Quanto è possibile capire e conoscere una persona?

Il punto è proprio questo, conoscere sè stessi richiede un'onestà intellettuale che pochi hanno, perchè per dire di conoscersi realmente bisogna accettare anche i propri peggiori difetti. E non sto parlando di cazzatine, sto parlando del genere di cose che non fa dormire la notte finchè non riesci a fartene una ragione. Poche persone hanno ragioni per scavare così a fondo e francamente le uniche che ho conosciuto si conoscevano bene semplicemente perchè erano troppo eogiste per fottersene qualcosa degli orrori che avevano portato alla luce dagli angoli più bui della loro mente.
Personalmente posso solo dire che se non sapessi di poter essere un mostro, non potrei mai chiamarmi uomo.


Non so se ho inteso bene il tuo discorso...

Scavare a fondo, pensare e ripensare, non dormire la notte: tutti questi atteggiamenti li associ a individui egoisti, che commettono orrori e le cui menti sono dominate da così terribili angoli bui?
Io la penso completamente in maniera opposta.
Sono proprio l'onestà intellettuale e di comportamento a renderci esseri umani validi e apprezzabili e non mostri.
 

maclaus

New member
Ha ragione NataSottoIlSegnoDeiPesci:) Bisogna essere onesti intellettualmente con se stessi, tutto il resto - ribadisco - si chiama ipocrisia:BLABLA
 

Holly Golightly

New member
Ha ragione NataSottoIlSegnoDeiPesci:) Bisogna essere onesti intellettualmente con se stessi, tutto il resto - ribadisco - si chiama ipocrisia:BLABLA


Sono d'accordo anche io sul fatto che bisogna essere onesti intellettualmente con se stessi, ma un'onestà totale presuppone anche la totale razionalità. E questo non è nei poteri dell'uomo. Non me la sentirei di parlare di ipocrisia... :)
 

HOTWIRELESS

d'ya think i'm stupid?
Sono d'accordo anche io sul fatto che bisogna essere onesti intellettualmente con se stessi, ma un'onestà totale presuppone anche la totale razionalità. E questo non è nei poteri dell'uomo. Non me la sentirei di parlare di ipocrisia... :)

Vorrei aggiungere che conoscere se stessi va a pari passo col sentirsi giusti o sbagliati
che credo sia la cosa più logica in un essere umano
proiettato nella convivenza in società.
che' altrimenti, Imho, poca utilità tale analisi avrebbe...

Ma subentra la complicazione
che sentirsi giusti o sbagliati dipende in più da tanti fattori esterni, che non è sovente possibile sapere se da noi percepiti nella giusta maniera o distorti da condizionamenti -e in che misura-. Neppure se ci conoscessimo bene.

Ecco che la questione assume una dimensione troppo vasta, che per riflesso può condizionarci nel valutare cosa e come effettivamente siamo...
ASSOLUTO VS RELATIVO
Perché in massima parte noi siamo in funzione degli altri !
Negarlo è utopistico e pretenzioso: ve lo dice uno che ci prova da una vita ...
 

maclaus

New member
Sono d'accordo anche io sul fatto che bisogna essere onesti intellettualmente con se stessi, ma un'onestà totale presuppone anche la totale razionalità. E questo non è nei poteri dell'uomo. Non me la sentirei di parlare di ipocrisia... :)

Scusami, ma la razionalità non può essere totale o parziale... o la si possiede o no. punto. :?
 

HOTWIRELESS

d'ya think i'm stupid?
Scusami, ma la razionalità non può essere totale o parziale... o la si possiede o no. punto. :?

Qui sono io a manifestare dubbi

Sovente la razionalità non è una caratteristica innata dell'individuo, ma una scelta comportamentale legata a situazioni.

Vero è che vi sono persone portate geneticamente ad esserlo totalmente e senza possibilità di alternative, ma per molti si tratta ad es di scelta ideologica, che in quanto frutto di ragionamento può persino essere contraria alla propria tendenza genetica.
Può anche discendere da come si è stati costretti a crescere, che per molti può essere in disarmonia o persino contrario alla propria vera natura...

In fatto di pulsioni umane, mi limiterei a inquadrarle quindi sempre in un campo non di assoluto -come mi pare di aver interpretato in questo caso nella tua affermazione- ma di tendenze.
 

Sopraesistito

Black Cat Member
Non so se ho inteso bene il tuo discorso...

Scavare a fondo, pensare e ripensare, non dormire la notte: tutti questi atteggiamenti li associ a individui egoisti, che commettono orrori e le cui menti sono dominate da così terribili angoli bui?
Io la penso completamente in maniera opposta.
Sono proprio l'onestà intellettuale e di comportamento a renderci esseri umani validi e apprezzabili e non mostri.

