Il Giornalino di Forumlibri - N° 10 - Giugno 2015

gamine2612

Together for ever
:Dbellooo!! scaricato ieri sera e devo leggere tutto per bene.
La prima impressione è stata che ogni nuova edizione sia in crescendo.:wink:
I commenti in dettaglio seguiranno.
 

ayuthaya

Moderator
Membro dello Staff
Siccome se comincio a fare i complimenti a tutti (come meritereste) sto due ore e mi scoccio :mrgreen:, parto subito con le domande che spero numerose da parte di tutti...
Innanzitutto: grande Bouuuu :ad::ad::ad: ma ci rendiamo conto di quanto bisogna essere bravi per realizzare delle interviste del genere???? io sul serio mi sorprendo ogni volta della creatività, della competenza, della disinvoltura con cui unisce realtà (ovvero lo stile e la vita dell'autore) e invenzione... :sbav:
Ma ora le domande! Posso essere un po' cattivella? :twisted: vero che molti di voi non hanno ancora letto tutti gli articoli, ma ho idea che solo io, Bou stessa, Bonadext e Tanny (di cui però non so se abbiano scaricato o no il numero) possiamo capire tanti riferimenti strettamente legati alla lettura appena ultimata dell'Ulisse... Allora la mia provocazione è: possibile che nessuno, leggendo la sua bellissima intervista, si sia incuriosito su tante cose che presumibilmente gli risultano incomprensibili??? o sono io che mi sbaglio e tutti voi sapete perfettamente i contenuti dell'Ulisse tanto da capire il senso delle battute scambiate fra "boom- sboom - sbloom - bloom" e Joyce stesso? O il perchè ci si riferisce alla patata, o il perchè dei cambi di stile e la ragione di ognuno di essi??? :mrgreen:
Io stessa ammetto di aver frainteso alcune cose, anzi, chiedo scusa a Bou per aver cancellato inavvertitamente un suo mp e le chiedo se può gentilmente "rivelarsi" e riscrivermi qui ciò che mi aveva spiegato in privato sulla "natura" dei singoli paragrafi, che qualche giorno fa per la fretta avevo letto con poca attenzione...
E poi avete capito tutti a chi si riferisce la "biondina rompipalle" (il senso era quello :mrgreen:) a cui piacciono i Robert??? (grazie per avermi degnato di tanto onore!!!!!:ad:) :mrgreen:

Detto questo, faccio i miei complimenti all'ingresso sprint di unkadunka, ho trovato interessantissimo l'articolo su Genova... immagino il festival si sia già concluso da un po', no? quanto alla mostra mi sarebbe piaciuto moltissimo visitarla, peccato che la distanza adesso come adesso è davvero impraticabile per me (ricordo ancora la sfacchinata pazzesca per andare a vedere Chagall a Milano :paura:)...

Due domande rispettivamente anche a Zingaro e c0c0...
Ziggy, ma il tuo interesse per la biografia di un autore precede la documentazione per il Giornalino o è conseguente alla scelta di parlarne qui? ammetto che quando l'articolo sull'autore l'avevo trattato io, le notizie che avevo della sua vita erano molto poche (ho una leggera antipatia per le biografie), per cui il mio approfondimento era mirato alla redazione dell'articolo (e alla fine si rivelava sempre molto utile). Mi chiedevo se fosse così anche per te oppure no, e in questo secondo caso cosa ti spinge a cercare di saperne di più fin dall'inizio...

Per quanto riguarda c0c0, innanzitutto lo ringrazio per i bellissimi complimenti che mi ha fatto: tu non mi devi ringraziare di nulla, se non del fatto di essere stata così in ritardo dall'averti permesso di spedirmi l'articolo due giorni prima dell'uscita effettiva!!!! :mrgreen: Piuttosto sono io che devo ringraziare te perchè sono sempre contenta di poter approfondire aspetti mai trattati prima (lo stesso vale per l'articolo sui festival, per esempio) e in questo caso anche abbastanza particolari, di nicchia direi... Da qui la mia domanda: come mai un interesse così acceso per una personalità che io nella mia ignoranza a mala pena avevo sentito nominare??? :oops: Avevi già avuto modo di incontrare Contini in qualche tuo studio/approfondimento precedente e se sì in che occasione, se posso chiedertelo? Per cui ti rigiro la domanda posta a Zingaro: le cose che hai scritto bene o male le sapevi già o il Giornalino è stata un'occasione di approfondimento ulteriore?

