Congratulazioni a Shoshin!!
Ecco le mie domande:
1) Cosa ti ha portato a scegliere questi titoli di questi autori?
2) Puoi indicare 2 aggettivi per ciascun libro?
3)C'è uno dei 3 libri che ti senti di consigliare assolutamente?
Ringrazio per le domande e l'attenzione.
La voglia di scoprire un mondo nuovo,
cioè visto con uno sguardo diverso da
noi "occidentali".Quel trascorrere del tempo
sospeso e mai del tutto definito che lascia
una persona in un'atmosfera ovattata e
fantastica,ma allo stesso tempo concreta e piena di insegnamenti e spunti di riflessione.
Questi pensieri mi hanno guidata proprio verso questi titoli di autori a me sconosciuti,a parte Amitav Ghosh.
Del libro Sete scritto da Shree Ghatage dico che è Intenso ed Elegante
Del libro Il custode della luce di Anita Nair dico che è Emozionante ,Delicato e Forte al tempo stesso .È questo il libro che consiglio davvero a chi dovesse decidere di avvicinarsi a questa scrittrice ,che non sapevo essere anche una apprezzata poetessa.
Del romanzo di Amitav Ghosh
Mare di papaveri dico che è Sorprendente e Suggestivo.
Mi è piaciuto il tono forte e la grande cultura marinaresca che lo scrittore ha saputo porgere
al lettore senza per altro annoiarlo.
Un romanzo vivo,carico di storia e di verità.
Bellissima la nota finale dei traduttori
Anna Nadotti e Norman Gobetti che scrivono:
...Se nessuna traduzione può rendere pienamente
giustizia all'originale,ciò e più che mai vero per un romanzo come questo,in cui l'autore si serve di una molteplicità di lingue,e soprattutto ci propone l'inglese nella sua natura di lingua in sé molteplice e ulteriormente moltiplicata dalla storia degli imperi anglofoni...
E ancora..
...In una lettera ai suoi traduttori Amitav Ghosh scrive"Credo che un romanzo dovrebbe sempre avere una certa dose di rumore di fondo,che può non essere immediatamente comprensibile ma serve ad altri scopi.
Come si può immaginare tutto ciò pone i traduttori di fronte a difficoltà e dubbi quasi insormontabili:
come ricreare in italiano questo rumore di fondo?
Come decidere quali parole mantenere in originale e quali no,senza costruire a nostra volta una gerarchia tra parole più o meno degne di essere tradotte.più o meno inglesi?
Le soluzioni trovate volta per volta,dopo esserci a lungo dibattuti sotto la superficie di tale guazzabuglio di suoni,il cui significato fluiva liberamente come le correnti sotto quella folla di imbarcazioni,sono ovviamente discutibili e inevitabilmente frutto di compromesso,ma speriamo coerenti tra loro.Le giudicherà chi legge.
Spero di non avervi annoiati troppo..