Premio Nobel Letteratura 2010

franceska

CON LA "C"
@Franceska
secondo me anche il tuo intervento ha un importante significato politico.
:?:?:?
Eh no, caro Lillo, volevo solo distanziare la politica dall’arte. Il mio intervento ha cercato di avere un importante significato politico quando tempo fa mi sono schierata con una moltitudine di ometti colorati su un blog dove marciavamo uniti e credevo ancora di poter cambiare l’Italia. Ma anche lì ho capito che c’è ben poco da fare.
Ascolta, se dobbiamo andare A.C. per comprenderci, non ho tempo per polemizzare e soprattutto non ne ho voglia perché poi mi divento antipatica. Non so cosa tu abbia capito, se hai capito qualcosa, ma il mio intervento era semplice, come lo hai letto, la politica se ne ho voglia (l’ho persa quasi tutta) la discuto in altra sede e non in un forum dove vorrei parlare di libri.
Sergio Rufo apprezzo la tua risposta, forse avevo capito male.
(un bicio a Dorylis)
 
Qui non stiamo parlando di partitismo, Francesca, né di dualismo destra/sinistra.
Stiamo definendo l'importanza del pensiero intellettuale, dell'attinenza del dire con il fare, dell'azione politica intesa come attività espressiva coerente.
D'altronde, persino nelle scritture leggiadre di cui ci diletti traspare la tua linea "politica".
Il tuo pensiero e la tua azione.
Vargas Llosa è uomo controverso proprio per l'incoerenza del suo dire.
E vi ho tradotto quell'articolo per illustrarvi l'accoglienza critica ricevuta in sudamerica.

Qui siamo fermi al "se leggo un bel romanzo non mi curo della vita dell'autore". Ipocrisie da lettore medio, secondo me.
Hai citato Marquez dicendo che è stato detto tutto e il contrario di tutto su di lui. Non mi risulta ma, se così fosse stato, la sua vita non ha risposto a questa ambiguità.
Nel caso di Vargas Llosa è dimostrato che le sue espressioni - non soltanto da letterato ma anche da uomo politico - siano asservite al potere di turno.
Lui sì ha strumentalizzato la scrittura a fini politici.

Condivido quanto detto da Sergio sulla coerenza intellettuale, ho una predilezione per Borges che, si sa, fu definito uomo di destra. E' il rischio che corrono gli spiriti libertari.

Anche il pezzo di Lillo ci è utile per combattere quest'ignavia culturale che vi ha contaminati.
Sveglia!
 

franceska

CON LA "C"
Mi dispiace Julia, ma non sono d’accordo e penso sia inutile continuare.
Le nostre teorie sono talmente “nostre” che possiamo rigirarle come ci pare, le troveremo sempre perfette. E se peccheranno in qualcosa, riusciremo in qualche modo a sistemarle. Da uno scritto non sempre traspare l’attività espressiva o la linea politica; io ho scritto storie d’amore dolcissime e storie malefiche con destini inquieti e angoscianti. A volte si è ciò che si scrive, spesso no. Pensa che stanotte ho descritto una scena di sesso che rileggendola pochi minuti fa mi son chiesta:
-Oddio, da dov’è uscita sta cosa? E’ orribile!- Eppure l’ho scritta io :paura:.
E non parliamo di coerenza, una cosa che non sopporto, ma cos’è la coerenza se non una forma di stupidità! La vita si trasforma e ci trasforma, come si fa a essere coerenti? Io oggi voglio pensarla in un modo e domani in un altro chi me lo vieta? La coerenza… ma dai! Io dalla vita pretendo anche la libertà di essere incoerente :)xaaa evvai!).
Il fatto di leggere un bel romanzo senza curarsi della vita dell’autore, per te sarà “ipocrisia da lettore medio” per me è invece “capacità da lettore speciale”, su Marquez si sono dette cose orribili su “Memoria delle mie ******* tristi” e il libro stesso la racconta tutta, eppure un “lettore speciale” non coglie ciò che vuol intendere il lettore medio (cre, aggiungerei) perché il racconto è meraviglioso.
E poi l’ignavia… Julia, ti prego! Se c’è una categoria alla quale non appartengo per natura, come sono certa non vi appartenga nessuno di quelli che ha scritto qui, è quella degli ignavi! Béh, diciamo che questa te la perdono per simpatia e per alleanza di penna. (E per dirla tutta, dopo il complimento ricevuto ti perdonerei anche peggio).
Spero di aver dissipato ogni dubbio, concludo con la certezza che: “la pensiamo semplicemente in maniera diversa” e con ciò… sono certa di aver terminato. :mrgreen:

