Non conoscevo questo quadro, ho beccato l'immagine per caso e l'ho proposta perché mi ha colpito il colore e la differenza con le opere di Kandinskij che conoscevo, tendenti all'astratto.
Leggendo su wiki
https://it.wikipedia.org/wiki/Vasilij_Vasil'evič_Kandinskij mi ha incuriosito il fatto che, secondo l'artista, il colore abbia un duplice effetto: fisico, più superficiale, e psichico, ossia "la vibrazione spirituale (prodotta dalla forza psichica dell'uomo) attraverso cui il colore raggiunge l'anima".
Ogni colore verrebbe associato ad una sensazione: il rosso al dolore, ma anche all'energia, il giallo alla vitalità, più superficiale rispetto all'energia del rosso, e all'eccitazione, il verde mobilità nella quiete ovvero quiete appagata, l'azzurro e il blu indifferenza e distanza quando è più chiaro e tragedia quando è più scuro, il nero rappresenta un silenzio di morte ma fa risaltare tutti gli altri colori, il bianco significa nascita ma anche silenzio e assenza di colore.
In questo quadro colpisce la presenza di quasi tutti i colori principali, come primo impatto mi è sembrato prevalesse il verde, quindi quieto appagamento all'interno di questa casa, e in effetti è proprio ciò che l'immagine sembra suggerire: qualche oggetto di uso comune in evidenza, come il termosifone o la fruttiera, e, tutt'intorno, un disordine familiare. Guardandolo ancora, noto la forte presenza, alle pareti, del rosso e del rosa mescolati con l'azzurro chiaro, energia quieta mitigata dalla distanza.