risus
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1946, lago Maggiore.
Due uomini si incontrano ad Oggebbio, "quasi" casualmente: uno veleggia in solitaria sulle acque del lago, l'altro vive in una lussuosa villa nei dintorni con sua moglie e sua cognata, da poco riconosciuta vedova per morte presunta del coniuge.
I due diventano col passare dei giorni buoni compagni, tra "scorribande" sul lago e soste nella villa in compagnia delle due donne... ormai la stanza che un tempo era stata "del vescovo" viene occupata assiduamente dal nuovo venuto...
Quando tutto sembra ripiombare nella monotonia della quotidianità, un fatto strano ed imprevisto tinge di giallo le acque del lago... e serve a far luce su tante situazioni fino ad allora piuttosto ambigue...
Diciamolo subito, il libro mi è piaciuto poco...:boh::boh:
è che credo non mi piaccia tanto il modo di scrivere di Piero Chiara, non mi trasmette emozioni, non mi appassiona...
Scritto bene, per carità... ma senza slancio, secondo me... diciamo che un po' mi ha annoiato...
Si parla molto di lago, di navigazione (in termni tecnici, a volte), si fanno tanti nomi di paesi nei dintorni di Oggebbio... insomma, potrebbe essere interessante per chi vive da quelle parti, per chi mastica di barche e di gite in mezzo al mare... ma fino ad un certo punto, secondo me...
Il pepe che Chiara vorrebbe mettere nella sua storia pizzica poco e dà poco sapore... il giallo verso cui la storia vira è un "gialletto", privo di suspance, di dettagli, di intrigo, di colpi di scena... e non parliamo del finale, abbastanza banale e scontato...
insomma, un po' mi ha deluso, più che altro perchè mi aspettavo un romanzo di un certo spessore che invece non ho trovato...
Due uomini si incontrano ad Oggebbio, "quasi" casualmente: uno veleggia in solitaria sulle acque del lago, l'altro vive in una lussuosa villa nei dintorni con sua moglie e sua cognata, da poco riconosciuta vedova per morte presunta del coniuge.
I due diventano col passare dei giorni buoni compagni, tra "scorribande" sul lago e soste nella villa in compagnia delle due donne... ormai la stanza che un tempo era stata "del vescovo" viene occupata assiduamente dal nuovo venuto...
Quando tutto sembra ripiombare nella monotonia della quotidianità, un fatto strano ed imprevisto tinge di giallo le acque del lago... e serve a far luce su tante situazioni fino ad allora piuttosto ambigue...
Diciamolo subito, il libro mi è piaciuto poco...:boh::boh:
è che credo non mi piaccia tanto il modo di scrivere di Piero Chiara, non mi trasmette emozioni, non mi appassiona...
Scritto bene, per carità... ma senza slancio, secondo me... diciamo che un po' mi ha annoiato...
Si parla molto di lago, di navigazione (in termni tecnici, a volte), si fanno tanti nomi di paesi nei dintorni di Oggebbio... insomma, potrebbe essere interessante per chi vive da quelle parti, per chi mastica di barche e di gite in mezzo al mare... ma fino ad un certo punto, secondo me...
Il pepe che Chiara vorrebbe mettere nella sua storia pizzica poco e dà poco sapore... il giallo verso cui la storia vira è un "gialletto", privo di suspance, di dettagli, di intrigo, di colpi di scena... e non parliamo del finale, abbastanza banale e scontato...
insomma, un po' mi ha deluso, più che altro perchè mi aspettavo un romanzo di un certo spessore che invece non ho trovato...