Domani io e qweedy inizieremo a leggere questo romanzo dello scrittore cileno purtroppo morto di recente a causa del coronavirus.
Sarà un modo per ricordare ed onorare sia l'uomo che è sopravvissuto alla dittatura di Pinochet a partire dal colpo di stato dell'undici settembre 1973 (ricordo bene questa data perché anche la Allende ne ha parlato spesso nei suoi romanzi) sia l'artista che ha saputo affascinare grandi e piccoli con le sue delicate opere.
Io ne ho lette già 7 sue... Ho controllato su Anobii perché da sola non lo ricordavo.
Chi è interessato può unirsi a noi .
Questa è la trama:
"Juan Belmonte, dopo aver combattuto tante battaglie – prima fra tutte quella al fianco di Salvador Allende – da anni ha deposto le armi e vive tranquillo in una casa sul mare nell’estremo sud del Cile, insieme alla sua compagna Verónica, che non si è mai completamente ripresa dopo le torture subite all’epoca della dittatura. Belmonte è un uomo stanco, disilluso, restio a scendere in campo. Ma il passato torna a bussare alla sua porta. I servizi segreti russi, che conoscono bene il suo curriculum di esperto di guerra sotterranea e infallibile cecchino, hanno bisogno di lui. Sul fronte opposto, c’è il piano ordito da un gruppo di nostalgici di stirpe cosacca, decisi a liberare dal carcere Miguel Krassnoff, discendente diretto dell’ultimo atamano, la cui famiglia riuscì a riparare in Cile dopo la Seconda guerra mondiale. Krassnoff, ufficiale dell’esercito cileno durante la dittatura militare, al momento sta scontando numerose condanne per crimini contro l’umanità. E Belmonte ha un ottimo motivo per odiare «il cosacco», un motivo strettamente personale... Dalla Russia di Trockij al Cile di Pinochet, dalla Germania di Hitler alla Patagonia di oggi, il nuovo romanzo di Luis Sepúlveda attraversa la storia del Novecento, raccontandone grandezze e miserie, per giungere infine alle pagine drammatiche in cui Belmonte gioca la sua partita finale."
Sarà un modo per ricordare ed onorare sia l'uomo che è sopravvissuto alla dittatura di Pinochet a partire dal colpo di stato dell'undici settembre 1973 (ricordo bene questa data perché anche la Allende ne ha parlato spesso nei suoi romanzi) sia l'artista che ha saputo affascinare grandi e piccoli con le sue delicate opere.
Io ne ho lette già 7 sue... Ho controllato su Anobii perché da sola non lo ricordavo.
Chi è interessato può unirsi a noi .
Questa è la trama:
"Juan Belmonte, dopo aver combattuto tante battaglie – prima fra tutte quella al fianco di Salvador Allende – da anni ha deposto le armi e vive tranquillo in una casa sul mare nell’estremo sud del Cile, insieme alla sua compagna Verónica, che non si è mai completamente ripresa dopo le torture subite all’epoca della dittatura. Belmonte è un uomo stanco, disilluso, restio a scendere in campo. Ma il passato torna a bussare alla sua porta. I servizi segreti russi, che conoscono bene il suo curriculum di esperto di guerra sotterranea e infallibile cecchino, hanno bisogno di lui. Sul fronte opposto, c’è il piano ordito da un gruppo di nostalgici di stirpe cosacca, decisi a liberare dal carcere Miguel Krassnoff, discendente diretto dell’ultimo atamano, la cui famiglia riuscì a riparare in Cile dopo la Seconda guerra mondiale. Krassnoff, ufficiale dell’esercito cileno durante la dittatura militare, al momento sta scontando numerose condanne per crimini contro l’umanità. E Belmonte ha un ottimo motivo per odiare «il cosacco», un motivo strettamente personale... Dalla Russia di Trockij al Cile di Pinochet, dalla Germania di Hitler alla Patagonia di oggi, il nuovo romanzo di Luis Sepúlveda attraversa la storia del Novecento, raccontandone grandezze e miserie, per giungere infine alle pagine drammatiche in cui Belmonte gioca la sua partita finale."
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