bè... non è indubbiamente un libro facile. In questo senso io stessa sono abbastanza sorpresa! soprattutto andando avanti, il linguaggio diventa più difficile... non esistono dialoghi, per cui anche gli scambi fra un personaggio e l'altro sono espressi non attraverso le effettive parole che questi si rivolgono, ma attraverso la "corrente di pensieri e sensazioni" che si trasmettono l'un l'altro, o - ancora più complicato - tutto ciò che non riesce a oltrepassare la sfera individuale e che quindi resta imprigionato nell'interiorità della persona. Il risultato è allucinante: nella "conversazione" fra Erika e Klemmer veniamo sbatacchiati da una parte e dall'altra, dentro la psiche di uno e dell'altra, e dobbiamo fare un vero sforzo per mantenere le redini della "realtà".
A me piace. Sarà perchè sono un po' contorta di mio, ma non riesco a non restare affascinata di fronte a questi tentativi (peraltro di altissimo livello) di mettere nero su bianco l'eccesso che si nasconde nell'animo umano. E' una mia debolezza, è il motivo per cui amo scrittori/artisti come Dosto, Roth, Faulkner, Munch... Chiaro che il mondo non è così, o non è "solo" così, ma se non diamo almeno all'arte l'occasione di trasfigurare questi aspetti oscuri della psiche e della realtà, chi altro potrebbe farlo? di certo la versione "profana" di vicende come quelle di Erika, che certo no nmancano al giorno d'oggi, sono molto meno "purificate" ed "estetizzate"... Se l'arte (vera) c'è - e qui secondo me c'è - io non posso che restare conquistata. Questo chiaramente è il mio parere! :wink:
A me piace. Sarà perchè sono un po' contorta di mio, ma non riesco a non restare affascinata di fronte a questi tentativi (peraltro di altissimo livello) di mettere nero su bianco l'eccesso che si nasconde nell'animo umano. E' una mia debolezza, è il motivo per cui amo scrittori/artisti come Dosto, Roth, Faulkner, Munch... Chiaro che il mondo non è così, o non è "solo" così, ma se non diamo almeno all'arte l'occasione di trasfigurare questi aspetti oscuri della psiche e della realtà, chi altro potrebbe farlo? di certo la versione "profana" di vicende come quelle di Erika, che certo no nmancano al giorno d'oggi, sono molto meno "purificate" ed "estetizzate"... Se l'arte (vera) c'è - e qui secondo me c'è - io non posso che restare conquistata. Questo chiaramente è il mio parere! :wink:
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