Zefiro
da sudovest
Appena ultimato “La boutique del mistero”, Dino Buzzati. Non lo vedo nella lista dei recensiti, provo a colmare la lacuna.
E’ un libro di racconti misteriosi e magici. Si parte sempre ambientazioni semplici e quotidiane che improvvisamente derivano, scartano verso situazioni ed atmosfere surreali ma evocative, con concretezza quasi brutale dietro la levità di una prosa dal “flavour” fiabesco, di ciò che di più profondo c’è nell’uomo: la ricerca di se stessi, la malattia, l’amore, il successo, la solitudine, la morte, la religione.
Li ho trovati tutti molto belli e profondissimi.
Mi piace segnalare, così per invogliare, i “I sette messageri”, dove un principe si allontana dalla capitale del con l’obiettivo di raggiungere i confini estremi del suo regno portando con se sette messaggeri, che, al procedere del viaggio devono affrontare un percorso sempre più lungo per arrivare in città e tornare indietro dal loro padrone…
E nella filigrana del racconto, il legame con le proprie origini, i ricordi che sbiadiscono, l’intuizione che l’ultima frontiera ovvero la fine della ricerca di noi stessi è affare serio e complicatissimo. E ancora, il timore di ciò che ci sta davanti, ignoto, ma al contempo carico dell’ineludibile desiderio di scoprire cosa c’è oltre.
Buona lettura a tutti!
E’ un libro di racconti misteriosi e magici. Si parte sempre ambientazioni semplici e quotidiane che improvvisamente derivano, scartano verso situazioni ed atmosfere surreali ma evocative, con concretezza quasi brutale dietro la levità di una prosa dal “flavour” fiabesco, di ciò che di più profondo c’è nell’uomo: la ricerca di se stessi, la malattia, l’amore, il successo, la solitudine, la morte, la religione.
Li ho trovati tutti molto belli e profondissimi.
Mi piace segnalare, così per invogliare, i “I sette messageri”, dove un principe si allontana dalla capitale del con l’obiettivo di raggiungere i confini estremi del suo regno portando con se sette messaggeri, che, al procedere del viaggio devono affrontare un percorso sempre più lungo per arrivare in città e tornare indietro dal loro padrone…
E nella filigrana del racconto, il legame con le proprie origini, i ricordi che sbiadiscono, l’intuizione che l’ultima frontiera ovvero la fine della ricerca di noi stessi è affare serio e complicatissimo. E ancora, il timore di ciò che ci sta davanti, ignoto, ma al contempo carico dell’ineludibile desiderio di scoprire cosa c’è oltre.
Buona lettura a tutti!