Dalcielo, Germano - Il Peccatore ( Il segreto di Gesù)

GermanoDalcielo

Scrittore & Vulca-Mod
Membro dello Staff
recensione ricevuta

Buongiorno a tutti! Ho avuto l'onore di essere recensito dal blog Book Preview e vi partecipo la recensione.


Fra’ Remondino, chiuso in un convento in Umbria, trova un giorno per caso un documento antichissimo, nascosto in quel luogo dimenticato da Dio circa 500 anni prima. Il manoscritto potrebbe sconvolgere la Chiesa Cattolica per sempre, é un documento talmente scottante che é vigilato da qualcuno. Quel qualcuno farà di tutto perché il manoscritto non lasci il luogo oscuro nel quale era stato riposto e non venga divulgato.
Non voglio dire altro sulla trama, perché vi rovinerei tutto il piacere nella lettura…
In generale, devo dire che mi é piaciuto molto come scrive quest’uomo.
E’ chiaro, semplice, ma allo stesso tempo efficace: nella scena della fuga mi batteva il cuore dall’ansia! E tutte le scene sono descritte in modo molto accurato, ma senza risultare freddo, cioè riesce a coinvolgere bene il lettore.
E’ scorrevole e avvincente, é quel tipo di libro che quando lo inizi non puoi fare a meno di finirlo nel piu’ breve tempo possibile.
L’unica pecca é che davvero finisce nel piu’ breve tempo possibile, perché é cortissimo.
Con un’idea cosi’ interessante e una trama cosi’ coinvolgente avrebbe potuto scrivere 500 pagine in piu’, rendere tutti i passaggi piu’ sofferti e difficili da scoprire, che secondo me é il segreto di un buon giallo (a me piace stare sulle spine in pratica!), e insomma allungare il tutto complessivamente. Comunque una piacevole lettura.


Grazie alle ragazze Forchets e lady Aileen per avermi dato spazio sul loro blog.:ad:
 

GermanoDalcielo

Scrittore & Vulca-Mod
Membro dello Staff
Addirittura la recensione del medico legale del patronato di Bologna!!!:ad::paura::YY:xaaa
che dire, un onore

"E questo è il regalo che mi sono fatto per le Feste. Avete catene mentali, superstizioni secolari, ragnatele da spolverare? Il testo di Germano DalCielo è un valido inizio. Ben scritto, avvincente, accurato nella descrizione storica e dei dialoghi, è da non perdere anche per chi, quelle superstizioni, le ha spazzate via da tempo. E con un messaggio di sessualità, che è un monito alle chiusure mentali di chi segue la dolosa cecità della Chiesa".
 

GermanoDalcielo

Scrittore & Vulca-Mod
Membro dello Staff
Quota 59 copie vendute! Grazie a tutti from the bottom of my heart!
Regalino per gli indecisi, un estratto da "Il Peccatore" come spintarella all'acquisto, da oggi fino al 28 febbraio a soli 7.98 euri su Il Peccatore, di Germano Dalcielo - - Gialli - Noir - ilmiolibro.it