Quanto alle mie recensioni, ti ringrazio tanto: in effetti ultimamente mi sento un po' meno ispirata di una volta e non sempre quello che scrivo mi soddisfa del tutto... :boh: Per quanto riguarda il Giornalino in particolare, le ragioni della mia limitata partecipazione (a parte i viaggi e, nei due numeri scorsi, la nuova rubrica sull'arte) sono principalmente due:
1) che la sola gestione del Giornalino mi porta via molto tempo e alla fine sono talmente "stufa" che non ho più la forza di produrre nulla di mio, vorrà dire che la prossima volta devo mettere da parte una recensione scritta diverso tempo prima :mrgreen:
2) che occupandomi già di tante cose "generali" mi sembra di essere invadente a voler anche redarre io stessa troppi articoli... preferisco tanti giornalisti diversi e magari qualche new entry, come questa volta unkadunka, Dory, malafi e... tu stesso!!! non è detto però che in qualche prossimo numero non decida di prenotarmi anche per il libro o un autore, come ho fatto in passato! :wink:

Un'ultima domanda a Ila, dopodichè chiudo questo mio primo intervento e mi riservo di continuare più avanti o nei prossimi giorni: sono molto contenta nel nuovo argomento della tua rubrica che ritengo molto utile a livello personale, giacchè mi trucco sempre ma non lo so fare così bene, per cui mi arrangio con quel poco che ho... Nella sequenza correttore - fondotinta - cipria, dove si colloca il primer per il viso???? :boh: Suppongo fra il primo e il secondo... :? In realtà io il primer viso neanche ce l'ho ma credo che in alcune circostanze (magari per occasioni speciali) possa essere utile sia come prima base uniformante, sia come "fissante" per il trucco successivo... E' così, o se ne può fare tranquillamente a meno???
Seguiranno probabili e numerose domande anche nei prossimi numeri!

Ora vado, spero di aver acceso un minimo di dibattito!
 

bonadext

Ananke
Siccome se comincio a fare i complimenti a tutti (come meritereste) sto due ore e mi scoccio :mrgreen:, parto subito con le domande che spero numerose da parte di tutti...
Innanzitutto: grande Bouuuu :ad::ad::ad: ma ci rendiamo conto di quanto bisogna essere bravi per realizzare delle interviste del genere???? io sul serio mi sorprendo ogni volta della creatività, della competenza, della disinvoltura con cui unisce realtà (ovvero lo stile e la vita dell'autore) e invenzione... :sbav:
Ma ora le domande! Posso essere un po' cattivella? :twisted: vero che molti di voi non hanno ancora letto tutti gli articoli, ma ho idea che solo io, Bou stessa, Bonadext e Tanny (di cui però non so se abbiano scaricato o no il numero) possiamo capire tanti riferimenti strettamente legati alla lettura appena ultimata dell'Ulisse... Allora la mia provocazione è: possibile che nessuno, leggendo la sua bellissima intervista, si sia incuriosito su tante cose che presumibilmente gli risultano incomprensibili??? o sono io che mi sbaglio e tutti voi sapete perfettamente i contenuti dell'Ulisse tanto da capire il senso delle battute scambiate fra "boom- sboom - sbloom - bloom" e Joyce stesso? O il perchè ci si riferisce alla patata, o il perchè dei cambi di stile e la ragione di ognuno di essi??? :mrgreen:
Io stessa ammetto di aver frainteso alcune cose, anzi, chiedo scusa a Bou per aver cancellato inavvertitamente un suo mp e le chiedo se può gentilmente "rivelarsi" e riscrivermi qui ciò che mi aveva spiegato in privato sulla "natura" dei singoli paragrafi, che qualche giorno fa per la fretta avevo letto con poca attenzione...
E poi avete capito tutti a chi si riferisce la "biondina rompipalle" (il senso era quello :mrgreen:) a cui piacciono i Robert??? (grazie per avermi degnato di tanto onore!!!!!:ad:) :mrgreen:

