Jukebox canzoni con una sola parola nel titolo bis
- Creatore Discussione Minerva6
- Data di inizio
! Davvero particolare la differenza tra la parte cantata in modo dolce e la parte solo strumentale più decisa. Hai visto che qualcuna la conosco pure io 
?
Chi mi darebbe un altro numero? Grazie! Spero di non beccarne un'altra mia 
Ondine
Logopedista nei sogni
Numero 11!Chi mi darebbe un altro numero? Grazie! Spero di non beccarne un'altra mia
Secondo me potrebbe essere sempre sua
. 11. Incontro – Francesco Guccini
Al limite la prendo io perché non la conosco. Se ricordo bene pure in un'edizione precedente ester me ne aveva fatto scoprire un'altra di Guccini.
11. Incontro di Francesco Guccini.
Sono contenta perché non la conoscevo per niente e mi fa sempre piacere scoprire canzoni nuove di Guccini: è un artista che apprezzo, ma che conosco troppo poco, solo che difficilmente mi metto lì ad ascoltare canzoni sue che non conosco. Cerco sempre l'occasione di scoprirle per caso... ed ecco che ne ho scoperta un'altra! Quanto alla canzone in sé, ho bisogno di un po' di ascolti per familiarizzare, ma posso dire che mi piace il suo tono delicato, sobrio, contemplativo.
E correndo mi incontrò lungo le scale
Quasi nulla mi sembrò cambiato in lei
La tristezza poi ci avvolse come miele
Per il tempo scivolato su noi due
Il sole che calava già rosseggiava la città
Già nostra e ora straniera e incredibile e fredda
Come un istante "déjà vu"
Ombra della gioventù, ci circondava la nebbia
Auto ferme ci guardavano in silenzio
Vecchi muri proponevan nuovi eroi
Dieci anni da narrare l'uno all'altra ma
Le frasi rimanevan dentro in noi
"Cosa fai ora? Ti ricordi
Eran belli i nostri tempi
Ti ho scritto è un anno
Mi han detto che eri ancor via"
E poi la cena a casa sua
La mia nuova cortesia
Stoviglie color nostalgia
E le frasi, quasi fossimo due vecchi
Rincorrevan solo il tempo dietro a noi
Per la prima volta vidi quegli specchi
Capii i quadri, i soprammobili ed i suoi
I nostri miti morti ormai, la scoperta di Hemingway
Il sentirsi nuovi
Le cose sognate e ora viste
La mia america e la sua diventate nella via
La nostra città tanto triste
Carte e vento volan via nella stazione
Freddo e luci accesi forse per noi lì
Ed infine, in breve, la sua situazione
Uguale quasi a tanti nostri film
Come in un libro scritto male
Lui s'era ucciso per natale
Ma il triste racconto sembrava assorbito dal buio
Povera amica che narravi dieci anni in poche frasi
Ed io i miei in un solo saluto
E pensavo dondolato dal vagone
"Cara amica il tempo prende, il tempo dà
Noi corriamo sempre in una direzione
Ma qual sia e che senso abbia chi lo sa
Restano i sogni senza tempo
Le impressioni di un momento
Le luci nel buio di case intraviste da un treno
Siamo qualcosa che non resta
Frasi vuote nella testa e il cuore di simboli pieno"
Sono contenta perché non la conoscevo per niente e mi fa sempre piacere scoprire canzoni nuove di Guccini: è un artista che apprezzo, ma che conosco troppo poco, solo che difficilmente mi metto lì ad ascoltare canzoni sue che non conosco. Cerco sempre l'occasione di scoprirle per caso... ed ecco che ne ho scoperta un'altra! Quanto alla canzone in sé, ho bisogno di un po' di ascolti per familiarizzare, ma posso dire che mi piace il suo tono delicato, sobrio, contemplativo.
