274° MG - La bella estate di Cesare Pavese

Ondine

Logopedista nei sogni
La bella estate di Cesare Pavese originariamente era intitolato La tenda, veniva scritto nel 1940 e rimaneva inedito fino alla sua comparsa nella raccolta La bella estate insieme a Il diavolo sulle colline, composto nel 1948, e Tra donne sole, risalente invece al 1949.
Grazie a questi tre racconti Pavese si aggiudicava il Premio Strega nel 1950.
In questo minigruppo viene letto solamente il racconto La bella estate e i partecipanti sono:

isola74
Ondine
Zingaro di Macondo

Chi vuole partecipare è benvenuto/a.
 

isola74

Lonely member
Eccomi!
spero di inizare la lettura stasera:)
 

Ondine

Logopedista nei sogni
Capitolo 1 e 2

Letti i primi due capitoli e Pavese con un linguaggio semplice, diretto, ci conduce nella quotidianità cittadina di tre amiche, Ginia, Tina e Rosa.
Scrive di Ginia che ha sedici anni e suppongo anche Tina e Rosa.
Ginia appare come una ragazza che ha dovuto imparare a crescere in fretta, vive da sola con il fratello, lavora e deve pensare alla casa.
Il suo unico svago sono le sere in cui va a ballare o a cantare sulle colline con le sue amiche e i ragazzi della comitiva.
Rispetto alle sue coetanee si sente non all'altezza, viene messa in risalto la sua ingenuità.
L'amicizia con Amelia, che ha vent'anni, che posa nuda per i pittori, sembra già esercitare un certo fascino ed entusiasmo in Ginia.
 

isola74

Lonely member
Ieri sera ho letto il primo capitolo.
Semplice e diretto, con un filo di nostalgia. Almeno così mi è sembrato dall'incipit : A quei tempi era sempre festa . Bastava uscire di casa e traversare la strada per diventare come matte. E tutto era così bello....
 

Ondine

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Capitolo 3 - 4 - 5

Questo mondo bohemien fatto di soffitte in cui si dipinge, caffè sotto i portici dove aleggia un'atmosfera rarefatta creata dalla luce notturna che filtra dalle finestre, dal fumo, dall'odore di tabacco e di alcolico, mi ha molto stupito perché, non so perché, è un'immagine di scrittura che non pensavo di trovare in Pavese, ma mi piace. Il racconto appare permeato di una silenziosa malinconia, la stessa malinconia che accompagna Ginia che, anche nei momenti in cui sembra sia contenta, in realtà è come se segretamente temesse l'abbandono da un momento all'altro. E poi sembra tormentata dall'elemento del nudo, penso perché, a differenza di Amelia, ha un forte pudore sia fisico sia emotivo.
Amelia a volte la fa sentire in imbarazzo però allo stesso tempo la protagonista cerca la sua compagnia e pensa che se qualcosa doveva succedere quell'inverno era da Amelia che sarebbe venuto e non da Rosa o Clara, che Ginia considera stupide. Ginia mi sembra alquanto influenzabile.
 

isola74

Lonely member
Fino al cap. 6

Non lo credevo ma mi sta piacendo più dei precedenti romanzi di Pavese che ho letto.
Anche a me piace molto questa atmosfera di provincia in cui basta sedersi a un tavolo di caffè per incontrare un pittore o un altro artista .
Ginia è affascinata dalla vita di Amelia ma allo stesso tempo la teme, secondo me in fondo la giudica non troppo positivamente.
Mi ha colpito il fatto che considerino Amelia quasi vecchia dall'alto dei suoi 20 anni:)
 

Ondine

Logopedista nei sogni
Capitolo 6 - 7 - 8

In generale a me i romanzi di formazione piacciono ma nel caso di Pavese ho trovato più interessanti i romanzi che descrivono storie di adulti e in cui c'è un personaggio che può essere considerato l'alter ego dell'autore.
Ginia si sta innamorando di Guido, intravedo un'evoluzione in lei. Comincia a prendere iniziative senza che ci sia la presenza di Amelia.
E' gelosa di quello che può essere successo in passato tra Amelia e Guido ma dall'altra parte si tranquillizza ipotizzando una relazione tra Amelia e Rodrigues.
Nella sua mente sta immaginando storie, come è normale che sia alla sua età e pensando al fatto che è totalmente inesperta in fatti amorosi.
Il fratello Severino la mette in guardia da Amelia dicendole che Amelia è una in gamba e che Ginia con lei fa la parte della stupida.
Barbetta chiede ad Amelia di Ginia e non ho capito ancora il perché.
 

isola74

Lonely member
Fino al cap. 15

La storia scorre velocemente ed è piuttosto semplice.
L'estate all'improvviso è finita e sembra non dover tornare più. Ginia ha paura che tutte le cose belle che ha vissuto saranno spazzate via dal freddo dell'inverno. L'estate infatti le ha fatto scoprire l'amore. Si è innamorata di Guido e ovviamente, tutte le cose che prima condannava, adesso le sembrano normali.
Amelia invece sta pagando la sua leggerezza.
 

Ondine

Logopedista nei sogni
Capitolo 9 - 10 - 11

Adesso che Ginia è innamorata la narrazione mi sembra più introspettiva e concentrata sui pensieri di Ginia.
Mi piace questa scrittura che, anche se non è in prima persona, sembra un diario.
Mi hanno colpito questi due passi:

Ginia sapeva che non l'avrebbe mai sposata, per bene che lei gli volesse. Questo l'aveva saputo fin dalla sera che si era sprecata per lui.

Guido se la strinse al braccio. - Tu non sei mica estate. Tu non sai cosa sia fare un quadro. Dovrei innamorarmi di te, per diventare intelligente. E allora perderei tempo. Devi sapere che un uomo lavora soltanto se ha degli amici che lo capiscono.

Guido le ha detto che non è innamorato di lei e Ginia è consapevole del fatto che, se lei non poserà senza veli per lui, la abbandonerà per un'altra modella.
Ho un presentimento, temo che se Ginia cedesse e si facesse dipingere vincendo il suo senso del pudore Guido poi non la cercherebbe più perché avrebbe ottenuto il suo scopo.
Forse Amelia lo sa e non fa nulla per proteggerla.
Amelia, Rodrigues e Guido li vedo ambigui.
 

isola74

Lonely member
Finito. - attenzione ⚠ spoiler

L'ho finito ieri sera ma ancora devo ancora decidere se mi è piaciuto o meno. Sicuramente l'ho preferito rispetto ai primi due che avevo letto (sto leggendo i romanzi di Pavese in ordine di scrittura)... questo sicuramente scorre molto più facilmente.
Si tratta di una storia semplice che si svolge nell'arco di qualche mese e vede protagoniste due ragazze molto diverse fra loro e il loro percorso di crescita. La protagonista da metà racconto in poi diventa Ginia che scopre l'amore e anche la profonda delusione. Per amore viene meno a quelle che erano le sue convinzioni iniziali, eppure aveva intuito che se l'avesse fatto sarebbe finito tutto. Viene delusa dall"amore e dell'amicizia, anche se alla fine lei ed Amelia si ritrovano e vanno di nuovo in giro insieme.
Non sono riuscita a focalizzare bene se si riavvicinano per affetto sincero o per convenienza di entrambe , per non essere sole, o semplicemente per aspettare insieme una nuova estate.

Nonostante mi aspettassi di più da questo breve romanzo lo consiglio ....probabilmente andrebbe letto in una età più giovane della mia.
Grazie a Ondine per la compagnia:)
 
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