso un diroccato casinò indiano, dove qualcuno, con la fissa dei riti ancestrali, ha uno strano hobby...
 
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smallville

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La trama in se è abbastanza sempliciotta, alla fine più che un libro sembra un mini romanzo con le avventure di odd thomas.
Nonostante questo, anche se molto meno del primo, mi è piaciuto ma solo perchè adoro il personaggio.
Peccato che in italia finora ci sono solo questi 2 libri su odd thomas, mentre in u.s.a. in tutto ne ha scritti una decina.
 
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