Ritorna Guido Guerrieri, l’avvocato ideato da un magistrato, stavolta in crisi con la sua professione e alle prese con un caso che riguarda il suo ambiente: un giudice suo ex compagno di università, eccellente negli studi e nel lavoro, è accusato di aver preso denaro da un criminale allo scopo di volgere un processo a suo favore.
Un legal thriller piacevole e incalzante, come tutti quelli di Carofiglio. Il linguaggio è molto tecnico ma, tutto sommato, comprensibile anche ai profani. Le digressioni di Guerrieri sono sempre straordinariamente ironiche e divertenti, come quella sui testi assurdi delle canzoni che mi ha ricordato un nostro 3d , da questo punto di vista tuttavia l’ho trovato un po’ in tono minore rispetto al solito. Forse non è al livello della prima trilogia con Guerrieri come protagonista, ma i colpi di scena non mancano e nemmeno l’analisi dei fatti e dei punti di vista dei diversi personaggi, persino dei più abietti. Non manca un po’ di introspezione malinconica. Lo consiglio.
Un legal thriller piacevole e incalzante, come tutti quelli di Carofiglio. Il linguaggio è molto tecnico ma, tutto sommato, comprensibile anche ai profani. Le digressioni di Guerrieri sono sempre straordinariamente ironiche e divertenti, come quella sui testi assurdi delle canzoni che mi ha ricordato un nostro 3d , da questo punto di vista tuttavia l’ho trovato un po’ in tono minore rispetto al solito. Forse non è al livello della prima trilogia con Guerrieri come protagonista, ma i colpi di scena non mancano e nemmeno l’analisi dei fatti e dei punti di vista dei diversi personaggi, persino dei più abietti. Non manca un po’ di introspezione malinconica. Lo consiglio.
Ultima modifica: