Ciao Stellonzola.
Non credo proprio che tu debba avere nessun timore.
Un conto e' sbagliarsi su una questione oggettiva, due piu' due fa quattro, un conto " sentire" in nodo diverso.
In questo ultimo caso il timore maggiore e' ben altro: adeguarsi al pensiero comune per comodita' e per paura di rsiultare impopolare o cinico.
Ma non e' proprio cosi': innanzitutto perche' il " pensiero unico" quasi sempre e' accettato senza il benche' minimo senso critico; in secondo luogo perche' , quasi sempre, la retorica la fa da padrona e noi detestiamo i retori; in ultimo, se non ti bastasse, guarda caso tutti i piu' grandi moralisti della storia sono stati dei grandi cinici.
Ti sei mai chiesta cosa significhi cinico? bene, significa vedere il mondo cosi' com'e' e non come si vorrebbe che fosse.
E questo da fastidio, urta orecchie delicate ma a questo punto il problema, se ci pensi bene, non sara' mai tuo, ma dei visionari.
Ad ognuno il proprio universo. ( o recinto)
Ciao, sergio