Chevalier, Tracy - La maestra del vetro

MonicaSo

Leggo... quindi sono
È il 1486 e Venezia è una città commerciale ricca e opulenta. Orsola Rosso è la figlia maggiore di una famiglia di soffiatori di vetro di Murano, l'isola rinomata per questo mestiere. In quanto donna, Orsola non è destinata a lavorare il vetro, ma ha le mani per farlo, il cuore e un talento speciale. Alla morte del padre sarà lei, in segreto, a portare avanti il suo lavoro, a sostenere i fratelli e a tenere alto il nome della famiglia Rosso. Saltando come una pietra attraverso i secoli, in una Venezia in cui il tempo si muove lentamente come il vetro fuso, seguiamo Orsola e la sua famiglia mentre vivono trionfi creativi e perdite strazianti: dalla peste che devasta la città ai soldati francesi che spogliano i suoi palazzi, dal primato di Murano nel mondo, al suo declino per colpa delle restrizioni per mano degli austriaci, fino alla trasformazione di Venezia in una popolare meta turistica. In ogni epoca, Orsola Rosso farà in modo che il suo lavoro e i suoi legami durino nel tempo. Le sue creazioni adorneranno il collo di imperatrici e cortigiane da Parigi a Vienna, ma riuscirà mai a guadagnarsi il rispetto di chi le è più vicino?

Bello a metà.
L'espediente degli sbalzi temporali non mi è piaciuto per niente, non ne ho capito il motivo... e mentre l'ambientazione della prima parte è stata interessante, man mano che si procedeva nel tempo tutto mi diventava un po' indifferente
 

Meri

Viôt di viodi
Non leggo quello che hai scritto perchè devo ancora leggerlo.;)
 

estersable88

dreamer member
Membro dello Staff
Letto nel 2024.
Concordo sul fatto che, via via che la trama si dipanava, tutto perdeva di mordente. A me l'idea degli sbalzi temporali è piaciuta, anche se all'inizio mi ha stranito non poco... L'ho vista come uno sforzo d'immaginazione, un voler provare a immaginare come sarebbe proseguita la storia se gli stessi protagonisti avessero potuto continuare a vivere assistendo, in varie fasi della loro vita, ai cambiamenti e stravolgimenti della società. In generale, direi che mi è piaciuto, anche se non è assolutamente il mio preferito della Chevalier.
 
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