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Marcus Baynes-Rock è un antropologo australiano e questo è il racconto dell'esperienza che ha vissuto ad Harar, in Etiopia, grazie ad una borsa di studio per una ricerca di dottorato sulle relazioni tra esseri umani e animali. Ne esce un libro che definirei semplicemente completo.
Per nulla noioso ma profondo, reso in modo ironico e scorrevole, intreccia lo studio con la vita privata (quell'esperienza gli porterà amicizie... e persino il matrimonio!) ed è pieno di informazioni a 360 gradi su quella particolare realtà.
Harar è infatti una città in cui uomini e iene convivono in equilibrio, riuscendo a trarne reciproci vantaggi. Non è una simbiosi, ma piuttosto una collaborazione.
Marcus imparerà a conoscere individualmente i membri di un particolare clan di iene, con alcuni di loro intesserà relazioni inaspettatamente profonde, che lo porteranno a fare importanti riflessioni sulle "persone non umane e persone umane".
Non riesco a rendere l'idea della completezza di questo libro, che ho amato immensamente, ma lo consiglio a chi è interessato a etologia e antropologia perché possa apprezzarlo appieno.
"Stare uno di fianco all'altro, guardare entrambi nella stessa direzione, per una iena è una forma di accettazione, una dichiarazione di solidarietà e, considerando come mi aveva snobbato la sera precedente, una manifestazione di perdono. E Willi fece tutto questo senza neanche stabilire un contatto visivo. Ecco com'è una iena. Comunicano nei modi più sottili, usando un linguaggio incarnato il cui vocabolario si estende oltre il loro corpo, nello spazio e nella temporalità del mondo. Se sei una iena, il punto non è soltanto che cosa fai con il tuo corpo: è anche dove lo fai e quando."
Marcus Baynes-Rock, La vita segreta delle iene
Per nulla noioso ma profondo, reso in modo ironico e scorrevole, intreccia lo studio con la vita privata (quell'esperienza gli porterà amicizie... e persino il matrimonio!) ed è pieno di informazioni a 360 gradi su quella particolare realtà.
Harar è infatti una città in cui uomini e iene convivono in equilibrio, riuscendo a trarne reciproci vantaggi. Non è una simbiosi, ma piuttosto una collaborazione.
Marcus imparerà a conoscere individualmente i membri di un particolare clan di iene, con alcuni di loro intesserà relazioni inaspettatamente profonde, che lo porteranno a fare importanti riflessioni sulle "persone non umane e persone umane".
Non riesco a rendere l'idea della completezza di questo libro, che ho amato immensamente, ma lo consiglio a chi è interessato a etologia e antropologia perché possa apprezzarlo appieno.
"Stare uno di fianco all'altro, guardare entrambi nella stessa direzione, per una iena è una forma di accettazione, una dichiarazione di solidarietà e, considerando come mi aveva snobbato la sera precedente, una manifestazione di perdono. E Willi fece tutto questo senza neanche stabilire un contatto visivo. Ecco com'è una iena. Comunicano nei modi più sottili, usando un linguaggio incarnato il cui vocabolario si estende oltre il loro corpo, nello spazio e nella temporalità del mondo. Se sei una iena, il punto non è soltanto che cosa fai con il tuo corpo: è anche dove lo fai e quando."
Marcus Baynes-Rock, La vita segreta delle iene