Hall, Radclyffe - Il pozzo della solitudine

La pubblicazione nel 1928 in Inghilterra della prima edizione di questo romanzo suscitò enorme scalpore e una denuncia per oscenità condusse a un drammatico processo che si concluse con la condanna dell'autrice e la messa al bando del libro. Ma già allora furono in molti, tra il pubblico e negli ambienti letterari, a cogliere l'umana grandezza e il disperato grido di dolore e di invito alla comprensione di pagine che ancora oggi restano uniche nella letteratura del '900: tra le voci che si levarono a difesa di Radclyffe Hall e del Pozzo delta solitudine quella di E. M. Forster, Leonard e Virginia Woolf, Rose Macaulay, Vita Sackville-West, Julian Huxley.

In sintesi
Nello splendore della villa di famiglia di Morton Hall, Sir Philip e Lady Gordon aspettano la nascita dell'erede. Quando anziché il maschio desiderato nasce una femmina, decidono comunque di chiamarla Stephen. La bambina crescendo rivela ben presto abitudini e atteggiamenti diversi dalle sue coetanee e la isolano da chi la circonda, costringendola a un'infanzia difficile e a una tormentata adolescenza. Raggiunta la maturità Stephen Gordon si innamorerà perdutamente di un'altra donna.

Il primo libro ad affrontare seriamente il tema dell'amore tra due donne.
Ne ho sentito parlare e mi sono documentata sull'autore e poi spinta dalla curiosità, l'ho letto.
Il romanzo l'ho trovato...Molto inteso, bello e profondo nella sua disperazione.
E’ da leggere secondo me per capire meglio questo tema.
 

Amhose

New member
Mi sembra interessante lo metto nella wishlist , grazie.:wink:
 

SALLY

New member
Sembra interessante anche a me,visto l'argomento,l'epoca e le reazioni della società nei confronti della scrittrice,un pò come Oscar Wilde.
 

Palmaria

Summer Member
Sull'argomento ho letto qualche tempo fa Creatura di sabbia di Tahar Bellum, ho trovato l'argomento molto interessante, ma lo stile narrativo troppo onirico...chissà, potrei provare con questo!
 
Il primo libro ad affrontare seriamente il tema dell'amore tra due donne.

Sei sicura che sia il primo?
E Saffo allora?
Vabbe' l' ho cominciato.
Ne avevo accennato nel post su Il grano in erba- Colette.

"Pero' alcuni pregi il libro li ha:
e' breve: poco piu' di 100 pagine
Siamo nel 1923 e i due adolescenti sono francesi ; per una cosa simile da noi si sarebbe dovuto aspettare il secondo dopoguerra.
E poi non so se per la traduzione del '64 o cosa, ci sono almeno una ventina di vocaboli di cui non conoscevo minimamente l'esistenza: ad es zostere.

E basta

Nel complesso Serie B - voto 5,5
Colette non mi becca piu'.


Con lo stesso sistema ho pescato pure: Il pozzo della solitudine di Radclyffe Hall. Piu' o meno lo stesso periodo. Ma credo sia molto meglio. "

In effetti e' molto meglio e comunque mi piace questa analisi comparata.
Anche se , pur con qualche pregio, di certo non ha il dono della sintesi.

C' entra anche poco con Wilde.
Quando scriveva mica parlava di omosessualita'.

Eccomunque se la cara Stephan va a caccia alla volpe e sta dalla parte della volpe, mi pare evidente che un po' disadattata sia.
 
Ultima modifica:
Diciamo che e' da leggere.
Dunque sta in serie A.
Ma e' pure una gran schifezza e dunque il voto e' 3\10.
Perche' e' da leggere?
Perche' a mia memoria e' il primo libro incentrato sull' essere lesbica.
E l' originalita' per me e' un pregio che va premiato.

Perche' e' dunque una gran schifezza?
Si divide in 4 parti:
Un cartoon: la storia di Lady Oscar che doveva essere un maschio e Oscar l' hanno chiamata Oscar e questa Stefano. Passabile.
Un romanzo: i primi amori di Stefano, quelli successivi, le relative pene... pallosi come tutti gli altri amori romanzati apparte qualche rarissima eccezione.
Una biografia: sempre apparte rarissimi casi, Adriano e Galieo ad es, passare alla biografia e' tipico degli scrittori dilettanti, non sanno che dire e raccontano se stessi. Cosa che interessa solo loro e qualche famiglio. La vita di questa straricca ereditiera e scrittrice di successo, isterica per la sua condizione e' pure snervante.
Un panphlet: una tiritera sul diritto egli "invertiti" di essere come gli altri. C' avra' pure ragione, ma che palle, che palle , che palle.

E poi e' pure lungo.
Si doveva decidere prima cosa voleva scrivere.

Qua le gli\le ( boh) dò 3.
Per simpatia.
 
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