Il dottor Langella era fermo davanti all’inferriata dello sportellino di vetro ad osservare il paziente della camera ventisei: aveva dovuto fargli una lobotomia invasiva, fargli mettere per precauzione la camicia di forza e tenerlo sotto venti milligrammi di Lorazepam. Ora lo stava guardando da dietro la porta della sua stanza, mentre si dondolava avanti e indietro contro la parete di fondo, contando ad alta voce le piastrelle fino al soffitto. La stanza era completamente bianca e asettica, priva di mobili a parte una rete e un materasso, non c’erano spigoli, ganci, prese di corrente, attaccapanni, solo la tazza di un water nell’angolo più lontano.
Sarebbe riuscito a convivere con quello che aveva fatto?
La sua carriera, per lo meno a livello deontologico, era finita il giorno stesso in cui era sceso a compromessi e aveva fatto quella scelta. Mantenere la moglie lo stava mandando sul lastrico, le vacanze, la barca, la baita in montagna, l’università privata della figlia…. non riusciva a tenere quel ritmo frenetico con lo stipendio che la casa di cura gli passava. Aveva provato a buttare giù un preventivo per aprire uno studio privato ma non aveva né le risorse né il tempo per andare regolarmente dal commercialista, figuriamoci cercare un locale da affittare, arredare e riempire con tutta l’attrezzatura medica. E allora si era accontentato di marcire lì dentro, in mezzo a frustrazione, insoddisfazione e progressiva perdita di autostima. Poi dal nulla, quel giorno di quindici anni prima, lo aveva avvicinato quell’uomo distinto, di cui ancora oggi non conosceva il nome, impettito, abbottonato fino alla gola e con un cappello a tesa calcato sulla testa.
Aveva finito per accettare, non aveva potuto rifiutare un’offerta del genere: cinquanta milioni su un conto aperto nello Stato Vaticano, in nero, senza doverne rendere conto o doverli dichiarare. A posteriori, ancora oggi non si raccapezzava su come aveva potuto calpestare in un giro d’orologio la sua morale, il suo senso del dovere, il suo giuramento d’Ippocrate. E poi pensava al narcisismo di sua moglie, alla figlia viziata come una principessa e al suo carattere debole e pusillanime.
Quella mattina era successo di nuovo: una telefonata da un numero privato, non rintracciabile, la rinnovata proposta d’affari in cambio di una complicata operazione chirurgica, una lobotomia parietale. Aveva risposto semplicemente “va bene” e poi aveva sentito il tipico clic della cornetta che veniva riagganciata all’altro capo del telefono. Ora, davanti a quella stanza, si crogiolava sul perché a distanza di quindici anni avesse accettato di nuovo: stavolta non c’entravano sua moglie che lo aveva lasciato già da due anni per un nababbo sulla costa azzurra o sua figlia che si faceva la sua vita a Milano e gli telefonava soltanto per gli auguri laconici di Natale e per il suo compleanno. No, stavolta i cinquanta milioni erano diventati cinquantamila euro e lui aveva risposto subito di sì, senza remore, senza titubare.
Perché? Perché, in nome di soldi di cui non sentiva il bisogno o di un solletico rivitalizzante al suo ego aveva distrutto per sempre la vita di quel pover’uomo che adesso stava picchiando la fronte contro la piastrella della prigione in cui lui lo aveva rinchiuso?
“I miei ossequi, dottore…”
Quella voce che solo un paio di volte aveva udito al telefono, così fredda, impersonale, così priva di emozione, lo fece sobbalzare. Non incontrava quell’uomo da quindici anni, non sapeva chi fosse o come si chiamasse: poteva solo immaginare che dovesse essere qualcuno di potente all’interno del Vaticano, la veste talare era quella rosso porpora tipica dei cardinali, la berretta marezzata, la croce pettorale e il rocchetto erano quelli tipici delle cariche più prestigiose. Aveva tentato di rintracciare il mittente del bonifico che aveva ricevuto anni prima in occasione del primo “affare” ma le sue ricerche erano finite con un bel buco nell’acqua. Quell’uomo era talmente potente da riuscire a coprire le proprie tracce.
“Allora dottore, stava fantasticando sulla vacanza che si concederà dopo questo lavoretto?” chiese Monsignor Bontempi, avvicinando il naso alla finestrina della camera di Fra’ Remondino, con le mani giunte in grembo, attorno a cui penzolava un rosario di madreperla.
“Stringere quella croce la fa dormire la notte?” gli domandò Langella squadrandolo dalla testa ai piedi.
“Oh dottore… si fa prendere dagli scrupoli di coscienza quando ormai la frittata è fatta? Non è un po’ troppo tardi? Si consoli, se non avessi trovato udienza presso di lei, ne avrei trovati altri dieci di dottorucoli della sua stregua…”
“Che cosa le fa credere che non vada ai giornali e alla televisione a raccontare tutto? Tanto non ho niente da perdere, non ho più una famiglia, non ho un lavoro a cui tenere, una vita a cui aggrapparmi…”
“Chi le crederebbe, eh? Tutti penserebbero che a forza di bazzicare un ospedale psichiatrico alla fine è uscito di testa anche lei…” disse dando fugaci occhiate al frate dallo sportellino. Aveva dato disposizioni perché sulla cartella clinica non figurasse il vero nome Raimondo Rastelli ma bensì un anonimo Mario Rossi, dicitura che si utilizzava per i pazienti che arrivavano in stato confusionale senza documenti o portafogli. “Piuttosto - ri-prese - non faccia mai passare nessuno a fargli visita, se mai dovessero scoprire dov’è fi-nito. Riduca le ore d’aria e non lo faccia stare troppo vicino ai cancelli e alla strada. Il bonifico è già sul suo conto nella Banca Vaticana…”
“Come fa un uomo di Chiesa, un servo di Dio a convivere con questo? Come potete rendere un essere umano un vegetale e continuare a testa alta come se niente fosse?”
“Se le dicessi che in realtà lo abbiamo fatto per il suo bene, non mi crederebbe… quindi non sprechi il mio tempo. Si attenga agli ordini e si goda la vacanza… ah, a proposito… si faccia fare delle maschere e dei trattamenti al viso, quindici anni su di lei sembrano aver infierito…” malignò il cardinale sorridendo mentre si voltava per andarsene.
“Avete un senso contorto della parola “salvare” se riducete un uomo in salute in questo modo! Lo avete praticamente ucciso!!” urlò Langella sputando fuori tutta la sua rabbia.
“Sfumature semantiche….” fece spallucce Bontempi affrettando il passo.
 
Ultima modifica:

GermanoDalcielo

Scrittore & Vulca-Mod
Membro dello Staff
recensione del forum Writer's dream, sito che lotta da anni contro l'editoria a pagamento.
Grazie anche a loro per lo spazio concesso.


