Parole

Mizar

Alfaheimr
Caos - deriva dal latino "chaos". il senso primitivo sembra essere quello di ampia voragine in cui erano commisti, prima che nascesse il cosmo, i quattro elementi fondamentali (acqua,terra,fuoco ed aria).
[ Secondo la mitologia greca Caos era una divinità primordiale che rappresentava l' immenso spazio vuoto da cui nacquero tutte le cose.Dapprima generò Gea (la terra) poi l' Ebro e la Notte, che generarono Emera (il giorno) ed Etere (la luce del cielo). Da Gea nacquero il Cielo e il Mare.]
Per caos comunque si intende lo stato originario della materia, prima che il mondo fosse ordinato; in senso figurato, disordine, confusione.

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Simbolo - termine (dal greco symbàllò, «metto insieme») designante in origine le due metà di un oggetto che, spezzato, può essere ricomposto avvicinandole: in tal modo ogni metà diviene un segno di riconoscimento. Da questa primitiva funzione pratica il termine ha poi derivato una funzione rappresentativa (uno «stare in luogo di»), per cui il simbolo si avvicina strettamente al segno, sino talora a confondersi con esso. In linea generale però il simbolo si distingue nettamente dal segno. Secondo la definizione di Hegel, il segno «rappresenta un contenuto del tutto diverso da quello che ha per sé», cioè tra il segno e ciò che esso significa vi è un rapporto di reciproca indifferenza e convenzionalità; il simbolo invece «è più o meno il contenuto che esso esprime come simbolo»: qui infatti il contenuto non è indifferente, poiché tra simbolo e oggetto simbolizzato si pongono relazioni di somiglianza o analogia (per esempio la bilancia per simboleggiare la giustizia e simili).

Cosmo: dal greco Kòsmos "ordine", poi "mondo", "universo". L'universo; l'insieme di tutti i corpi celesti fisicamente esistenti. (filos.) Secondo le antiche cosmologie, il mondo inteso come sistema ordinato, in contrapposizione al Caos originario.
Dunque, il Kòsmos è il contrapposto di ciò che viene indicato dalla parola chàos ("mescolanza", "magma", "disordine"), l'insieme delle cose che è uscito dal disordine del chàos. Lo stato originario della materia, la massa informe (chàos), una volta plasmata dal demiurgo (platonico), diventa Kòsmos.

Amo queste tre parole
 

Dayan'el

Σκιᾶς ὄν&#945
Caos - deriva dal latino "chaos". il senso primitivo sembra essere quello di ampia voragine in cui erano commisti, prima che nascesse il cosmo, i quattro elementi fondamentali (acqua,terra,fuoco ed aria).
[ Secondo la mitologia greca Caos era una divinità primordiale che rappresentava l' immenso spazio vuoto da cui nacquero tutte le cose.Dapprima generò Gea (la terra) poi l' Ebro e la Notte, che generarono Emera (il giorno) ed Etere (la luce del cielo). Da Gea nacquero il Cielo e il Mare.]
Per caos comunque si intende lo stato originario della materia, prima che il mondo fosse ordinato; in senso figurato, disordine, confusione.

Si intende disordine, ma solo in una tradizione posteriore.
Tanto lo so che non ti fidi. :mrgreen:

Ho tra le mani Gli dèi e gli eroi della Grecia, del professor Kerényi, edito da 'Il Saggiatore'.
Chi il professore in questione sia, è davvero superfluo dire: emerito studioso della mitologia.

Dalla pagina 29 ricopio

Nella nostra lingua c'era una parola per lo spazio cavo, la parola chaos, che veramente indicava che esso era 'spalancato'. Chaos originariamente non significava confusione, mescolanza; la parola assunse questo significato, oggi abituale, più tardi, quando fu introdotto il principio dei quattro elementi.
 
Si intende disordine, ma solo in una tradizione posteriore.
Dalla pagina 29 ricopio:

Nella nostra lingua c'era una parola per lo spazio cavo, la parola chaos, che veramente indicava che esso era 'spalancato'. Chaos originariamente non significava confusione, mescolanza; la parola assunse questo significato, oggi abituale, più tardi, quando fu introdotto il principio dei quattro elementi.


