Alfred Eisenstaedt - Sailor Kissing Nurse on V-J Day in Times Square, New York City, 1945.
Ecco la seconda, famosa (a ragione!) proposta
“Stavo camminando tra la folla il giorno della vittoria, alla ricerca di immagini. Ho notato un marinaio che stava camminando verso il punto in cui stavo io. Lui stava afferrando ogni donna che riusciva a trovare sulla strada e le baciava tutte – giovani, ragazze, signore e anziane- . Poi ho notato l’infermiera, in piedi, in quella folla enorme. Mi sono concentrato su di lei, e proprio come avevo sperato, il marinaio si avvicinò anche a lei, la afferrò e si chinò per baciarla. Ora, se questa ragazza non fosse stata un’infermiera e se avesse indossato abiti scuri, non avrei scattato la fotografia. Il contrasto tra il suo abito bianco e l’uniforme scura del marinaio danno alla fotografia una forza supplementare”.
È forse la più iconica immagine della fine della Guerra: un marinaio che bacia un'infermiera, accompagnandola cedevolmente in un casqué, durante i festeggiamenti della Giornata della vittoria sul Giappone (conosciuta nei paesi anglofoni come Victory over Japan Day o con la sigla V-J Day), durante le manifestazioni spontanee di gioia per la fine della guerra a New York. Fu pubblicata dalla rivista LIFE il 27 agosto del 1945, diventando l’immagine simbolo del giubilo degli americani per la fine della Seconda Guerra Mondiale.
La stessa rivista, a distanza di anni, pubblicò un appello al fine di ritrovare la coppia originale. Si presentarono ben 3 “infermiere” e 12 “ marinai”. Pare che la vera donna della foto sia Greta Zimmer un’assistente odontoiatra. La Zimmer, circa l’episodio avrebbe raccontato di un marinaio, mai visto prima, che in preda all’euforia e forse anche all’alcol venendole in contro l’avrebbe presa come in una morsa e baciata con foga. Commento questo, che cambierebbe senz’altro la poetica trama del bacio tanto celebrato.
«Non era proprio un bacio era solo qualcuno che festeggiava, non era un evento romantico. Ma solo un modo per ringraziare Iddio che la guerra fosse finita. Quell’uomo era molto forte. Io non lo stavo baciando. Fu lui a baciare me».
L'altro scatto
Quel 14 agosto 1945, come è abbastanza prevedibile, Alfred Eisenstaedt non era il solo fotografo presente a Times Square. C'era, tra gli altri, Victor Jorgensen, fotoreporter della Marina. Anche lui notò il marinaio e l'infermiera e scattò ma da un'angolazione leggermente diversa. La sua foto finì sul New York Times il giorno successivo, ma non ebbe lo stesso successo.