Geniale Benni, direi sconvolgente

aura:
I mali peggiori della società contemporanea (ed è stato scritto nel 1994, ma quanto è attuale!) portati all'ennesima potenza (o no?!?) giungendo quasi sempre ad un epilogo surreale o ai limiti del surreale, partendo da una base più che realistica (e questa è la cosa veramente angosciante). Alcuni racconti sono più leggeri, ma sempre conditi dall'ironia amara e raffinata che contraddistingue l'autore e dal suo stile assolutamente grottesco. Devo dire che non ho riso tantissimo, alcuni sono proprio raccapriccianti anche se poi sono i miei preferiti, come Papà va in tv, dove l'ossessione per apparire prevale sul dolore della perdita, e Caccia al fagiano. Alcuni hanno un epilogo "positivo", come Il nuovo libraio, che racconta in modo originale e sensibile il rapporto con i libri.
Lo consiglio assolutamente; in genere preferisco i romanzi ai racconti, ma alcuni di questi li ho preferiti anche a "Margherita dolcevita", l'unico romanzo che ho letto di Benni, che comunque mi è piaciuto molto.