Caos - deriva dal latino "chaos". il senso primitivo sembra essere quello di ampia voragine in cui erano commisti, prima che nascesse il cosmo, i quattro elementi fondamentali (acqua,terra,fuoco ed aria).
Per caos comunque si intende lo stato originario della materia, prima che il mondo fosse ordinato ; in senso figurato, disordine, confusione.


Secondo me, non vedo tanta differenza tra la tua affermazione e quella mia, specialmente nelle parti evidenziate.... C'ho tralasciato l'informazione dove si sostiene che il suo senso era la bocca spalancata (la fonte non mi ispira tanta fiducia), ma il resto è quello che sostieni anche tu.... specialmente visto che tutti due affermiamo che il suo senso primitivo non era disordine e confusione. E, come secoda cosa, non ci sono proprio le prove inconfutabili del suo senso primitivo, originale... in ogni caso si tratta solo delle suposizioni, basate su un paio di testi che sono pervenuti fino ad oggi.... almeno è quello che ho trovato io. :wink:
 
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Dayan'el

Σκιᾶς ὄν&#945
Secondo me, non vedo tanta differenza tra la tua affermazione e quella mia, specialmente nelle parti evidenziate

Voragine non rende pienamente il senso, per questo puntualizzavo.
Chaos stava a significare l'apertura originaria, quel dischiudersi dell'essere per la prima volta intuito dai greci.
La distinzione ha rilevanza per qualche filosofo che si prenda troppo sul serio. Nulla più. ;)
 

Zefiro

da sudovest
Questa l'ho imparata oggi, a pensarci era facile.

Cruscotto:

indica quella parte dell'autovettura antistante il guidatore. Ha mutuato senza variazioni il suo nome dalla quella parte della carrozza a cavalli antistante il vetturino, il cruscotto appunto, dove si teneva la "crusca" per i cavalli.
 
Non so voi, ma il termine eclettico, nei suoi significati di "di artista e della sua opera, il cui stile si compone di elementi tratti da diverse correnti" e di "chi ha diversi e molteplici interessi o attività", tratti dal dizionario Zingarelli 2008, lo trovo affascinante. Eclettico, dal greco eklekticòs, "atto a scegliere".

Eh lo so benissimo! mi affascina molto anche a me, infatti, se si nota, lo uso spesso..:mrgreen:
 

luxi

New member
Visto che siamo in periodi di mondiali, qualcuno sa dirmi il motivo per il quale i calciatori non giocano più, ma fanno?

Fateci caso, ascoltate una loro intervista, lo so... ma è un piccolo sacrificio che vi chiedo, rispondono sempre con frasi tipo: "Stiamo facendo bene", "Spero di fare bene" etc. avete idea per quale motivo? Forse perché non è bello guadagnare un sacco di soldi giocando? Potrebbero usare il verbo lavorare allora. Farebbe storcere ancora di più il naso agli ascoltatori, forse?
Beh, si inventino qualcos'altro allora, perché il fare non lo sopporto.
 

Mesnilgrand

New member
Divertire: dal latino divèrtere oppure devèrtere cioè: volgere altrove, in direzione opposta o deviare.
Ecco, questo è il vero significato di divertirsi!
 

D.Rodello

New member
Compassione:dal latino compassionem,formato da com-passus,moto dell'animo che ci fà sentire dispiacere o dolore dei mali altrui,quasi li soffrissimo noi.

lo hai aggiunto tu o è una definizione da dizionario?

a me non piace come parola: se provassi compassione sarebbe non condivisione di negativo altrui, bensì godimento interno di non essere nella sua situazione

inoltre se è identificato con questo termine un moto dell'animo, cioè un sentire, è, per me, ovvio, un movimento da superiore a inferiore non mi spiegherei altrimenti il motivo per cui a nessuno piace essere compassionati...
 

D.Rodello

New member
troppo bello questo

Si, nota è vero, ma densissima se ci si pensa su. Persona=maschera. Fa riflettere molto. Il caso eccome: bel colpo Sir :wink:

Persona = maschera
per me = mistero
altro termine che trovo fondamentale soprattutto quando leggo un libro: addentrarmi nel piacere di un mistero, questo per me è leggere.
 