No, non lo hai inteso bene, infatti non ho detto questo... :? Anzi non capisco come tu abbia potuto interpretarlo così.
Però onestamente non saprei come spiegarmi meglio al riguardo, quindi amen. E' comunque un discorso complicato da esprimere a parole.
Colpa mia.
 

maclaus

New member
Qui sono io a manifestare dubbi

Sovente la razionalità non è una caratteristica innata dell'individuo, ma una scelta comportamentale legata a situazioni.

Vero è che vi sono persone portate geneticamente ad esserlo totalmente e senza possibilità di alternative, ma per molti si tratta ad es di scelta ideologica, che in quanto frutto di ragionamento può persino essere contraria alla propria tendenza genetica.
Può anche discendere da come si è stati costretti a crescere, che per molti può essere in disarmonia o persino contrario alla propria vera natura...

In fatto di pulsioni umane, mi limiterei a inquadrarle quindi sempre in un campo non di assoluto -come mi pare di aver interpretato in questo caso nella tua affermazione- ma di tendenze.

Il tuo ragionamento non fa una grinza: sui comportamenti e le pulsioni umane è come tu dici. Io mi riferivo alla razionalità in quanto "razione"="ragione"="intelletto"="capacità di intendere e di volere", ergo: o ce l'hai o non ce l'hai...:)
 

HOTWIRELESS

d'ya think i'm stupid?
Il tuo ragionamento non fa una grinza: sui comportamenti e le pulsioni umane è come tu dici. Io mi riferivo alla razionalità in quanto "razione"="ragione"="intelletto"="capacità di intendere e di volere", ergo: o ce l'hai o non ce l'hai...:)

Mi vengono alla mente quei processi ove su 10 perizie riguardo alla capacità di intendere e volere dell'imputato, non ve n'è una che concordi con l'altra...

Ma quello che mi preme evidenziare di tali situazioni, è che tutte fanno riferimento "al momento del fatto".
Non ci cogli una contraddizione con la tua tesi?
 

maclaus

New member
Mi vengono alla mente quei processi ove su 10 perizie riguardo alla capacità di intendere e volere dell'imputato, non ve n'è una che concordi con l'altra...

Ma quello che mi preme evidenziare di tali situazioni, è che tutte fanno riferimento "al momento del fatto".
Non ci cogli una contraddizione con la tua tesi?

Anche per il lavoro che faccio (e quindi per esperienza diretta...) posso dirti che gli avvocati "giocano" molto sull'incapacità di intendere e di volere... però, come dici tu, (ma guarda un pò...) AL MOMENTO DEL FATTO! Prima e dopo son sempre tutti belli lucidi:mrgreen::mrgreen::mrgreen::MM:MM:MM
 

Holly Golightly

New member
Scusami, ma la razionalità non può essere totale o parziale... o la si possiede o no. punto. :?

No, attenzione, io non parlo di razionalità come tratto caratteriale (e per me non esiste mai un sì o un no, nemmeno in quello :D)Dico solo che l'uomo è fatto anche da impulsi, da passioni, che molte volte non seguono delle motivazioni logiche, non sono comprensibili. Finché l'uomo sarà spinto anche da pulsioni irrazionali non potrà mai dire di conoscersi a fondo. Parlo dell'inconscio, non del conoscere il proprio carattere, perché quella è una faccenda diversa. Semmai parlo del conoscere il perché del proprio carattere, che purtroppo è una faccenda un po' più complessa.
Per fare un esempio pratico: una persona con un carattere tendenzialmente diffidente potrà mai sapere tutti i motivi che la spingono a essere diffidente? Io, per esempio, ho un carattere riservato e non amo parlare di me. Lo faccio per molti motivi, ma ogni tanto, riflettendo o ripensando con distacco a situazioni passate, ne scopro di nuovi.
 
No, non lo hai inteso bene, infatti non ho detto questo... :? Anzi non capisco come tu abbia potuto interpretarlo così.
Però onestamente non saprei come spiegarmi meglio al riguardo, quindi amen. E' comunque un discorso complicato da esprimere a parole.
Colpa mia.


Ti chiedo scusa per la mia interpretazione.
Ho riletto le tue parole, ora mi è chiaro il senso.
Siamo d'accordo, allora. Anche molto.
Non capisco nemmeno io la mia interpretazione (non avevo nemmeno mangiato peperoni quella sera... :mrgreen:.....Tiziano Ferro direbbe "Non-me-lo-soooo-spieeegaaare, io... :wink:).
 
Alto