(un bicio anche a Skitty)
 

Zefiro

da sudovest
franceska, ma lo sai che ti ci vedo come bella addormentata nel bosco? :YY

Non posso assumere il ruolo di principe e contribuire al risveglio ahimè:
a) mi trovo attulamente nello stato di ranocchio
b) non ho il cavallo
c) sono immerso in sonni profondissimi anche io :mrgreen:
 

franceska

CON LA "C"
franceska, ma lo sai che ti ci vedo come bella addormentata nel bosco? :YY

Non posso assumere il ruolo di principe e contribuire al risveglio ahimè:
a) mi trovo attulamente nello stato di ranocchio
b) non ho il cavallo
c) sono immerso in sonni profondissimi anche io :mrgreen:

Con questa risposta (che poi sarebbe una domanda) te ne do la certezza:
Me la spieghi che non l'ho capita? :mrgreen:
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
e perchè non essere anche ignavi!? come lettori prendiamoci pure tutti gli epiteti per le nostre scelte letterarie

io me le assumo tutte le mie responsabilità per aver letto e ohibò, continuar pure a leggere, Vargas Llosa, anche perchè non scambierei per niente al mondo la sensazione di trovarmi in una situazione come quella qui sotto descritta, quanta gente vorrei mi passasse accanto senza "ragionar di me" :)



« E io ch'avea d'error la testa cinta, dissi:
"Maestro, che è quel ch'i' odo?
e che gent'è che par nel duol sì vinta?".
Ed elli a me: "Questo misero modo
tengon l'anime triste di coloro
che visser sanza 'nfamia e sanza lodo.
Mischiate sono a quel cattivo coro
de li angeli che non furon ribelli
né fur fedeli a Dio, ma per sé fuoro.
Caccianli i ciel per non esser men belli,
né lo profondo inferno li riceve,
ch'alcuna gloria i rei avrebber d'elli".
E io: "Maestro, che è tanto greve
a lor che lamentar li fa sì forte?".
Rispuose: "Dicerolti molto breve.
Questi non hanno speranza di morte,
e la lor cieca vita è tanto bassa,
che 'nvidïosi son d'ogne altra sorte.
Fama di loro il mondo esser non lassa;
misericordia e giustizia li sdegna:
non ragioniam di lor, ma guarda e passa". »
(Dante Alighieri, Inferno III, 31-51)
 

asiul

New member
(...)
Anche il pezzo di Lillo ci è utile per combattere quest'ignavia culturale che vi ha contaminati.
Sveglia!

Lillo se nella vita, un giorno,non so... non saprai cosa fare, sappi che potresti servire a risollevare le sorti, non dico del paese, ma almeno di questa ignavia culturale che vi ha contaminati...
e se vorrai distrarti con una partita a scacchi puoi contare su di me per la scacchiera.Ma non ringraziarmi assolutamente perché tra persone civili non si usa eh!
Del resto (probabilmente) che te ne fai di una buona cultura se non hai dalla tua parte quel pizzico di presunzione e maleducazione che fa la differenza.
:mrgreen:

Questo 3D sta diventando una pagina di pura comicità...

