Trentesimo Photoforum - La bellezza nell'attimo

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Buongiorno,
cifra tonda, solito procedimento, una proposta a testa e poi si commenta foto per foto.
Come già sapete, potete inserire vostre creazioni.

Come tema proporrei ... la rabbia. (La bruttezza nell'attimo :mrgreen: e basta con tutta questa bellezza :D)
 

Ondine

Logopedista nei sogni
Portraiture-Photography-By-Famous-Photographers-32.jpg


Zoe (Robert Maschke).
 

Ondine

Logopedista nei sogni
Ho voluto proporre una rabbia contenuta, trattenuta, interiore.
Purtroppo è la rabbia che mi ha contraddistinto da bambina e poi nell'adolescenza, al contrario, è esplosa e guai a chi passava sotto le mie grinfie.:mrgreen:
Mi fa molta tenerezza questa bambina, spero che la mamma le stia spiegando il perché di alcuni "no".
 

qweedy

Well-known member
Questa fotografia coglie ed esprime perfettamente i sentimenti di rabbia e di disperazione, della bambina, è facile riconoscersi in lei.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Che ti succede, Zoe? Tua mamma non ti lascia uscire a giocare? Non hai voglia di fare i compiti? O c'è qualcosa di più profondo dietro la tua espressione così tenera? Qualcosa che ancora non sai capire o raccontare?
Il broncio deluso, gli occhi espressivi, quella manica troppo lunga sulla guancia in segno di protesta e quei capelli spettinati ... fantastica!
 

qweedy

Well-known member
Le marce da Selma a Montgomery furono tre marce di protesta del 1965 che hanno segnato la storia del movimento per i diritti civili degli afroamericani negli Stati Uniti e nacquero a partire dai movimenti per il diritto di voto.
Sono passati 50 anni dal 7 marzo 1965, data storica nel cammino per i diritti civili: in quel giorno, 500 dimostranti, guidati da Martin Luther King, diedero inizio in Alabama alla marcia da Selma a Montgomery, la capitale dello Stato. La manifestazione venne bloccata brutalmente dalle forze dell'ordine sull'Edmund Pettus Bridge, un ponte sul fiume Alabama. Fu il "bloody sunday" statunitense, la domenica di sangue. Ma quell'episodio diede nuova forza al movimento per la difesa dei diritti degli afroamericani che riuscì a ottenere, due marce e cinque mesi dopo, il "voting rights act", la legge che proibiva la discriminazione razziale e rafforzava il diritto di voto difeso dal quindicesimo emendamento della Costituzione Usa.
Dopo la seconda marcia, il giudice federale Johnson si espresse in favore dei partecipanti, riconoscendo che il loro diritto di marciare, garantito dal Primo emendamento della Costituzione degli Stati Uniti, non poteva essere abrogato dallo Stato dell'Alabama.
La terza marcia iniziò domenica 21 marzo con circa 8 000 manifestanti che percorsero circa 10 miglia (16 km) durante la giornata lungo la U.S. Route 80, in Alabama. Nei giorni seguenti altri manifestanti si aggiunsero per strada, e furono circa 25.000 ad arrivare a Montgomery il 24 marzo e all'Alabama State Capitol il 25. Arrivati davanti al tribunale Martin Luther King tenne un discorso.

Più che il ragazzo in primo piano con il volto dipinto di bianco e la scritta "Voto", che sta probabilmente scandendo uno slogan, mi pare che esprimano ancora più rabbia i volti in secondo piano, fanno più paura le loro espressioni, esprimono una rabbia contenuta, repressa, trattenuta. Quindi ancora più terribile.
Stavano manifestando per il diritto di voto e per i diritti civili degli afroamericani, posso dire che era una rabbia giustificata?
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Non ho niente da aggiungere; grazie, qweedy, per la spiegazione. Vista alla luce dei fatti la foto assume un altro aspetto.
Anche se a me i volti, più che arrabbiati, sembrano tra lo sprezzante e il rassegnato.
 

Ondine

Logopedista nei sogni
Il film non l'ho visto ma ho letto che è fatto molto bene e ha vinto numerosi premi.
Credo che lo scopo sia esorcizzare le emozioni, in questo caso la rabbia, ma è una mia supposizione.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
La foto di per sé non dice gran che a chi non ha visto il film. Io l'ho visto, non ricordo gran che della trama ma ricordo che alla fine del film le emozioni - Gioia, Tristezza, Rabbia, Paura e Disgusto, che hanno sembianze di esseri viventi e parlanti, e vivono tutte insieme nella mente di Riley, la bambina protagonista - raggiungono una sorta di equilibrio, che coincide con una sorta di maturazione di Riley. Bel film intelligente, quest'immagine mi ha fatto sorridere e mi ha rinfrescato piacevolmente la memoria.
 
Alto