Pungitopo

Far Far Away Member
Una parola che mi ha sempre affascinato e' sarcasmo che nell'etimologia greca ha un significato forte: «lacerare le carni» (da σάρξ σαρκός «carne»)]. Ironia amara e pungente, ispirata da animosità e quindi intesa a offendere e umiliare, che a volte può anche essere espressione di profonda amarezza rivolta, più che contro gli altri, contro sé stessi.

Da piccolo la confondevo spesso con cinismo, anche se a pensarci bene, un cinico puo' far spesso del sarcasmo....
 

D.Rodello

New member
sempre per giocare (o per capirmi chissà)

la memoria sulla scuola mi rimanda al presente di botto: sapete dirmi voi quale termine italiano identifica il miscuglio di educazione/istruzione/insegnamento/allevamento o accudimento etc, etc...proprio dell'attività genitoriale?

Alla cena fra amici di ieri sera, dopo doveroso omaggio alla memoria del grande Saramago, ci siamo sbizzarriti e persi in questo labirinto di congetture.

Ci siamo persi definitivamente nell'asserzione (Urenda!) che il genitore è colui che in sostanza conferisce, nolente o volente,
semplice "istruzione", intesa come basilare briglia di "etica".

ma Genitori da dove deriva? Non da genitali...spero...
 

D.Rodello

New member
termini orridi?

mortificare : da noi, nel linguaggio colloquiale, identifica un parlare sarcastico volutamente offensivo, umiliante al punto da annichilire, dare la morte a sferzate di lingua.


misericordioso : memoria della m.me Rottermaier, che tale non "mostrava" essere. Sempre un atteggiamento moralistico dall' alto verso il basso?

Quasi antitetici.

Forse spariti dalla circolazione letteraria. :??
 

Zefiro

da sudovest
etimologia

Composizione, dal greco, di “ètymos” (ragione delle parole) e “logia”, da “logos”, discorso, ragionamento.
Etimologia significa pertanto un discorso, un ragionamento sul perché, sulla ragione delle parole, indagare sul loro vero senso.

Le parole, sembra suggerire l’etimo dell’etimologia, hanno sempre un perché, come dire, a prescindere. Una volta create e pronunciate vivono di quella vita propria tutta loro costruita con tutto ciò di cui, nel bene e nel male, le carichiamo noi che le inventiamo e scriviamo e pronunciamo.
 

stellonzola

foolish member
Una parola che mi affascina è Intrigare:

http://www.treccani.it/Portale/elem...ati/Vocabolario_online/I/VIT_III_I_057900.xml

Comunemente lo sento sempre usare per definire persone o situazioni interessanti, che attraggono e interessano, ma c'è anche il significato di ordire o tessere intrighi, e quello di ostacolare.

In lingua friulana si usa solitamente con questo ultimo significato. Una persona che intriga è una che stà tra i piedi, che dà fastidio.
In Italiano invece una persona che intriga è affascinante e misteriosa!
Mi fa sempre un po' ridere quando qualcuno mi parla di una donna intrigante, perchè me la immagino come una sbadata che non si accorge di dare fastidio e non si sposta quando dovrebbe!:mrgreen:
 

Apart

New member
Fotografia

Curioso il significato etimologico di questa parola: scrivere con la luce. Fotografare, infatti, è trasformare la realtà in immagini, catturandone la luce. Alcuni ritengono che la parola fotografia derivi dal greco; secondo lo Zanichelli, invece, deriva dal francese photografie, comp. di "photo-foto" e "graphie-grafia", 1840.
 

Zefiro

da sudovest
curioso

La lettura del post qui sopra di Apart m'ha fatto venire in mente che "curioso" ha un bell'etimo. Dal latino, "curiosus", a sua volta sempre dal latino "cura", che significa sollecitudine, cura, interesse, attenzione.

Curioso è pertanto, etimologicamente, colui che ha a cuore le cose, ad esse è attento, se ne interessa.
 
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