Hesse, Hermann - Il canto degli alberi

estersable88

dreamer member
Membro dello Staff
Un libro di poesie, prose e racconti di Hermann Hesse che hanno come tema unificante gli alberi, figure emblematiche della vita naturale. Faggi, castagni, peschi, betulle, tigli, querce e molti altri, nella magnificenza della fioritura o con i rami nodosi offerti alle brinate notturne, illuminati dal sole o al chiarore della luna: sono loro i protagonisti indiscussi di questa raccolta. Essi accompagnano lo scrittore, silenziosi e saggi, nel corso della sua vita, segnano momenti precisi, suscitano riflessioni e ricordi, vengono invocati come esseri viventi, come amici. Simbolo della continuità del ciclo vitale e di una necessaria sottomissione alle leggi della natura, gli alberi parlano a Hesse trovando in lui un interprete smagliante e appassionato.

Questo libro non va letto come l'ho letto io: tutto intero, di filato, in una notte. Questo è un libro che va gustato con calma, racconto dopo racconto, pensiero dopo pensiero, lasciandosi portare dalla voce di questo cantore d'altri tempi e, soprattutto, lasciandosi guidare da loro, gli alberi. Le immagini suggestive impresse sulla carta da Hesse sono solo l'anticamera del mondo emozionale che, se glielo permetteremo, queste pagine sapranno schiuderci: un mondo emozionale vissuto e tracciato dall'autore, fatto di suoi ricordi di vita, incontri, suggestioni. Questa raccolta di pensieri, poesie e storie è anche e soprattutto un'ode agli alberi, saggi maestri e custodi di meraviglie, che l'autore ha trovato sulla sua strada… A noi non resta che goderne oggi, mentre contempliamo loro simili, e magari unire ai pensieri di Hesse i nostri… perché ne abbiamo tutti, basta cercarli: ne sono certa, gli alberi sono stati testimoni e compagni di momenti salienti nella vita di tutti noi.
 

Pathurnia

Well-known member
Un libro di poesie, prose e racconti di Hermann Hesse che hanno come tema unificante gli alberi, figure emblematiche della vita naturale. Faggi, castagni, peschi, betulle, tigli, querce e molti altri, nella magnificenza della fioritura o con i rami nodosi offerti alle brinate notturne, illuminati dal sole o al chiarore della luna: sono loro i protagonisti indiscussi di questa raccolta. Essi accompagnano lo scrittore, silenziosi e saggi, nel corso della sua vita, segnano momenti precisi, suscitano riflessioni e ricordi, vengono invocati come esseri viventi, come amici. Simbolo della continuità del ciclo vitale e di una necessaria sottomissione alle leggi della natura, gli alberi parlano a Hesse trovando in lui un interprete smagliante e appassionato.

Questo libro non va letto come l'ho letto io: tutto intero, di filato, in una notte. Questo è un libro che va gustato con calma, racconto dopo racconto, pensiero dopo pensiero, lasciandosi portare dalla voce di questo cantore d'altri tempi e, soprattutto, lasciandosi guidare da loro, gli alberi. Le immagini suggestive impresse sulla carta da Hesse sono solo l'anticamera del mondo emozionale che, se glielo permetteremo, queste pagine sapranno schiuderci: un mondo emozionale vissuto e tracciato dall'autore, fatto di suoi ricordi di vita, incontri, suggestioni. Questa raccolta di pensieri, poesie e storie è anche e soprattutto un'ode agli alberi, saggi maestri e custodi di meraviglie, che l'autore ha trovato sulla sua strada… A noi non resta che goderne oggi, mentre contempliamo loro simili, e magari unire ai pensieri di Hesse i nostri… perché ne abbiamo tutti, basta cercarli: ne sono certa, gli alberi sono stati testimoni e compagni di momenti salienti nella vita di tutti noi.
Fantastico! Credevo di aver letto tutto di HH, ma evidentemente (per fortuna) mi sbagliavo.
Grazie e sorrisi sparsi
 

estersable88

dreamer member
Membro dello Staff
L'ultima volta che ho letto un libro per tutta la notte è stato "Il pendolo di Foucault", alla fine verso le quattro di mattina lacrimavo e riuscivo a leggere con un occhio solo alla volta. Poi sono diventata più moderata.
Sarà che (ancora per poco) ho troppo tempo, ma io non riesco a moderarmi! Mi definirei una lettrice bulimica: divoro, fagocito, ma poi rimuovo la maggior parte di ciò che leggo. Mi resta un'impressione, alcuni dettagli, un'idea d'insieme. Non sarà il modo migliore di leggere, ma in fondo... non mi va di cambiarlo! ;) :) Posso sempre rileggere, no? Tanto i gli assassini non li ricordo mai (nei gialli)! Non li individuo la prima volta, magari con la seconda lettura ho più possibilità! :) :) :)
 
Alto