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Reid

Member
ciao a tutti, l'altro giorno parlando con una mia collega è uscito che lei ha letto parecchi libri e frequentato corsi di Pnl (programmazione neuro linguistica), un modo del tutto diverso di parlare per porre le cose in un altra ottica all'interlocutore e poterlo pseudo-manipolare.

qualcuno di voi ne sa qualcosa ? se si cosa ne pensate ?

Ieri sera ho usufruito di una gift card per comprare un test di Richard Bandler ideatore di tale lingua, mah vediamo com'è.
 

Zingaro di Macondo

The black sheep member
ciao a tutti, l'altro giorno parlando con una mia collega è uscito che lei ha letto parecchi libri e frequentato corsi di Pnl (programmazione neuro linguistica), un modo del tutto diverso di parlare per porre le cose in un altra ottica all'interlocutore e poterlo pseudo-manipolare.

qualcuno di voi ne sa qualcosa ? se si cosa ne pensate ?

Ieri sera ho usufruito di una gift card per comprare un test di Richard Bandler ideatore di tale lingua, mah vediamo com'è.


Si tratta di una teoria (non è scienza) secondo la quale ci sarebbe forte interconnessione tra esperienza, comunicazione e quindi emozione.

La teoria è piuttosto complessa e, per quanto mi riguarda, anche un po’ noiosa, semplifico al massimo dicendo che funzioneremmo più o meno come il famoso cane di Pavlov.

Pavlov capì che i cani, quando sottoposti a stimoli, avevano delle reazioni che alla lunga creavano dipendenza emotiva.


Pavlov faceva suonare una campanellina e immediatamente dopo dava del cibo al cane. Ripetendo questa sequenza parecchie volte, una volta azionata la campanella, nel cane si attivavano automaticamente determinati processi neuronali (sbavava) indipendentemente dall’azione successiva (cibo).

La campanellina aveva “ancorato” il cane all’emozione positiva della pappa. L'animale aveva dentro di sè un "pulsante emotivo" che lo faceva reagire felicemente (emozione) al suono della campanella (ambiente), di conseguenza si agitava, scodinzolava ecc (comunicazione).

L’essere umano funzionerebbe più o meno così in ogni ambito. Ciò che ci circonda, l’ambiente, il contesto influiscono alla lunga sui nostri processi neuronali, che poi, a loro volta influiscono sul modo di comunicare.

Tutto ciò può avere implicazioni in psicologia (potrebbe aiutare a capire, ad esempio, da dove nasca la depressione di un individuo). Modificando una delle variabili, si modifica tutto il resto. Se dopo la campanella portassi al cane una cosa sgradevole, non scodinzolerebbe più ecc.


La teoria è, comunque, parecchio complessa e c'è tanto altro.



 

HOTWIRELESS

d'ya think i'm stupid?
i riflessi condizionati pavloviani :

NERONE: Stupido... Ignobile*plebaja! Così ricompensate i sacrifici fatti per voi? Ritiratevi, dimostratevi uomini e domani Roma rinascerà*più bella e più superba che pria...*
VOCE*(d. d.): Bravo!**
NERONE: Grazie.
(Rivolgendosi a Egloge e a Poppea)E' piaciuta questa parola... pria... Il popolo quando sente delle parole difficili si affeziona... Ora gliela ridico...
Più bella e più superba che pria.*
VOCE*(d. d.): Bravo!*
NERONE: (sempre più affrettatamente quasi cercando di sorprendere il popolo)Più bella e più superba che pria...
VOCE*(d. d.): Bravo!*
NERONE: Più bella... grazie.*
VOCE*(d. d.): Bravo!
NERONE: ... Zie.*
VOCE*(d. d.): Bravo!
NERONE*(facendo il gesto di dire la parola pria, senza però dirla)
VOCE*(d. d.): Bravo!
NERONE: (Rivolgendosi a Egloge e a Poppea) lo vedi? Il popolo quanno s' abbitua a'ddirti chessei bbravo, pure ca nun fai gnente, sei sempre bbravo


cit. Petrolini


:wink:
 

Raniero Toscano

Lettore dell'estremo sud
Io ne ho sentito parlare, ma non ho mai letto nulla. Però sarebbe un altro campo che mi piacerebbe approfondire. Tutto ciò che riguarda la crescita personale mi interessa.
 

malafi

Well-known member
Sono molto scettico.

