jeanne
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Duong Thu Huong è nata nel Nord Vietnam nel 1947. Madre maestra di scuola e padre ingegnere. Le danno un’educazione molto tradizionale, “feudale”. A vent’anni dirige una troupe artistica e parte come “soldatessa cantante” per il fronte di Binh Tri Thien, zona molto bombardata durante la guerra del Vietnam. Vi rimane fino alla fine della guerra. Deve risollevare il morale delle truppe, sensibilizzare l’opinione contro gli americani, cantare canti patriottici ed evacuare morti e feriti. Solo 3 membri della troupe artistica composta da 30 persone sopravvivono.
Nel 1967 viene data in sposa con la forza ad un uomo brutale che la picchia ma non ha potuto lasciarlo prima del 1980. Racconta così questa violenza: « Quand j'étais très jeune, j'ai dû me marier avec un homme qui m'aimait et que je n'aimais pas. Il a mis son fusil sur mon cou, il m'a demandé de l'épouser, sinon il me mettait une balle dans la gorge, il se tuerait ensuite. J'avais peur, j'avais 20 ans, c'était un homme fou amoureux, mon père était loin. Vous savez bien que dans une famille le père est toujours le premier soutien des filles. Mes frères étaient petits, je suis l'aînée, j'ai eu peur de mourir, et je ne pouvais pas m'en sortir. J'ai vécu comme une esclave, une vie végétale, assez longtemps. Après la naissance de deux enfants, j'ai demandé le divorce, mais mon père est intervenu. Il m'a obligée à rester avec cet homme, parce que pour une famille féodale, un divorce c'est salir l'honneur des siens. J'ai dû rester dans ce carcan jusqu'en 1980. » Oggi è divorziata.
Duong Thu Huong comincia a scrivere poesie che glorificano la Rivoluzione e si iscrive al partito comunista. Considera il marxismo come una soluzione all’ingiustizia. Scrive nella stampa e chiede l’abolizione della dittatura del proletariato e più democrazia.
Nel luglio del 1990, viene esclusa dall’Unione degli scrittori vietnamiti e dal Partito comunista, perdendo così tutti i diritti civici. Decide di diventare scrittrice.
Il 13 aprile 1991 a Hanoï, il suo arresto e successivo imprigionamento senza processo scandalizzano Amnesty International. Viene liberata dopo 7 mesi. In prigione con l’aiuto di un vocabolario impara il francese. Siccome non ha il permesso di pubblicare i suoi scritti in Vietnam, manda i suoi manoscritti a editori parigini che traducono e pubblicano in francese: Roman sans titres nel 1992 (Éditions des Femmes), Myosotis nel 1998 (Éditions Philippe Picquier).
Nei suoi romanzi, denuncia il sistema totalitario, la politica della Repubblica socialista del Vietnam, il conflitto fra Stato e individuo. Sono spesso presenti i campi, la miseria, la guerra, ma rispetta sempre l’individuo, la sua libertà e la sua responsabilità. Si trovano spesso nei suoi romanzi costumi e proverbi antichi, pregiudizi ancestrali assurdi che frenano l’individuo e la società.
Le sue parole traboccano di umanità, di energia, di amore, di pace, nonostante le sofferenze e la disperazione. Le sue pagine sono invase dal profumo dell’infanzia, dalle voci lontane della sua memoria e ci portano molto lontano. Il suo stile lirico, poetico, fluido, è davvero molto bello.
E’ la sola scrittrice vietnamita le cui opere siano state tradotte tutte in francese. Per la Francia, le sue opere rappresentano il rinnovo letterario vietnamita mentre per il suo paese d’origine sono sovversive.
In Italia, ecco i suoi libri tradotti:
http://www.garzantilibri.it/autori_main.php?page=schedaautore&CPID=810
Nel 1967 viene data in sposa con la forza ad un uomo brutale che la picchia ma non ha potuto lasciarlo prima del 1980. Racconta così questa violenza: « Quand j'étais très jeune, j'ai dû me marier avec un homme qui m'aimait et que je n'aimais pas. Il a mis son fusil sur mon cou, il m'a demandé de l'épouser, sinon il me mettait une balle dans la gorge, il se tuerait ensuite. J'avais peur, j'avais 20 ans, c'était un homme fou amoureux, mon père était loin. Vous savez bien que dans une famille le père est toujours le premier soutien des filles. Mes frères étaient petits, je suis l'aînée, j'ai eu peur de mourir, et je ne pouvais pas m'en sortir. J'ai vécu comme une esclave, une vie végétale, assez longtemps. Après la naissance de deux enfants, j'ai demandé le divorce, mais mon père est intervenu. Il m'a obligée à rester avec cet homme, parce que pour une famille féodale, un divorce c'est salir l'honneur des siens. J'ai dû rester dans ce carcan jusqu'en 1980. » Oggi è divorziata.
Duong Thu Huong comincia a scrivere poesie che glorificano la Rivoluzione e si iscrive al partito comunista. Considera il marxismo come una soluzione all’ingiustizia. Scrive nella stampa e chiede l’abolizione della dittatura del proletariato e più democrazia.
Nel luglio del 1990, viene esclusa dall’Unione degli scrittori vietnamiti e dal Partito comunista, perdendo così tutti i diritti civici. Decide di diventare scrittrice.
Il 13 aprile 1991 a Hanoï, il suo arresto e successivo imprigionamento senza processo scandalizzano Amnesty International. Viene liberata dopo 7 mesi. In prigione con l’aiuto di un vocabolario impara il francese. Siccome non ha il permesso di pubblicare i suoi scritti in Vietnam, manda i suoi manoscritti a editori parigini che traducono e pubblicano in francese: Roman sans titres nel 1992 (Éditions des Femmes), Myosotis nel 1998 (Éditions Philippe Picquier).
Nei suoi romanzi, denuncia il sistema totalitario, la politica della Repubblica socialista del Vietnam, il conflitto fra Stato e individuo. Sono spesso presenti i campi, la miseria, la guerra, ma rispetta sempre l’individuo, la sua libertà e la sua responsabilità. Si trovano spesso nei suoi romanzi costumi e proverbi antichi, pregiudizi ancestrali assurdi che frenano l’individuo e la società.
Le sue parole traboccano di umanità, di energia, di amore, di pace, nonostante le sofferenze e la disperazione. Le sue pagine sono invase dal profumo dell’infanzia, dalle voci lontane della sua memoria e ci portano molto lontano. Il suo stile lirico, poetico, fluido, è davvero molto bello.
E’ la sola scrittrice vietnamita le cui opere siano state tradotte tutte in francese. Per la Francia, le sue opere rappresentano il rinnovo letterario vietnamita mentre per il suo paese d’origine sono sovversive.
In Italia, ecco i suoi libri tradotti:
http://www.garzantilibri.it/autori_main.php?page=schedaautore&CPID=810