Dumas, Alexandre - La collana della regina

La collana della regina narra la storia dello "scandalo della collana" che sconvolse direttamente Maria Antonietta qualche anno prima dello scoppio della Rivoluzione, contribuendo ad inimicarle definitivamente le simpatie dei francesi. Ma, come ogni romanzo storico che si rispetti, Dumas aggiunge al vero una buona dose di verosimile. Verosimile è anche il personaggio di Maria Antonietta, ritratta dall'autore come una donna ingenua e innocente, circondata da nemici e profittatori. Com'è noto la Storia con la maiuscola ce ne ha dato un ritratto ben diverso. Ma anche Maria Antonietta ha un cuore, con le sue pulsioni, i suoi slanci; un cuore che ama e che è amato. Ed è questo, per Dumas, a renderla innocente.
In fondo La collana della regina è una grande storia d'amore, che coinvolge personaggi reali e fittizi, come - oltre al re e alla regina, qui ritratti nella propria intimità - Philippe di Taverney, Charny, che Anurée di Taverney contende a Maria Antonietta, l'intrigante signora di La Motte, il fatuo cardinale di Rohan, e altri ancora.
Il tutto ambientato in una plumbea Parigi di fine inverno, fra cumuli di neve per le strade, i sentori della primavera e la percezione della catastrofe a venire, di cui si fa antesignano il Conte di Castroglio con le sue cupe previsioni.

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Un bellissimo romanzo storico, scritto in modo eccelente (come di solito riusciva sempre a Dumas), calzante tono di narrazione, suspence fino all'ultima pagina, due tenere storie d'amore impossibili....
Raccomandato
 
Ultima modifica di un moderatore:

ila78

Well-known member
Se devo essere sincera mi aspettavo molto di più dal mio adorato Dumas, forse la colpa è anche mia perchè conosco a memoria lo scandalo della collana, l'ho conosciuto con Lady Oscar, letto in tutte le salse e visto in un film, mi aspettavo una cosa più "attinente" ai fatti storici, va bene "romanzare" ma qua Dumas ha calcato un po' troppo la mano; Maria Antonietta passa per una tontolona che si fa abbindolare da tutti, ok che nella realtà non ha fatto proprio la parte della furba ma Jeanne non l'ha mai vista nè incontrata (non avrebbe mai ricevuto una persona del genere!!!), lo stesso dicasi per il cardinale de Rohan, la Regina lo odiava, non gli rivolgeva nemmeno la parola e Dumas a un certo punto lascia a intendere che lei lo perdona?!?!? Ma dai.... Oliva che nella realtà era una prostituta con un ruolo marginale qua diventa quasi l'eroina della storia, Cagliostro che era un imbroglione e basta qua ha un ruolo di primo piano, Luigi XVI acquista un carattere e una fermezza che se li avesse avuti veramente forse a quast'ora in Francia ci sarebbe ancora la monarchia....bah....:boh:
"L'eroe" maschile della storia, Charny, che è un personaggio completamente inventato e su cui si sarebbe potuto ricamare parecchio per dargli "spessore" a parer mio è completamente "incolore" e così pure Andrée de Taverney che mi ha suscitato solo antipatia.
Mi dispiace dare un voto basso al mio scrittore preferito ma questo romanzo non mi ha preso, non lo consiglierei Voto 2/5
 
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