De Rosa, Corrado - L'uomo che dorme

Minerva6

Monkey *MOD*
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Premetto che non amo il genere noir però quando alla fine dell'anno scorso il mio operatore telefonico mi ha regalato questo libro in versione digitale ho deciso ugualmente di leggerlo.
Sarà perché il protagonista è quasi mio coetaneo e pure lui non sta passando un periodo sereno, sarà che non è un poliziotto o investigatore ma uno psichiatra (pur con le sue fobie), sarà che si svolge nella mia regione (anche se purtroppo Salerno non l'ho mai visitata e mi incuriosisce una chiesa da lui citata, simile ad una di Caracas, perché fu fatta costruire negli anni 50 dal figlio di un mugnaio che era diventato miliardario in Venezuela) ma a me è piaciuto lo stesso. Quindi lo consiglio. Sulla storia ovviamente non dirò nulla ma voglio aggiungere che il dottor Costanza, come me, ha paura dei cani che incontra per strada e per lui dormire viene prima di tutto, prima pure delle donne, del cibo, della salernitana e dei libri. Cambiando con uomini e togliendo il calcio mi ci ritrovo, purtroppo il mio amore sconfinato per i libri è superato dal sonno che incombe su di me all'improvviso, ecco perché ormai leggo quasi esclusivamente mentre passeggio... se mi metto sul divano, crollo, anche di giorno :paura:. Eppure, anche la sua storia col sonno stava vacillando. Idem per me, durante la notte sto avendo problemi.
Anche con la donna protagonista ho delle affinità, in particolare non avrebbe stirato una camicia neanche sotto tortura e aveva imparato a stendere i panni evitando che si spiegazzassero troppo ;).
 

estersable88

dreamer member
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Annoiato, scaramantico, indolente, lo psichiatra Antonio Costanza è un quarantenne tranquillo, schivo ma non solitario, pigro ma non troppo scontroso. È quello che definiremmo una brava persona, separato, ama la sua famiglia, in particolare il padre e il figlio, è bravo nel suo lavoro, ma non è un asso dei rapporti umani: spesso sbaglia tempi e modi di approccio e tendenzialmente cerca di restare lontano dalle grane o dalle faccende complicate. Questo suo essere impacciato e schivo non lo favorisce nelle relazioni, specie in quelle con l'altro sesso, perché viene scambiato per supponenza, disinteresse all'interlocutore, arroganza. Sono queste alcune delle impressioni provate da Laura Santamaria, brava giornalista che deve averci a che fare per via di un omicidio alquanto truce. Una prostituta anziana è stata ritrovata morta nella propria abitazione la sera di San Valentino del 2012 ed è necessario entrare nella personalità dell'assassino, capire il suo modo di ragionare, capire quanto fosse cosciente. Non è Costanza ad occuparsi delle indagini, non è sua la responsabilità di individuare il colpevole, ma per un motivo o per l'altro viene in contatto con i sospettati e finisce per ritrovarsi, suo malgrado, al centro del caso. Lo conosciamo pian piano, Antonio Costanza, entriamo passo dopo passo nella sua cerchia di amici, percorriamo con lui i vicoli della sua città, e nel frattempo seguiamo su più campi paralleli i movimenti di altri personaggi, le realtà di altre vite, in un concatenarsi di eventi, luoghi, persone. L'uomo che dorme è, sì, un noir, ma è un noir atipico, perché conserva preponderanti i tratti del romanzo, della narrazione più amena e meno oscura e brutale. È quasi come se l'autore, nel donarci questa storia, avesse toccato solo incidentalmente la sfera noir, ma pensasse invece al racconto della storia di un uomo, di uno psichiatra seduto "dal lato sbagliato della scrivania", come se avesse voluto mettere in luce le contraddizioni di una città e di una società pronta a ricercare la follia dove c'è "solo" cattiveria e degrado. L'uomo che dorme è un romanzo che si fa leggere agevolmente, nel quale si entra con piacere, con curiosità e dal quale si esce un po' più consapevoli, desiderosi di riflettere e consci di aver chiuso un buon libro che, come tale, trova i suoi fondamenti nella realtà del quotidiano.
 
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