Cinquantesimo Photoforum - La bellezza nell'attimo

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Inserisco la seconda foto, di Robert Doisneau, Parigi 1977

Schermata-2019-01-03-alle-00.19.57.jpg
 

lettore marcovaldo

Well-known member
Inserisco la seconda foto, di Robert Doisneau, Parigi 1977

Schermata-2019-01-03-alle-00.19.57.jpg

Se è uno scatto d'occasione si tratta di un scatto da "un colpo su mille"!
Mi piace la posa che volontariamente o no prendono tutti i personaggi ritratti.
Ovviamente spicca il cane "con le ruote".
Potrebbe essere una figura di Magritte.
 

Ondine

Logopedista nei sogni
Tanta tenerezza il cagnolino, ha un viso sereno, guarda davanti a sé e pensa a quanto è fortunato ad avere qualcuno che si prende cura di lui.
Quanto mi piacciono le botteghe come questa, di legno quasi sempre dipinto di verde, che quando entri senti la porta cigolare e il campanellino.
Forse si trovano ancora in qualche piccolo paese.
Ci sarà ancora qualcuno che la mattina dice: "vado dal droghiere" dove oltre a trovare di tutto scambia qualche parola amica?
 

qweedy

Well-known member
“Le meraviglie della vita quotidiana sono così eccitanti; nessun regista può ricreare l’inaspettato che si trova nelle strade”.
“Non mi sono mai chiesto perchè scattassi delle foto. In realtà la mia è una battaglia disperata contro l’idea che siamo tutti destinati a scomparire. Mi ostino a impedire al tempo di scorrere. E’ pura follia.”

Doisneau percorre fotograficamente le periferie di Parigi per “impossessarsi dei tesori che i suoi contemporanei trasmettono inconsciamente”.
Le sue foto stupiscono sempre, lui cerca di cogliere ciò che c’è di straordinario in un contesto normale.

Già allora c'era questo sistema per permettere ai cagnolini di camminare anche con le zampe dietro paralizzate.
Di chi sarà il cagnolino? Le due signore sembrano così intente a parlare da non degnarlo neppure di un'occhiata.

Quanto mi piacciono le botteghe come questa, di legno quasi sempre dipinto di verde, che quando entri senti la porta cigolare e il campanellino.
Forse si trovano ancora in qualche piccolo paese.
Ci sarà ancora qualcuno che la mattina dice: "vado dal droghiere" dove oltre a trovare di tutto scambia qualche parola amica?

Alcune botteghe così ci sono ancora nella mia città. Infatti spesso preferisco andare da loro, anziché al supermercato sotto casa, fare la spesa diventa più umano con le due chiacchiere comprese nel prezzo e anche la qualità dei prodotti è migliore rispetto al supermercato.
 

lettore marcovaldo

Well-known member
“Le meraviglie della vita quotidiana sono così eccitanti; nessun regista può ricreare l’inaspettato che si trova nelle strade”.
“Non mi sono mai chiesto perchè scattassi delle foto. In realtà la mia è una battaglia disperata contro l’idea che siamo tutti destinati a scomparire. Mi ostino a impedire al tempo di scorrere. E’ pura follia.”

Doisneau percorre fotograficamente le periferie di Parigi per “impossessarsi dei tesori che i suoi contemporanei trasmettono inconsciamente”.
Le sue foto stupiscono sempre, lui cerca di cogliere ciò che c’è di straordinario in un contesto normale.

Già allora c'era questo sistema per permettere ai cagnolini di camminare anche con le zampe dietro paralizzate.
Di chi sarà il cagnolino? Le due signore sembrano così intente a parlare da non degnarlo neppure di un'occhiata.



Alcune botteghe così ci sono ancora nella mia città. Infatti spesso preferisco andare da loro, anziché al supermercato sotto casa, fare la spesa diventa più umano con le due chiacchiere comprese nel prezzo e anche la qualità dei prodotti è migliore rispetto al supermercato.

Anche da questi parti ci sono botteghe del genere.
Anzi c'è proprio un circuito di "botteghe storiche" sostenuto dal Comune (so che ci sono anche in altre città iniziative di queste genere )

 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Forse il cagnolino appartiene alla signora con i capelli scuri ferma sotto la porta, sembra quasi che lei gli butti un occhio per vedere che cosa combina, ma il cane, ben addestrato, non ha la minima intenzione di muoversi; è immobile, tanto da sembrare un giocattolo, con quelle ruote :D Colpisce il look della padrona/commessa del negozio, con quei capelli cotonati e l'abito che sembra una sorta di divisa, probabilmente lo è. Chissà di cosa spettegolano.
Per fortuna esistono ancora negozi del genere, è un piacere anche solo vederne le vetrine, anche dall'esterno si coglie l'atmosfera rassicurante.
Sembra l'immagine di una commedia d'autore :)
 

