maurizio mos
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La critica può prendere delle cantonate di sensibilità e altro (ma ogni capolavoro negato ai suoi tempi ha avuto i suoi intelligenti stimatori, cosa che di certo Volo e soci non hanno), ma non procede a casaccio, a meno di non voler affermare che l'arte sia qualcosa di totalmente vuoto e casuale, slegato da una dimensione umana. E questo, francamente, lo rifiuto con tutto il cuore.
Sono sicuro anch'io che Volo (poverino...) non ha intelligenti estimatori ma sono altrettanto sicuro che gli intelligenti estimatori, nel passato, di opere all'epoca stroncate erano considerati incompetenti o peggio, è questo che mi inquieta...
L'arte è assolutamente umana, è per quello che sfugge a catalogazioni che di solito vengono date a posteriori e in genere non da chi ha fatto l'arte, guardiamo nella pittura... Fattori & C. erano dei buzzurri che macchiavano le tele e chi comprava i loro quadri degli incompetenti e non parliamo di Cezanne, dei Dadaisti... poi tutti i critici a dire che sono meravigliosi. Apprezzo il tuo atto di fede nella critica ma mi scuserai se non condivido: la critica è fatta dai critici e a parte la fallibilità umana troppo spesso hanno assunto posizioni conservatici, di rigetto o viceversa di infatuazione. Ti assicuro che ho letto critiche favorevoli ai toni di grigio ecc. sul Corriere, sulla pagina letteraria de La Stampa...