Innanzitutto complimenti a tutti! Ho scaricato anch'io il giornalino :D

Per quanto riguarda l'articolo "Bouvard, Joyce e la patata" :mrgreen: l'ho trovato interessante, ma in parte incomprensibile come l'Ulisse stesso :OO la parte sulla patata e sulla biondina amante dei Robert (di Robert ce ne uno solo per quanto mi riguarda! :mrgreen:) mi ha fatto morire dalle risate :mrgreen: ... per il resto mi sarebbe utile una guida alla lettura da parte della gentilissima autrice... :ad: :mrgreen:
 

Zingaro di Macondo

The black sheep member
Ziggy, ma il tuo interesse per la biografia di un autore precede la documentazione per il Giornalino o è conseguente alla scelta di parlarne qui? ammetto che quando l'articolo sull'autore l'avevo trattato io, le notizie che avevo della sua vita erano molto poche (ho una leggera antipatia per le biografie), per cui il mio approfondimento era mirato alla redazione dell'articolo (e alla fine si rivelava sempre molto utile). Mi chiedevo se fosse così anche per te oppure no, e in questo secondo caso cosa ti spinge a cercare di saperne di più fin dall'inizio...


Nel caso specifico precede, nel senso che comunque fa parte del mio bagaglio culturale. Che non è ampio, ma di certo inutile.

Ho studiato lettere per pura passione. E ho sempre approfondito, anche in modo autonomo, perchè mi piace quel mondo lì, al punto da esserne dipendente.

Non mi ritengo assolutamente un intelligentone, al contrario ho sempre fatto gran fatica, ma la passione e il gusto hanno fatto si che le cose studiate mi siano rimaste impresse.

Rimane inteso che per quest'articolo ho googolato per rinfrescare e mi sono affidato anche a Wikipedia e non credo che ci sia nulla di male.
 

ila78

Well-known member
@Ayu

Il primer viso va messo DOPO la crema idratante e PRIMA del correttore- fondotinta.
Serve a uniformare l'incarnato e a far durare il trucco più a lungo. Oltretutto ne esistono di vari tipi a seconda delle "esigenze" della tua pelle (antietà, opacizzanti, illuminanti etc...). Non è indispensabile anche perché l'effetto "liscio" che ottieni appena lo applichi è dato da una quantità indistriale di siliconi (vai a leggerti l'INCI se te ne capita sottomano uno, tutte le sostanze che finiscono in ONE sono sliliconi) che non sono propriamente un toccasana perché non fanno respirare la pelle. In pratica forma una specie di "film" che lì per lì ti fa apparire la pelle migliore ma col tempo puo' causarti problemi (brufoletti, irritazioni etc...).
Quindi va usato ma SOLO in occasioni speciali.
Io personalmente non lo uso mai.

Ps L'articolo di Bou non l'ho ancora letto. :boh:
 

ayuthaya

Moderator
Membro dello Staff
Nel caso specifico precede, nel senso che comunque fa parte del mio bagaglio culturale. Che non è ampio, ma di certo inutile.

Ho studiato lettere per pura passione. E ho sempre approfondito, anche in modo autonomo, perchè mi piace quel mondo lì, al punto da esserne dipendente.

Non mi ritengo assolutamente un intelligentone, al contrario ho sempre fatto gran fatica, ma la passione e il gusto hanno fatto si che le cose studiate mi siano rimaste impresse.