Quasi nulla mi sembrò cambiato in lei
La tristezza poi ci avvolse come miele
Per il tempo scivolato su noi due
Il sole che calava già rosseggiava la città
Già nostra e ora straniera e incredibile e fredda
Come un istante "déjà vu"
Ombra della gioventù, ci circondava la nebbia
Auto ferme ci guardavano in silenzio
Vecchi muri proponevan nuovi eroi
Dieci anni da narrare l'uno all'altra ma
Le frasi rimanevan dentro in noi
"Cosa fai ora? Ti ricordi
Eran belli i nostri tempi
Ti ho scritto è un anno
Mi han detto che eri ancor via"
E poi la cena a casa sua
La mia nuova cortesia
Stoviglie color nostalgia
E le frasi, quasi fossimo due vecchi
Rincorrevan solo il tempo dietro a noi
Per la prima volta vidi quegli specchi
Capii i quadri, i soprammobili ed i suoi
I nostri miti morti ormai, la scoperta di Hemingway
Il sentirsi nuovi
Le cose sognate e ora viste
La mia america e la sua diventate nella via
La nostra città tanto triste
Carte e vento volan via nella stazione
Freddo e luci accesi forse per noi lì
Ed infine, in breve, la sua situazione
Uguale quasi a tanti nostri film
Come in un libro scritto male
Lui s'era ucciso per natale
Ma il triste racconto sembrava assorbito dal buio
Povera amica che narravi dieci anni in poche frasi
Ed io i miei in un solo saluto
E pensavo dondolato dal vagone
"Cara amica il tempo prende, il tempo dà
Noi corriamo sempre in una direzione
Ma qual sia e che senso abbia chi lo sa
Restano i sogni senza tempo
Le impressioni di un momento
Le luci nel buio di case intraviste da un treno
Siamo qualcosa che non resta
Frasi vuote nella testa e il cuore di simboli pieno"
No, non è mia, non la conoscevo affatto. Quella che ti feci scoprire mi pare fosse Farewell, in occasione del concorso!Secondo me potrebbe essere sempre sua
11. Incontro – Francesco Guccini
Al limite la prendo io perché non la conosco. Se ricordo bene pure in un'edizione precedente ester me ne aveva fatto scoprire un'altra di Guccini.
Idem. Però alla fine io questa canzone la conoscevo senza sapere il titolo.
No, era quella che parlava del Che, si intitola Stagioni. Era adatta per questo jukebox.
Farewell pure non la conoscevo, ma Stagioni mi è rimasta più impressa.
Ultima modifica:
Hai ragione, avevo proprio rimosso!
Chiedo un numeretto
Per te numero 16.
Stars dei Simply Red...non me la ricordo...di chi sarà? Proverò a indovinare dopo averla ascoltata.
lettore marcovaldo
Well-known member
Grande successo di Francesco Renga. Canzone melodica, pure troppo
.Mi spiace ma non è il mio genere.
Riporto per chi non lo sapesse (io ad esempio) che: Il brano, come si può evincere facilmente dal testo, è dedicato a Jolanda, la figlia che il cantante ha avuto con Ambra Angiolini, poco tempo prima della sua partecipazione al Festival.
Proponente: Ondine
No, non è di Ondine.
Grande successo di Francesco Renga. Canzone melodica, pure troppo
Mi spiace ma non è il mio genere.
Riporto per chi non lo sapesse (io ad esempio) che: Il brano, come si può evincere facilmente dal testo, è dedicato a Jolanda, la figlia che il cantante ha avuto con Ambra Angiolini, poco tempo prima della sua partecipazione al Festival.
Proponente: Ondine
Ecco qual era! La conosco benissimo. Mi sto Minervizzando
E' un grande piacere riascoltarla anche perché i Simply erano dei miei tempi, la mia preferita era The right thing ma anche questa non è niente male.
Proponente ester (più che altro l'ho pensato per il like che mi ha dato)
Ehm, non tenere troppo in conto i miei like!
Ecco qual era! La conosco benissimo. Mi sto Minervizzando
E' un grande piacere riascoltarla anche perché i Simply erano dei miei tempi, la mia preferita era The right thing ma anche questa non è niente male.
Proponente ester (più che altro l'ho pensato per il like che mi ha dato)
Non è mia.
Io invece ricordavo che era stata dedicata alla mamma
. Sarà un'altra canzone, evidentemente gli piace fare dediche 
. Hai ragione, è troppo melodica. Renga lo preferivo di gran lunga quando era nei Timoria, anche se non conosco molte canzoni del gruppo.