Premesso che da atea convinta (sempre più convinta) trovo l'attuale Papa il top che la Chiesa poteva trovare, premesso questo non mi sono piaciute per NIENTE le sue dichiarazioni di ieri.
"Chi uccide in nome di Dio non è giustificabile ma anche la Fede non va offesa". Sono rimasta così. :shock:
"Se qualcuno offende mia mamma gli do un pugno".
aura: Francé, ma qualcuno molto vicino a te non predicava "Porgi l'altra guancia" "Beati i miti...etc..." :? :??
Forse sono io che ricordo male il catechismo bah....
Comunque ripeto: più vedo e sento certe cose, più sono convinta della mia convinzione religiosa (o NON religiosa)
Indipendentemente da convizioni religiose o meno, a me invece e' piaciuto tantissimo l'intevento del Papa.
Da uomo quale e', (famosa la sua frase... chi sono io per giudicare gli omosessuali... ?) reagisce da uomo.
E vuole semplicemente dire, senza false ipocrisie, senza false bandiere, senza false ideologie, senza false prese di posizione, che se da un lato e' assolutamente da condannare chi uccide in nome di Dio (e quindi spiazza tutti i benpensanti che si ritengono i portatori dell'unica verita' assoluta), dall'altro dice che e' necessario il rispetto. Il rispetto totale ed incondizionato di tutte le religioni, qualunque esse siano (molti cristiani si professano giudici incondizionati condannando chi la pensa diversamente da loro). E conclude dicendo che riesce perfettamente a capire chi si sia sentito insultato. Perche' se qualcuno insultasse la madre di un altro (in nome di una falsa ed ipocrita liberta' assoluta di satira, critica), e se questo qualcuno desse un pugno in faccia ad un altro sarebbe giustificato.
E' una frase forte quella del Papa, che travalica qualsiasi religione, qualsiasi ipocrisia, molto sincera e schietta. Una frase grandissima, verso i portatori dell'unica verita', verso gli integralisti.
Pur condannando fermamente qualsiasi violenza ed omicidio in nome di un Dio, ritiene comunque che certe reazioni (il pugno) siano giustificabili se qualcuno insultasse i nostri valori. Non c'entra nulla il porgere l'altra guancia o meno.
Purtroppo in questi giorni, tutti si sono sentiti Charlie, peccato pero' che coloro che si sono sentiti Charlie(tra i politici italiani, molti giornalisti italiani, molti opinionisti italiani), ieri condannavano le battute di Daniele Luttazzi, hanno contribuito all'editto Bulgaro (cacciando Santoro, Biagi ed altri), si indignano alle battute della Guzzanti.
Pero' sono tutti pronti a difendere Charlie.
Il Papa ha voluto provocare. Ha voluto dare un messaggio fortissimo. Il pugno e' il messaggio che ha dato a tantissimi ipocriti, benpensanti.
Dove finisce la liberta'? Quali sono i limiti? In nome della liberta', ciascuno puo' difendere chi insulta mia madre? La sua risposta e' NO, perche' ci deve comunque essere un limite.
Non e' che in nome di una liberta' di satira, tutto diventi automaticamente lecito.
Per me e' stato un grandissimo intervento che dovrebbe far pensare moltissimi cattolici bigotti. E' stato un grandissimo intervento perche' da un lato ha condannato atti estremi (omicidio, strage) in nome di un qualsiasi Dio, dall'altro ha dato un messaggio forte (volutamente) verso coloro che ritengono lecito insultare deliberatamente le credenze degli altri.
Non ha condannato la liberta' di espressione, non ha condannato i mussulmani, non ha condannato la satira.
Ha semplicemente detto che se tu, in nome della tua liberta' di satira, insulti mia madre (cioe' cio' che di piu' caro io ho), io sono giustificato se ti do' un pugno, perche' sei tu che in nome della tua liberta' hai insultato me.
Essere liberi non vuol dire poter fare tutto cio' che si vuole, ma avere l'intelligenza di saper scegliere cio' che sia giusto oppure non giusto.
E' andato contro corrente ed ha spiazzato tutti coloro che fino a ieri prima della sua frase si ritenevano portatori in quanto occidentali e cattolici dell'unica veirta' permettendosi di condannare chi la pensava diversamente da loro.
Per me e' un grandissimo Papa. Ha condannato il problema reale, l'omicido, la strage, in modo chiaro, ma ha anche spiazzato tantissimi benpensanti che si ritengno liberi di insultare chi la pensa diversamente da loro.