lettore marcovaldo
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Il Vangelo secondo Don Gallo - Don Andrea Gallo, il prete da marciapiede che da decenni lavora con e per gli ultimi, riprende i suoi racconti di vita vissuta raccolti in Angelicamente anarchico. Attraverso le storie e gli incontri che scandiscono le sue giornate prende posizione sulla liberalizzazione delle droghe, sull’accoglienza ai clandestini, sulle ipocrisie dei politici, sullo stato di abbandono in cui versano i casi psichiatrici, sulla questione del testamento biologico dopo l’incontro con Peppino Englaro, sulla firma del rogito per acquistare un terreno a Vicenza ed evitare l’ampliamento della base americana, sul finanziamento del calendario dei viados di Genova e sulle piccole grandi vicende di prostitute, transessuali, vittime della tratta, tossicodipendenti, matti e barboni che transitano nella sua scalcagnata canonica. Storie spesso a lieto fine, più spesso tragiche, ma di rara consistenza umana
Personaggio controverso, spesso al centro di polemiche feroci. Le sue posizioni sono spesse "eccentriche" rispetto alla chiesa di cui è parte. In molti casi mi sembra sia circondato di un certo alone di retorica e celebrazione. Un tormentone , come è a volte diventano, il ricordo di Fabrizio De Andrè (le loro storie si incrociano, ed è ricordato nel libro).
"Il Gallo" è senza dubbio uno dei personaggi a cui è difficile rimanere indifferenti. Perchè al di là delle parole, ci sono i fatti di una vita spessa a fianco degli ultimi, quando questa frase non è solo un modo di dire. Se siete "del posto" avrete la conoscenza dei luoghi e dei volti che vengono narrate in queste pagine. Se non siete mai stati a Genova, certo non mancano in giro per l'italia e per il mondo storie simili.
Comunque la si pensi, a me piace pensare che c'è da qualche parte una mano che , quando ti trovi a terra, ti offre un aiuto senza giudicare e pronta a comprendere.
130 pagine ricche di aneddotii, pensieri e testimonianze. Lette in un fiato. Il mio voto : 4/5 .
Personaggio controverso, spesso al centro di polemiche feroci. Le sue posizioni sono spesse "eccentriche" rispetto alla chiesa di cui è parte. In molti casi mi sembra sia circondato di un certo alone di retorica e celebrazione. Un tormentone , come è a volte diventano, il ricordo di Fabrizio De Andrè (le loro storie si incrociano, ed è ricordato nel libro).
"Il Gallo" è senza dubbio uno dei personaggi a cui è difficile rimanere indifferenti. Perchè al di là delle parole, ci sono i fatti di una vita spessa a fianco degli ultimi, quando questa frase non è solo un modo di dire. Se siete "del posto" avrete la conoscenza dei luoghi e dei volti che vengono narrate in queste pagine. Se non siete mai stati a Genova, certo non mancano in giro per l'italia e per il mondo storie simili.
Comunque la si pensi, a me piace pensare che c'è da qualche parte una mano che , quando ti trovi a terra, ti offre un aiuto senza giudicare e pronta a comprendere.
130 pagine ricche di aneddotii, pensieri e testimonianze. Lette in un fiato. Il mio voto : 4/5 .
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