Rimane inteso che per quest'articolo ho googolato per rinfrescare e mi sono affidato anche a Wikipedia e non credo che ci sia nulla di male.

no, infatti! l'ho sempre fatto anch'io! in particolare nel tuo caso mi riferivo alla biografia... faccio per dire: a me piacciono molto alcuni autori, ma non sempre per questo mi trovo a studiarne la vita, anche se mi rendo conto che è un tassello fondamentale per averne un quadro completo... :wink:
 

ayuthaya

Moderator
Membro dello Staff
@Ayu
Ps L'articolo di Bou non l'ho ancora letto. :boh:

Ricorda che tutto quello che scrivo io non vuole mai essere polemico, ma è sempre una provocazione, un modo per "costringere" al dibattito! :wink: :mrgreen:

PS ottimo, grazie per le info! magari se decidessi di prenderlo ti chiederò consigli specifici!!! :MUCCA
 

Zingaro di Macondo

The black sheep member
no, infatti! l'ho sempre fatto anch'io! in particolare nel tuo caso mi riferivo alla biografia... faccio per dire: a me piacciono molto alcuni autori, ma non sempre per questo mi trovo a studiarne la vita, anche se mi rendo conto che è un tassello fondamentale per averne un quadro completo... :wink:

da quando esiste il grande mondo di internet nemmeno io leggo piu' le noiose biografie che spesso si trovano nelle prime pagine dei classici

ps io purtroppo non ho ancora avuto modo di leggere nulla del giornalino
 

bouvard

Well-known member
Non avrei mai immaginato che mi sarebbe toccato scrivere anche una Guida alla mia intervista impossibile :mrgreen: ma diciamo che rientra nel "gioco" di presa in giro ironica di Joyce :mrgreen:

Questa volta non ho immaginato di incontrare direttamente l'Autore della mia intervista (come era stato per Faulkner o per Queneau), ma ho immaginato che Mr. Bloom (il protagonista dell'Ulisse lo specifico anche se lo sapete tutti) si senta "pedinato", osservato da Joyce e quasi decida lui di proporsi come personaggio di un suo libro, dandogli anche consigli su come scrivere il libro senza che diventi incomprensibile (frecciata nei confronti di Joyce, visto che il libro è incomprensibile).
In effetti questa intervista è molto personale, nel senso che con essa mi sono voluta togliere un po' dei sassolini che mi erano rimasti nelle scarpe mentre leggevo :mrgreen: perciò ho ironizzato su alcuni "difetti" del libro, ho rimarcato alcune cose che a me non erano andate giù.

Primo pezzo: Parla Mr Bloom. La presenza eccessiva dei punti è una caratteristica di alcuni episodi dell'Ulisse. Qualcuno ha postato di recente il vademecum di Eco sullo scrivere bene ecco Joyce nell'Ulisse di sicuro ha infranto la regola 17 (non fare frasi di una sola parola) e la regola 40 (una frase compiuta deve avere.) infatti spesso chiudeva la frase prima che avesse un senso. In questo primo pezzo ho preso in giro questo modo di scrivere. Comunque anche se in maniera telegrafica vengono indicati alcuni dei temi dell'opera, la ricerca di un figlio, di una patria e la mancanza di una famiglia nel senso di luogo d'affetto, perché quelle dell'Ulisse sono famiglie in cui l'affetto latita alquanto.

Secondo pezzo: sempre Mr. Bloom a parlare. Ho unito il fatto che nell'Ulisse ci sono alcune parole che tornano spesso e la presenza di molti doppi sensi, ho giocato così con la parola patata (molto presente nel libro, ma nel senso del tubero, almeno su questa parola Joyce non si è concesso alcun doppio senso, perciò me lo sono concesso io :mrgreen:). Francamente sono rimasta sorpresa nel trovare nell'Ulisse un tale linguaggio esplicito e pesante di alcune parti, sono rimasta sorpresa dai doppi sensi, dalle allusioni che poi diventano affermazioni esplicite, non conoscevo questo lato di Joyce e neppure immaginavo esistesse. Non sono una puritana, ma francamente alcune parti mi sono sembrate eccessive. Devo ammettere che questa è la parte dell'intervista che trovo più fiacca, l'avevo immaginata un po' diversa, ma poi per le mie limitate capacità, e per il fatto che non è per me un periodo particolarmente sereno, non sono riuscita a svilupparla come l'avevo in testa, ma l'ho messa ugualmente.

