In realtà il successo di Facebook nasce dal fatto che gli studenti universitari lo usavano per ritrovarsi, darsi appuntamento, o ritrovarsi dopo anni post-laurea. Poi è esploso come social più esteso oltre il campus universitario. All'interno del film viene detto che la base di partenza è stata la sua mailing list, cioè una lista di indirizzi email degli altri studenti del college che venivano invitati a visitare il sito. Il "mi piace" e "situazione sentimentale" hanno contribuito sicuramente, ma l'idea fenomenale è aver inventato un "tool" che sostituisse il cellulare e gli sms. Uno strumento gratis.
A me il film è piaciuto parecchio, nonostante l'attore sia inguardabile. Mi piacciono molto i film che ricostruiscono processi e iter giudiziari, stranamente non li trovo noiosi ma sempre piuttosto interessanti. Questo l'ho trovato avvincente anche per il fatto che è una storia umana al di là di quella finanziaria/economica di ascesa sociale: Zuckerberg è molto umano nella sua meschinità all'inizio nel fregarsene dei gemelli e nell'estromettere il socio finanziatore poi. Per non parlare della scena finale, che dimostra che i soldi per lui sono passati in secondo piano rispetto a una profonda frustrazione/insoddisfazione sentimentale che tenta di non far emergere mai di fronte agli altri. Poi per me che sono un fan del Genio con la g maiuscola, ho trovato bellissime le scene in cui per scegliere i tecnici informatici fa un contest/gara per scoprire i migliori; mi è piaciuta la parte in cui, dimostrando un'intelligenza fuori del comune, decide di aspettare a inserire le inserzioni pubblicitarie sul sito, consapevole che il passaggio a un sito spudoratamente commerciale era ancora rischioso e in prospettiva controproducente.
Insomma per me è un ottimo film, 7 pieno