Gli americani sono sempre stati maestri nel creare teorie con le quali attirare schiere di adepti adoranti. E' un fenomeno assai diffuso negli States (e sarà un caso?)

Tra l'altro la PNL è di supporto al life coaching che considero un cammuffamento di semplici teorie che sono sempre le solite trite e ritrite, solo cambiandogli nome.

Scusate il giudizio tranchant, ma il mio scetticismo deriva dal fatto che nel campo della comunicazione/motivazione ne ho viste tante, ma tante, ma tante. Ed alla fine si tratta di semplice buon senso (che, sia chiaro, non guasta mai) declinato in nomi anglofoni che fanno credere chissà che cosa.
 

Zingaro di Macondo

The black sheep member
Sono molto scettico.

Gli americani sono sempre stati maestri nel creare teorie con le quali attirare schiere di adepti adoranti. E' un fenomeno assai diffuso negli States (e sarà un caso?)

Tra l'altro la PNL è di supporto al life coaching che considero un cammuffamento di semplici teorie che sono sempre le solite trite e ritrite, solo cambiandogli nome.

Scusate il giudizio tranchant, ma il mio scetticismo deriva dal fatto che nel campo della comunicazione/motivazione ne ho viste tante, ma tante, ma tante. Ed alla fine si tratta di semplice buon senso (che, sia chiaro, non guasta mai) declinato in nomi anglofoni che fanno credere chissà che cosa.


La mia opinione è che tu abbia ragione, ma solo in parte.

Su ciò che dici riguardo al life coaching sono d'accordo, ma bisogna anche dire che il pnl nasce molto prima.

Sicuramente la declinazione anglofona e il fatto che la teoria venga da là è un appeal (vuoto) in più.

Però all'interno della pnl ci sono parecchie cose interessanti (la maggiorparte non lo sono e anch'io le trovo trite e ritrite).

Dobbiamo dire che la pnl non nasce in ambito commerciale, semmai voleva avere il bollino dell'approvazione scientifica. Cosa che non credo avrà mai. Poi c'è qualcuno che ha cercato di farci i soldi propinando gli ennesimi corsi di comunicazione, che non hanno nulla di diverso (o poco) rispetto ai classici sulla prossemica, comunicazione non verbale ecc...

secondo me Reid fa bene a interessarsi e approfondire, sempre che non butti il testo nel camino prima della fine TUNZZZ
 

Reid

Member
Bè zingaro, ti vedo ferrato... hai letto o fatto qualcosa in merito?
 
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bernoccolo

Vivo, e vegeto.
Sono molto scettico.

Gli americani sono sempre stati maestri nel creare teorie con le quali attirare schiere di adepti adoranti. E' un fenomeno assai diffuso negli States (e sarà un caso?)

Tra l'altro la PNL è di supporto al life coaching che considero un cammuffamento di semplici teorie che sono sempre le solite trite e ritrite, solo cambiandogli nome.

Scusate il giudizio tranchant, ma il mio scetticismo deriva dal fatto che nel campo della comunicazione/motivazione ne ho viste tante, ma tante, ma tante. Ed alla fine si tratta di semplice buon senso (che, sia chiaro, non guasta mai) declinato in nomi anglofoni che fanno credere chissà che cosa.

La mia opinone è che tu abbia ragione, ma completamente. :)

Uno strumento di management in più nel già nutrito armamentario di manuali di self-help e di sviluppo personale che affollano le librerie (e le classifiche di vendita). E anche un ottimo indizio dell'individualismo imperante delle società contemporanee: una volta, si voleva cambiare il mondo. Oggi, si cambia se stessi per meglio conformarsi al mondo e diventare più performanti...
 