...un vero capolavoro! Grazie!:ad:


PS se franceska è la bella addormentata e Zefiro il ranocchio io voglio fare il gatto con gli stivali eh!:YY
 
Mi dispiace Julia, ma non sono d’accordo e penso sia inutile continuare.
Le nostre teorie sono talmente “nostre” che possiamo rigirarle come ci pare, le troveremo sempre perfette. E se peccheranno in qualcosa, riusciremo in qualche modo a sistemarle. Da uno scritto non sempre traspare l’attività espressiva o la linea politica; io ho scritto storie d’amore dolcissime e storie malefiche con destini inquieti e angoscianti. A volte si è ciò che si scrive, spesso no. Pensa che stanotte ho descritto una scena di sesso che rileggendola pochi minuti fa mi son chiesta:
-Oddio, da dov’è uscita sta cosa? E’ orribile!- Eppure l’ho scritta io :paura:.
E non parliamo di coerenza, una cosa che non sopporto, ma cos’è la coerenza se non una forma di stupidità! La vita si trasforma e ci trasforma, come si fa a essere coerenti? Io oggi voglio pensarla in un modo e domani in un altro chi me lo vieta? La coerenza… ma dai! Io dalla vita pretendo anche la libertà di essere incoerente :)xaaa evvai!).
Il fatto di leggere un bel romanzo senza curarsi della vita dell’autore, per te sarà “ipocrisia da lettore medio” per me è invece “capacità da lettore speciale”, su Marquez si sono dette cose orribili su “Memoria delle mie ******* tristi” e il libro stesso la racconta tutta, eppure un “lettore speciale” non coglie ciò che vuol intendere il lettore medio (cre, aggiungerei) perché il racconto è meraviglioso.
E poi l’ignavia… Julia, ti prego! Se c’è una categoria alla quale non appartengo per natura, come sono certa non vi appartenga nessuno di quelli che ha scritto qui, è quella degli ignavi! Béh, diciamo che questa te la perdono per simpatia e per alleanza di penna. (E per dirla tutta, dopo il complimento ricevuto ti perdonerei anche peggio).
Spero di aver dissipato ogni dubbio, concludo con la certezza che: “la pensiamo semplicemente in maniera diversa” e con ciò… sono certa di aver terminato. :mrgreen:

(un bicio anche a Skitty)

ciao Franceska,
sono certa della tua simpatia - che è reciproca - e poco mi curo delle forme, perciò puoi benissimo mandarmi a fanculo (o f.an.cu.lo se ci fossero gli asterischi :)), non formalizziamoci eh!
Sulla coerenza penso che si tratti della più grande giustificazione, in alcuni casi persino storica; troppo comodo dire "io dalla vita pretendo la libertà di essere incoerente", un ossimoro se forziamo il termine "pretendo".
Penso che dichiararsi incoerenti è quanto di più falso si possa dire di sé, e lo dico mentre ascolto due persone che stanno parlando della propria vita, molto diverse per provenienza e status sociale, per condizione e competenze.
Ma entrambe sono qui, nel posto in cui mi trovo ora, e stanno scontando una pena importante, stanno pagando il loro debito con la giustizia.
Una condizione coerente all'azione che le ha portate a dover pagare.
Vedi Franceska? E' la vita ad essere coerente, nonostante le nostre ambizioni di incoerenza.
Quella giustificazione, quel tuo considerare "la coerenza è una forma di stupidità" è un falso in quanto, se analizzi le tue scelte e i tuoi istinti (che amo chiamare "selvatichezze") ti scopriresti coerente o - se questo termine non ti piace - SPONTANEA.
Non vorrai farmi credere che sei solo RAGIONE?!
Sull'ignavia non ritratto e Dante mi è testimone. :mrgreen:

E' vero che la pensiamo in maniera diversa ma sono io ad aver ragione.:wink:

Mi piacerebbe leggere qualche tuo racconto, dove lo trovo?
 