Terza parte: sempre Mr Bloom a parlare. Poteva mancare in un'intervista a Joyce il flusso di coscienza? No. E allora un pezzo scritto senza punti, in cui Mr. Bloom parla a ruota libera di quello che gli passa per la testa, cioè delle donne. Ovviamente la considerazione che le donne parlano troppo è mia :mrgreen: non sua, ma in fondo dovevo pur mettere qualcosa di mio nell'intervista. Nell'Ulisse Molly (la moglie di Bloom) ci viene "presentata" nel IV episodio e poi ce la ritroviamo effettivamente solo nel capitolo finale e che abbia una sola idea in testa penso che ormai lo abbiano capito persino le pietre :boh:

Quarta parte: Bloom decide di affrontare Joyce. Il riferimento allo scrivere una guida della città è dovuta al fatto che l'Ulisse alla fine è un giro per la città, effettivamente la maggior parte del libro si svolge nel ristorante, nell'osteria e nel bordello :boh: e vi sono mischiate le argomentazioni politiche e quelle religiose. Chi deciderà in futuro di leggere questo libro avrà modo di rendersi conto che alcuni concetti vengono detti, ridetti, ripetuti, tanto che si avrebbe voglia di dire a Joyce "ok, basta, ho capito!" :W per punizione nella mia intervista gli faccio dire, ridire e ripetere che vorrebbe scrivere una guida turistica :mrgreen:

La biondina, Direttrice di un Giornale Virtuale, non so chi sia :? si è intrufolata nella mia intervista a mia insaputa :? dev'essere una stalker :mrgreen:

Bene grazie per avermi dato il privilegio di scrivere anche la Guida :ad: :mrgreen: perché così non ho più sassolini nelle scarpe e posso camminare bene :mrgreen:
 
Ultima modifica:

Grantenca

Well-known member
Ho visto che la lettura dell'Ulisse ha prodotto già i primi frutti.... Un'intervista impossibile davvero "d'autore". Quasi quasi....... (sto scherzando, naturalmente).
 

bouvard

Well-known member
@ Maclaus: le ragazze del tuo coro sono davvero così belle? :mrgreen: giusto per sapere se Hot farà o meno un viaggio inutile da Bolzano :mrgreen:

@ Hot: mi dici qualcosa della tua poesia? :ad:
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Mi sono accorta solo oggi che il Giornalino era già uscito :oops:.
Con calma lo leggerò, ma tanto so già che come sempre avete fatto un ottimo lavoro :D
 

HOTWIRELESS

d'ya think i'm stupid?
@ Maclaus: le ragazze del tuo coro sono davvero così belle? :mrgreen: giusto per sapere se Hot farà o meno un viaggio inutile da Bolzano :mrgreen:

@ Hot: mi dici qualcosa della tua poesia? :ad:

le ragazze del coro dell' oratorio
sono uno dei cavalli di battaglia
con cui il buon Mac cerca di convertirmi
(insieme al sangue di ... oops il vino rosso).
un po' come le vergini che aspettano
i musulmani kamikaze in paradiso ...

dirti qualcosa della poesia
è un po' prematuro
altri potrebbero scrivere pareri nel frattempo...
ti ricordo solo che uno dei miei racconti
fu su dracula, sul quale libro di stoker
collaborai in un gdl.
ti suggerisco comunque di leggerla
in ottica twilight...
:D
 

HOTWIRELESS

d'ya think i'm stupid?
Mi sono accorta solo oggi che il Giornalino era già uscito :oops:.
Con calma lo leggerò, ma tanto so già che come sempre avete fatto un ottimo lavoro :D

signora mod
sto prendendo in seria considerazione
una raccolta firme
tra tutti i collaboratori del giornalino
per farle revocare il suo incarico ...

SCHERZOOOOOOO !!!!!!!!!

