Di Carofiglio ho avuto il sincero piacere di portare avanti due letture ("Il Passato è una Terra Straniera" e "Le Perfezioni Provvisorie"), ma entrambe sono abbastanza lontane nel tempo. I ricordi e le immagini sono chiaramente positive, ma la lettura di "Il Silenzio dell'Onda" mi ha portato alla riscoperta di Gianrico, un concentrato di classe e semplicità. La prosa tranquilla, chiara e trasparente rendono la lettura molto più che piacevole, ma la storia di Roberto, Emma, il Dottore (Personaggio che potrebbe parere di secondo piano, ma per quanto mi riguarda ha una funzione centrale nella narrazione!) e Giacomo cattura e costringe a divorare il libro in pochissimo tempo. Particolarmente soddisfatto da tutto e comincio a credere che Carofiglio sia una garanzia per occupare bene e senza rischi un pò del proprio tempo!
Gli spunti di riflessione ci sono a partire dall'utilità della cura psichiatrica (Potendo anche pensare al fatto se siamo davvero tutti pazzi o meno? Cosa è la pazzia oltre malattie scientificamente conosciute?), passando per il rapporto Padre-Figlio, fino a giungere al complicato, difficile, sporco, utile "Mondo" dei corpi di polizia. Forse, se dovessi andare a cercare il famoso pelo nell'uovo, direi che i tratti psicologici di Roberto (Personaggio principale!) e la sua storia personale tutta, rimangono un pò in sospeso.. O almeno, per quanto mi riguarda, mi avrebbe fatto particolarmente piacere scendere ancor più nei particolari, conoscere meglio Roberto! Mi viene comunque il dubbio che questo appunto nasca dal fatto che vengo dalla lettura di De Carlo dove i personaggi erano diventati come dei fratelli, ma chissà.. Fatemi sapere cosa ne pensate!
Consigliato? Consigliatissimo a tutti: Qualche ora ottimamente spesa per leggere un ottimo scrittore che nella sua semplicità (Sarà questo che non l'ha ancora innalzato tra i grandissimi?) sembra non sbagliare un colpo!
Voto: 7.5