Io ho letto parecchi libri in merito alla comunicazione, per parlare in pubblico, per la comunicazione efficace, un libraccio che parlava di leadership, un altro di come far rendere al meglio il personale ecc.

Sono tutte cose molto interessanti ma secondo me in per genere di cose occorre avere una predisposizione, ho dato ad un mio amico il libro che spiega come parlare in pubblico, lo ha letto e riletto ma davanti ad una misera platea di 20-30 persone va comunque in panico, inizia a balbettare e perde il filo del discorso.

Un libro può aiutare a migliorare determinati particolari, ma trasformare un agnello in un leone, oltre ad essere una cosa assai improbabile che credo difficilmente raggiungibile attraverso un libro, mi sembra anche un comportamento abbastanza assurdo, si finirebbe per mentire a se stessi in questo modo.
 

Apart

New member
Ciao Reid, dieci anni fa ero incuriosito anch'io da questa corrente. Avevo partecipato a un paio di serate a Milano, dedicate a formare i futuri formatori di PNL. Ero rimasto molto colpito dalle capacità mnemoniche straordinarie degli insegnanti, di esposizione in pubblico, di organizzazione del lavoro e così via. Lasciano a bocca aperta. Utilizzano tecniche eccezionali che non capisco perchè non vengono insegnate nelle scuole.
Il gruppo era composto da brave persone, disponibili e accoglienti, affiatate, preparate, coinvolgenti, tese a un continuo lavoro su se stessi all'interno del gruppo e al miglioramento personale. Migliorando il proprio modo di pensare, imparando tecniche cognitive, si migliora la qualità di vita, dal rapporto con gli altri alla posizione lavorativa.
Tutto bello finchè a un certo punto, a fine serata, quando sono rientrato a casa, sono stato invaso dalla tristezza. Mi è sembrato tutto così vuoto, nessuno che si interrogava sul senso di quello che si stava facendo. Mi sembrava tutto preconfezionato. La fragilità era accettata soltanto se il fine era il rafforzamento. Certo, nessuno ti obbligava a fare nulla li, ma l'ho trovata una mentalità molto aziendale, performante, concorrenziale. Utilissime le tecniche adottate, ma sconsigliato come stile di vita e di pensiero.
 
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Reid

Member
Ciao Reid, dieci anni fa ero incuriosito anch'io da questa corrente. Avevo partecipato a un paio di serate a Milano, dedicate a formare i futuri formatori di PNL. Ero rimasto molto colpito dalle capacità mnemoniche straordinarie degli insegnanti, di esposizione in pubblico, di organizzazione del lavoro e così via. Lasciano a bocca aperta. Utilizzano tecniche eccezionali che non capisco perchè non vengono insegnate nelle scuole.
Il gruppo era composto da brave persone, disponibili e accoglienti, affiatate, preparate, coinvolgenti, tese a un continuo lavoro su se stessi all'interno del gruppo e al miglioramento personale. Migliorando il proprio modo di pensare, imparando tecniche cognitive, si migliora la qualità di vita, dal rapporto con gli altri alla posizione lavorativa.
Tutto bello finchè a un certo punto, a fine serata, quando sono rientrato a casa, sono stato invaso dalla tristezza. Mi è sembrato tutto così vuoto, nessuno che si interrogava sul senso di quello che si stava facendo. Mi sembrava tutto preconfezionato. La fragilità era accettata soltanto se il fine era il rafforzamento. Certo, nessuno ti obbligava a fare nulla li, ma l'ho trovata una mentalità molto aziendale, performante, concorrenziale. Utilissime le tecniche adottate, ma sconsigliato come stile di vita e di pensiero.

Bè, anch'io sono di Milano e probabilmente, se deciderò di andare, andrò dove sei andata tu dato che ce ne sono poche.
Comunque sia ti ringrazio per avermi risposto, la tua risposta mi è stata utile nel confermarmi che comunque sono persone che sono capaci, che quindi un minimo di tecnica cognitiva, se ai tuoi occhi sono sembrati bravi, ce l'hanno.