sergio Rufo

New member
Da Pericle alla coerenza.
Un bel salto non c'e' che dire ma assolutamente logico.
Partendo da un nobel della letteratura si e' passati al significato di letteratura stessa, di partecipazione civile, per approdare , infine, alla coerenza individuale.
Un filo rosso che perfettamente corre tra tutte queste cose.
L' aspetto finale, la scelta individaule, per me ricopre il significato piu' importante: qui ad atene si fa cosi' non nasce infatti da un'idea buttata liì, ma nasce da tantissime piccole azioni quotidiane ed individuali che hanno determinato uno stile, una condotta , un'etica partecipativa che dopo, solo dopo, hanno assunto lo staus di " politica" intesa come comportamento.
Tutte queste azioni individuali sono coerenti? difficile stabilirlo, probabilmente no.
La vita sociale, pero', a differenza di quella individuale e' retta da un assoluto di coerenza: tutte le grandi conquiste sociali , nella storia, sono state conquistate con volonta', forza d'animo, impegno nonostante le sconfitte e le delusioni. E cos''e questo se non coerenza con quello che si crede e si vuole creare?
Ma anche nella sfera individuale possiamo osservare una cosa semplicissima: " i nostri atti ci seguono" e quasi sempre presentano il conto nel bene e nel male. Certo, individualmente qualche ipocrisia brilla di luce propria, ma siamo umani.
In un'economia, invece, piu' esistenziale, e' l'irrazionalita' assoluta a farla da padrone, ma questo e' un altro discorso.

L'ignavia? brutta bestia , brutta malattia in cui siamo finiti un po' tutti, soprattutto in questa cultura occidentale: ci hanno narcotizzato e lo dimostra la mancanza assoluta e definitiva di qualsivoglia sento critico e autocritico, per non parlare di qualche voce autorevole fuori dal coro, un intellettuale che non c'e' , ad esempio.

A proposito di voci. I Romani , come tanti sapranno, una volta furono salvati dalla starnazzare delle oche del Campidoglio che fecero un casino della malora all'avvento dei Galli che minacciavano il loro potere geografico e politico militare. Poi i Romani, popolo volitivo e di gran carattere, si risollevarono come solo loro sapevano fare. ( il contrario degli ignavi)
Oggi non possiamo piu' appellarci nemmeno alle oche. Quelle che vedo non sanno nemmeno starnazzare. Oche moderne, forse?
 

franceska

CON LA "C"
E' vero che la pensiamo in maniera diversa ma sono io ad aver ragione.:wink:

Se ci tieni tanto te la puoi tenere :)

Mi piacerebbe leggere qualche tuo racconto, dove lo trovo?

Da nessuna parte finché non trovo uno stolto disposto a pubblicarmi, se vuoi mandami l’e-mail in mp, ti invio un word nudo, crudo, senza editing e con una punteggiatura allucinante perché io con le virgole non ci vò d’accordo... se te la senti :paura:
 

Nikki

New member
Era questo il thread in cui si discuteva degli autori e politica? Cioè del giudizio di valore di un'opera letteraria a prescindere dagli orientamenti politici dell'autore? non ricordo..:roll:

Comunque, che sia di lezione http://ilgazzettino.it/articolo.php?id=134755&sez=NORDEST
Seguendo certi rigidi canoni ermeneutici, la politica proibirebbe perfino Pennac (pare, firmatario dell'appello a favore di Battisti).. :W
 

Dory

Reef Member
Era questo il thread in cui si discuteva degli autori e politica? Cioè del giudizio di valore di un'opera letteraria a prescindere dagli orientamenti politici dell'autore? non ricordo..:roll:

Comunque, che sia di lezione http://ilgazzettino.it/articolo.php?id=134755&sez=NORDEST
Seguendo certi rigidi canoni ermeneutici, la politica proibirebbe perfino Pennac (pare, firmatario dell'appello a favore di Battisti).. :W

La scrittrice francese Fred Vargas ha scritto addirittura un libro in sua difesa.. allora bandiranno pure tutti i suoi libri.. a dir la verità, questo suo libro in difesa di Cesare Battisti mi ha sempre incuriosito perché mi piacerebbe sapere cos'è che spinge lei (come pure gli altri firmatari) a credere nella sua innocenza..
 
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