:mrgreen:
 

Dory

Reef Member
ayuthaya ha scritto:
...non è detto però che in qualche prossimo numero non decida di prenotarmi anche per il libro o un autore, come ho fatto in passato! :wink:

Ma comee? Già mi vuoi sostituire, capo? La mia recensione era cosi brutta? :(
 

bouvard

Well-known member
le ragazze del coro dell' oratorio
sono uno dei cavalli di battaglia
con cui il buon Mac cerca di convertirmi
un po' come le vergini che aspettano
i musulmani kamikaze in paradiso ...
:D

:paura: :paura: e perché a noi donzelle non tenta di convertirci con i bei ragazzi del coro? :mrgreen:
stai a vedere che neppure i diavoli tentatori sono più quelli di una volta :mrgreen: e quelli attuali fanno pure discriminazioni :mrgreen:


Mi è venuta un'idea "stupida" per il prossimo Giornalino (tanto per cambiare qualcosa :mrgreen:), visto che nel Forum ci sono diversi Poeti (non solo Hot e Mac, c'è ad esempio un utente nuovo Andrea Di Lorenzo - se non ricordo male il nome- che partecipa nel 3d delle poesie, e magari anche qualcun altro), perché non pubblicare più poesie su un tema comune e poi fare il toto-poeta e cercare di capire chi ha scritto cosa? Ho visto che in genere il toto-autore è una cosa che attira l'attenzione almeno così forse anche chi non ama la poesia ha una motivazione in più per leggerla :wink: :BLABLA
 

ayuthaya

Moderator
Membro dello Staff
Ma comee? Già mi vuoi sostituire, capo? La mia recensione era cosi brutta? :(

Assolutamente no! O altrimenti anche Zingaro, che da un paio di numeri si occupa dell'autore, dovrebbe credere che lo voglio scalzare!!! :mrgreen:
Se ricordi bene, le doppie recensioni di libri o autori, come qualsiasi altro articolo, sono non solo possibili ma anche gradite: classici/contemporanei, libri consigliati/ sconsigliati, magari rece brevi e efficaci come le tue /lunghe e spero non troppo noiose come le mie, sono un'ottima occasione di arricchimento!!! :YY
 

Dory

Reef Member
Assolutamente no! O altrimenti anche Zingaro, che da un paio di numeri si occupa dell'autore, dovrebbe credere che lo voglio scalzare!!! :mrgreen:
Se ricordi bene, le doppie recensioni di libri o autori, come qualsiasi altro articolo, sono non solo possibili ma anche gradite: classici/contemporanei, libri consigliati/ sconsigliati, magari rece brevi e efficaci come le tue /lunghe e spero non troppo noiose come le mie, sono un'ottima occasione di arricchimento!!! :YY

Ah, fantastico, mi hai fatto venire una grande idea. Siccome sono la regina della sintesi, potrei curare una nuova rubrica intitolata 'Il libro del mese in 10 battute' :mrgreen:
 

