Dallolio
New member
Salve a tutti, vi voglio porre un quesito che ho a lungo dibattuto con un altro utente di questo forum, lo Scriba, che è un mio caro amico.
Cos'è un classico? Spesso si utilizza questa espressione in modo vago e generico, dando per scontato che chiunque ne intenda in modo preciso il termine; "classico" in tal senso è sia un poeta antico, come Orazio, che uno scrittore contemporaneo, come Vittorini, ma chiunque vede con chiarezza come i due testi abbiano poco in comune.
Si potrebbe dire invece che "classici" sono tutti i testi che hanno, nonostante i secoli passati, ancora una forte attualità, ma a mio avviso è caratteristica precipua, come afferma Scriba, l'inattualità di gran parte della letteratura classica, il suo essere un "totalmente altro" rispetto alla nostra cultura e alla nostra visione del mondo.
Cosa ne pensate?
Cos'è un classico? Spesso si utilizza questa espressione in modo vago e generico, dando per scontato che chiunque ne intenda in modo preciso il termine; "classico" in tal senso è sia un poeta antico, come Orazio, che uno scrittore contemporaneo, come Vittorini, ma chiunque vede con chiarezza come i due testi abbiano poco in comune.
Si potrebbe dire invece che "classici" sono tutti i testi che hanno, nonostante i secoli passati, ancora una forte attualità, ma a mio avviso è caratteristica precipua, come afferma Scriba, l'inattualità di gran parte della letteratura classica, il suo essere un "totalmente altro" rispetto alla nostra cultura e alla nostra visione del mondo.
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