Perchè tutto cosi vuoto? Il senso di quello che si stava facendo ? cioè, che si stava facendo?

Magari il senso di preconfezionamento non era altro che il risultato di una struttura schematica del loro insegnamento per un maggior apprendimenti individuale... no?

mi piacerebbe che me ne parlassi di più, se vuoi.

Grazie
 

Apart

New member
Bè, anch'io sono di Milano e probabilmente, se deciderò di andare, andrò dove sei andata tu dato che ce ne sono poche.
Comunque sia ti ringrazio per avermi risposto, la tua risposta mi è stata utile nel confermarmi che comunque sono persone che sono capaci, che quindi un minimo di tecnica cognitiva, se ai tuoi occhi sono sembrati bravi, ce l'hanno.

Perchè tutto cosi vuoto? Il senso di quello che si stava facendo ? cioè, che si stava facendo?

Magari il senso di preconfezionamento non era altro che il risultato di una struttura schematica del loro insegnamento per un maggior apprendimenti individuale... no?

mi piacerebbe che me ne parlassi di più, se vuoi.

Grazie

Sono un maschio Reid. :wink:

In gruppo affrontavano tematiche sulla gratuità del gesto, sul rafforzamento personale, sulla coesione del gruppo e così via. Tutto bello e importante, ma se non ci si interroga mai su quello che si è, su quello che si fa, se quello che si fa è giusto oppure no, dov'è sta l'uomo e le sue interrogazioni di fondo? C'era si spazio per le domande, per le difficoltà, ma solo se poi ci si allineava a quella corrente di pensiero.
Non ne so tantissimo perchè non ho più partecipato, ma come ti ho già scritto l'ho trovata una mentalità molto aziendale. Io sono abituato a interrogarmi sulla vita, su quello che faccio, a non dare nulla per scontato, a ricordarmi che il mio è sempre un punto di vista riduttivo nel mondo, e che poco dipende da me. Nel loro approccio non c'è niente di tutto questo. Tutto è teso al miglioramento, alla performance, all'obbiettivo. Questo può forse funzionare in un'azienda, ma se esportato alla vita quotidiana lo trovo triste.
Ricordo che facevano addirittura giornate di formazione sul miglioramento di se stessi, sulla gestione delle proprie emozioni. E io lì mi dicevo: che male c'è a sentirsi fragili, ad aver così paura a parlare in pubblico? Ciò non significa arrendersi alle difficoltà, ma solo accettare che ognuno di noi abbia un suo percorso di crescita che ha bisogno del suo tempo e di essere personalizzato, non una corrente valida per tutti.
Poi ti ripeto, le tecniche di studio, di esposizione, di memoria sono utilissime ed eccezionali. Loro le sanno usare e insegnare, ma esistevano già da tanto tempo, non le hanno inventate.
 
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Reid

Member
Sono un maschio Reid. :wink:

Poi ti ripeto, le tecniche di studio, di esposizione, di memoria sono utilissime ed eccezionali. Loro le sanno usare e insegnare, ma esistevano già da tanto tempo, non le hanno inventate.

Scusa, mi sono reso conto di aver scritto al femminile senza una reale motivazione :?

ma queste sono cose che ti insegnano al corso?
 

Apart

New member
Scusa, mi sono reso conto di aver scritto al femminile senza una reale motivazione :?

ma queste sono cose che ti insegnano al corso?

Si, te le insegnano e lo fanno bene. Devi esercitarti spesso però se vuoi farle tue. Non si imparano una volta per tutte, ci vuole esercizio.
Forse ti ho intimorito con le mie considerazioni, Reid, ma tieni conto che facevo riferimento soltanto alla mentalità, a quel tipo di psicologia esteso alla vita di tutti i giorni. Se si tratta solo di imparare le tecniche fallo pure, sono utilissime.
 
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