Un frate scova un antico manoscritto prima ancora di poter capire cosa ha in mano, si trova in pericolo di vita. Riuscirà a salvarsi… una prima volta. Ma ciò in cui si è imbattuto è qualcosa che viene tenuto nascosto fin dai tempi di papa Leone X, e certo non può essere divulgato. E sono molti a concentrarsi perché il segreto di Gesù resti tale.

Germano Dalcielo affronta un tema che ha già ispirato libri e film – basti citare L’ultima tentazione di cristo o Il Codice Da Vinci -, ovvero la vita privata di Gesù Cristo. Anche se personalmente trovo che questo continuo dissertare sulla vita di Gesù Cristo sia ripetitivo, bisogna dire che l’autore riesce a dare di questo argomento una rilettura piuttosto originale, capace di dare notevoli spunti di riflessione. Anzi, dispiace che non abbia ‘osato’ di più. Anche se l’argomento in sé può dare adito a molte polemiche, ormai che si è deciso di farci ruotare attorno un libro, si poteva sviscerare l’argomento ‘passionale’ più a fondo. In particolare, dalcielo spiega, alla fine del libro, alcune sue ricerche e riflessioni molto interessanti, che sarebbe stato bello avessero trovato spazio nella storia.

Il libro è ben scritto, interessante e anche avvincente: si passa da papa Leone X a un manoscritto risalente alla vita di Gesù a uno scenario da thriller dei nostri giorni. Quello che pecca un po’, invece, è il ritmo. La scoperta del manoscritto e la fuga del frate occupano i due terzi del romanzo e qualcosa di più; poi, improvvisamente, tutto si risolve.
Anche i riferimenti storici, che nella prima parte si alternano alla narrazione contemporanea, si concludono molto rapidamente. Un peccato per il lettore, che si era ben posizionato sul ritmo scelto dallo scrittore.

Resta comunque un buon libro, con delle belle ambientazioni, interessanti riferimenti storici, e un pizzico di thriller. Forse si pecca un po’ sui personaggi, dove i cattivi sono sempre tutti cattivi, solo perché fanno parte di una certa categoria. Ma è dettaglio che si supera facilmente.Emma
 

Shoofly

Señora Memebr
Molto interessante....
Tom Robbins in "Uno Zoo lungo la strada" ha tirato in ballo un segreto simile: in quel libro è l'ex campione di football Plucky Purcell ad infiltrarsi in una setta di Frati nazisti e a scoprire nientepopodimeno che la salma di Gesù (che poi prende e si porta via)!!

:mrgreen:
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
L'ho appena finito di leggere,ma per la recensione nella picc bibl rimando a domani.
Ho un dolore alla mano destra (per colpa di un barattolo di pomodori che non si svitava facilmente :W) e mi risulta difficile scrivere al pc.
Intanto posso anticipare che l'ho gradito,che si legge piacevolmente e che mi ha spinto a finirlo subito per scoprire se la rivelazione finale era davvero come avevo capito io.
 

GermanoDalcielo

Scrittore & Vulca-Mod
Membro dello Staff
http://www.leggo.it/articolo.php?id=115178

questa notizia taglia definitivamente le gambe alla potenzialità commerciale del mio libricino.
Son fortunato?
Scritto 6 mesi fa, piccola ipotesi che come vedete risulterebbe fondata, ma son durato una guazza, nemmeno il tempo di farmi notare da qualche casa editrice. Che fatica scriverlo e documentarmi per avallare la mia ipotesi.
Per niente, c'avrò recuperato solo le spese di stampa.:roll:
 

skitty

Cat Member
http://www.leggo.it/articolo.php?id=115178

questa notizia taglia definitivamente le gambe alla potenzialità commerciale del mio libricino.
Son fortunato?
Scritto 6 mesi fa, piccola ipotesi che come vedete risulterebbe fondata, ma son durato una guazza, nemmeno il tempo di farmi notare da qualche casa editrice. Che fatica scriverlo e documentarmi per avallare la mia ipotesi.
Per niente, c'avrò recuperato solo le spese di stampa.:roll:

Germ, non ti buttare giù! Io sono convinta che un articolo sia cosa differente rispetto ad un libro! Vedrai che non sarà lavoro sprecato, è scritto troppo bene! :ABBB
 

GermanoDalcielo

Scrittore & Vulca-Mod
Membro dello Staff
che carina che sei
Ti-voglio-bene.gif
 
P

~ Patrizia ~

Guest
Non abbatterti Germano. La notizia non mi sembra così drammatica.
È una conferma dell'attendibilità del tuo testo. Potrebbe avere anche degli sviluppi positivi.:)
 

GermanoDalcielo

Scrittore & Vulca-Mod
Membro dello Staff
magari pat!:ABBB Comunkue rimane la soddisfazione di aver avuto un'intuizione che, come ho già detto nella nota dell'autore in fondo al libro, mi sembrava verosimile e "naturale" per l'epoca.TUNZZZ
 

franceska

CON LA "C"
Ger, ma sei fuori! Con una notizia simile ti abbatti? :? Proprio non ti capisco, cogli la palla al balzo e sfruttala... è tutta pubblicità :YY gratuita per giunta, forza, al lavoro!!!
 
Alto