Ondine

Logopedista nei sogni
Nel periodo in cui ho postato questa foto per il photoforum ascoltavo, non in modo costante, su radiotre "La vita davanti a sé" di Romain Gary.
Jean Seberg si sposò, la seconda volta nella sua vita, proprio con lo scrittore, che era più grande di lei di 24 anni.
La coppia ha avuto due figli, Alexandre Diego e Nina Hart, che sopravvisse solo tre giorni a causa di un parto prematuro.
Romain e Jean erano uniti da una comunanza di vedute soprattutto ideologiche e politiche, credevano che il mondo dovesse cambiare, erano disposti a sostenere chiunque si proponesse come portatore di istanze rivoluzionarie, si impegnavano in prima persona, attraverso il sostegno economico e la partecipazione a iniziative pubbliche di sensibilizzazione popolare.
Jean fu considerata da molti come una vera e propria icona della Nouvelle Vague parigina, soffriva di nervi e quando l'FBI cominciò a perseguitarla a causa del suo sostegno al movimento delle "Pantere Nere" il suo equilibrio emotivo, già minato, crollò e decise di porre fine alla sua vita. L'anno dopo Romain prese la sua stessa decisione.
Una coppia unita nell'amore e nella morte, la loro storia mi ha molto colpito.
In questa foto appare bellissima e sorridente e volevo fermare questo istante.
Il suo look "parisienne" e con i capelli corti poi mi piace molto, ho letto che scelse di tagliarsi i capelli per distinguersi da tutte le altre attrici hollywoodiane che avevano uno stile omologato.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Che bella storia. Anch'io ho letto La vita davanti a sé, sapevo della fine tragica dell'autore ma non sapevo nulla della sua storia con l'attrice, né del loro impegno politico o sociale. Nel vedere questa immagine si riesce solo a pensare che la Seberg ha un aspetto invidiabile, che sembra il ritratto della gioia di vivere, invece a quanto leggo la sua vita è stata dolorosa. La bravura del fotografo può avere un suo ruolo, ma a me piace pensare che per lei fosse un momento felice.
 

lettore marcovaldo

Well-known member
E' una foto semplice con un'atmosfera immediata e domestica.
Forse la capigliatura della ragazza evoca qualcosa di leggermente inquieto, adolescenziale.

Anche io non conoscevo la storia.
 

qweedy

Well-known member
Jean-Seberg-Feet-2962009-1200x771.jpg


Jean Seberg fotografata da Bob Willoughby.



Romain Gary ha ambientato il suo romanzo "Cane bianco" proprio durante la sua vita in Usa con Jean Seberg. Non sapevo che anche lei si fosse suicidata.

In questa bellissima foto il suo look mi rammenta Mia Farrow al tempo di Rosemary's baby.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
90091586_1466501150185595_9086467832580931584_o.jpg


Fotografia di due donne durante l'influenza pandemica del 1918

Ecco la prossima proposta...
 

Shoshin

Goccia di blu
Jean-Seberg-Feet-2962009-1200x771.jpg


Jean Seberg fotografata da Bob Willoughby.

E' la prossima foto :)



Ricordo che da ragazza, per pudore,
avevo l'abitudine di assumere questa
posizione quando stavo sulla spiaggia.
Mi raccoglievo tutta tra le braccia e mi
guardavo intorno,mi piaceva molto il mare.
Poi all'improvviso avvertivo il clic
della macchina fotografica di mio padre.
Mi arrabbiavo un poco,ma poi sorridevo
e assumevo le mie pose, quelle che oggi
mi fanno molto sorridere.
Questa fotografia ha evocato molto fortemente
il ricordo della mia giovinezza.
Possiede un richiamo molto forte alle cose della vita.
 

lettore marcovaldo

Well-known member
90091586_1466501150185595_9086467832580931584_o.jpg


Fotografia di due donne durante l'influenza pandemica del 1918

Ecco la prossima proposta...

Sono passati circa cento anni da quando è stata scattata questa immagine e si può direi che si vedono tutti.
Eppure il particolare delle mascherine stile "primo lockdown" (volendo fare un paragone all'oggi...) mi fa apparire questa immagine molto più vicina.
 

Shoshin

Goccia di blu
Sono passati circa cento anni da quando è stata scattata questa immagine e si può direi che si vedono tutti.
Eppure il particolare delle mascherine stile "primo lockdown" (volendo fare un paragone all'oggi...) mi fa apparire questa immagine molto più vicina.


...Le signore non rispettano il distanziamento però.
Se ne vanno tranquille a braccetto...:wink:
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Più che altro sembrano due "banditesse" ben vestite :mrgreen: Non solo sono a braccetto, ma attraverso quelle mascherine potrebbe passarci un treno...chissà se se la sono beccata. Se avessi visto questa foto solo un anno e mezzo fa, non mi ci sarei soffermata, avrei pensato "poveracci" e sarei passata avanti, come se fosse una cosa lontanissima e irripetibile. Se qualcuno ci avesse detto in anticipo che avremmo vissuto tutto questo, avremmo pensato di non poterlo sopportare. Per fortuna il futuro non si può prevedere.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff


Vele legate a fili dal cielo...Una vecchia foto carica di ricordi e di significati per me.



Prossima foto con breve commento di Shoshin :) è opera tua?
 

Ondine

Logopedista nei sogni
Trasmette un senso di libertà e leggerezza.
Ne abbiamo tutti un gran bisogno in questo periodo.
 
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