"Da sempre mamma faceva crescere le mie giornate alle dimensioni di una poesia: vivevo due volte, una per goderne, una per raccontarlo a lei. Un colpo per me, un colpo per lei. Gli avvenimenti che attraversavo secernevano un racconto destinato a lei che cercavo di chiarificare, ornare e decorare facendola incuriosire e sbalordire, unendomi a lei nella ridarella. Certo, non le raccontavo tutto, tenevo per me i miei segreti e avevamo entrambi un immenso pudore, ma nel notiziario che le spiattellavo riciclavo gran parte dei miei incontri, sentimenti, fastidi, rimpianti o sarcasmi. Per più di cinquant'anni ho beneficiato di due esistenze, una reale e una narrata.
Ormai possiedo una sola vita, la mia. Addio alla vita per noi due. Addio alla vita in parole".
Eric-Emmanuel Schmitt
Diario di un amore perduto