c0c0timb0

Pensatore silenzioso 😂
Per quanto riguarda c0c0, innanzitutto lo ringrazio per i bellissimi complimenti che mi ha fatto: tu non mi devi ringraziare di nulla, se non del fatto di essere stata così in ritardo dall'averti permesso di spedirmi l'articolo due giorni prima dell'uscita effettiva!!!! :mrgreen: Piuttosto sono io che devo ringraziare te perchè sono sempre contenta di poter approfondire aspetti mai trattati prima (lo stesso vale per l'articolo sui festival, per esempio) e in questo caso anche abbastanza particolari, di nicchia direi... Da qui la mia domanda: come mai un interesse così acceso per una personalità che io nella mia ignoranza a mala pena avevo sentito nominare??? :oops: Avevi già avuto modo di incontrare Contini in qualche tuo studio/approfondimento precedente e se sì in che occasione, se posso chiedertelo? Per cui ti rigiro la domanda posta a Zingaro: le cose che hai scritto bene o male le sapevi già o il Giornalino è stata un'occasione di approfondimento ulteriore?
Ho incominciato ad interessarmi di Gianfranco Contini, Emilio Cecchi, Franco Fortini, Benedetto Croce, Valentino Gerratana, più come critici letterari che come filologi. Credo, tra l'altro, che tale definizione, riguardo i sunnominati, la si possa usare solo per Gianfranco Contini e Valentino Gerratana. Mi sembrava più preciso definire Contini filologo piuttosto che critico letterario, nell'articolo del Giornalino.
Ho sempre letto tutto quello che ho trovato su Contini. Ma il tempo a disposizione (il mio, non quello concessomi) non mi ha permesso di completare come avrei voluto l'analisi sul suo lavoro. Analisi che ritengo incompleta, poco più che qualche rigo che ricordavo e che ho riportato a mio modo. Non avrei di certo scritto un tomo su di lui, ma avrei volentieri rubato un'ulteriore paginetta al Giornalino per arricchire l'articolo e perfezionarlo. Per cui conoscevo già quanto ho scritto per il Giornalino, ma mi sarebbe piaciuto, come credo ormai si sia capito, metterci qualcos'altro di più personale. Rifarsi a quanto si impara da altri va bene. Ovviamente condivido tutto quello che ho scritto ma non ho potuto aggiungere delle riflessioni che tenevo conosceste.

Perché Contini, o meglio i critici letterari? Credo sia nato tutto dal fatto che spesso mentre leggo, anche argomenti per me avvincenti o di massimo interesse, soffro di periodi di deconcentrazione. Mi sono frequentemente chiesto se ero io che non capivo quello che leggevo, se ero scemo o se era colpa dei miei vaneggi passeggeri. Prendi come esempio la prosa di Faulkner.
Come analizzavano quindi gli "esperti" i testi che leggevano? Cosa c'era fra le righe di quello che non capivo, nei capitoli "difficili" dei miei romanzi preferiti? E come fare per comprendere ciò che non veniva esplicitamente detto, o meglio scritto? Allora ho iniziato a cercare articoli su riviste, in internet, ovunque, sui romanzi appena letti e ho scoperto una maniera differente di vedere le cose. Non riguardava solo la critica, ma tutto uno studio e un'analisi particolari a me sconosciuti. Ho scoperto di conseguenza a leggere in modo diverso saggi come "La prossima volta, il fuoco" di James Baldwin, che racconta delle cose dal punto di vista di un afroamericano in tempi durante i quali le persone di colore erano chiamati negri, "1984 & 1985" di Anthony Burgess, i "Tre ritratti" di André Maurois (e i suoi libri storici) e autori italiani del primo dopoguerra che a me ora piacciono tanto. Vari intellettuali, poeti, editori, critici, scrittori che erano apparsi su varie riviste di quell'epoca e di cui avevo scoperto, in occasione delle mie varie ricerche, interviste, stralci di articoli, editoriali vari... Riviste come "Primato", "La frusta letteraria", "Il Baretti", "Ordine Nuovo" fra le tante. Contenevano cultura e politica. Mischiavano questi due argomenti che allora andavano quasi obbligatoriamente a braccetto. Ho scoperto quindi Vitaliano Brancati, Riccardo Bacchelli, Romano Bilenchi, Vasco Pratolini; ma poi anche Gadda e Montale, dei quali Contini ha scritto molto.
Ho scoperto il periodo che più amo della letteratura, della poesia italiana. Sebbene il romanzo, storico o meno, perché in quegli anni il periodo storico (forse il più importante o, per lo meno sui libri, il più tristemente avvincente del nostro paese) usciva, se non sempre, spesso, prepotentemente dalle pagine, l'ho sempre preferito alla poesia.
 
Ultima modifica:

gamine2612

Together for ever
:) Oggi ho letto tutto il giornalino, ci ho messo un'oretta.Come avevo anticipato ho avuto l'impressione che questa edizione abbia superato le altre.
Non avrei voglio dare voti o preferenze ma mi è piaciuto moltissimo.
Vorrei avere capacità di molti di voi, veramente:ABBB
 
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