Shoofly
Señora Memebr
The pillow book non sembra un film girato, bensì "scritto" con una tecnica narrativa sperimentale dagli esiti discutibili quanto interessanti.
A Kyoto un calligrafo scrive delicatamente un augurio sul viso della propria figlia Nagiko, ad ogni suo compleanno. Diventata donna, Nagiko (Vivian Wu) ricorda quel gesto con eccitazione tanto da persuadere i suoi numerosi amanti a scrivere sul suo corpo come fosse un libro, scegliendoli più che per le abilità amorose per la loro bravura calligrafica. A Hong Kong, infine, incontrerà Jerome (Ewan Mc Gregor), un traduttore inglese che la convince ad essere lei la penna e non il foglio: Jerome si farà redigere sul corpo il primo capitolo di un romanzo per portarlo in lettura ad un editore... "galeotto fu il libro e chi lo scrisse" è proprio il caso di dire, perché da qui in poi la piega drammatica che prenderanno gli eventi si concluderà con un suicidio, una vendetta e un libro del quale non vi svelerò il materiale.:wink:
Inquadrature frantumate in immagini multiple, fotografia rutilante, colonna sonora che mescola canti tradizionali giapponesi con musica leggera occidentale, il linguaggio di Greenaway è impostato su una sperimentazione estetica che affascina ma non cattura mai, rendendo il film difficile da seguire e al tempo stesso ipnotizzante. Ewan Mac Gregor però è... bellissimo!
A Kyoto un calligrafo scrive delicatamente un augurio sul viso della propria figlia Nagiko, ad ogni suo compleanno. Diventata donna, Nagiko (Vivian Wu) ricorda quel gesto con eccitazione tanto da persuadere i suoi numerosi amanti a scrivere sul suo corpo come fosse un libro, scegliendoli più che per le abilità amorose per la loro bravura calligrafica. A Hong Kong, infine, incontrerà Jerome (Ewan Mc Gregor), un traduttore inglese che la convince ad essere lei la penna e non il foglio: Jerome si farà redigere sul corpo il primo capitolo di un romanzo per portarlo in lettura ad un editore... "galeotto fu il libro e chi lo scrisse" è proprio il caso di dire, perché da qui in poi la piega drammatica che prenderanno gli eventi si concluderà con un suicidio, una vendetta e un libro del quale non vi svelerò il materiale.:wink:
Inquadrature frantumate in immagini multiple, fotografia rutilante, colonna sonora che mescola canti tradizionali giapponesi con musica leggera occidentale, il linguaggio di Greenaway è impostato su una sperimentazione estetica che affascina ma non cattura mai, rendendo il film difficile da seguire e al tempo stesso ipnotizzante. Ewan Mac Gregor però è... bellissimo!

