LXXV GdL - Tess dei d'Urbervilles di Thomas Hardy

ayuthaya

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Il mio "no" di prima è nulla in confronto a questo!!!
Nooooooooooooooooo!!!!!!!!!!!!!! :MM :MM :MM :MM :MM
 

Minerva6

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rialabelle in lettura
ayuthaya finito
alessandra in lettura

Nessun altro ha voglia di leggerlo?
 

ayuthaya

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Attenzione spoiler

Mi sa che hai finito :mrgreen:

in realtà ero arrivata al punto in cui Tess commette il misfatto...:paura: e devo ammettere che proprio non me lo sarei aspettata come finale! effettivamente in parte avevo previsto, in parte no.
Comunque sia, prima di mettere il mio commento finale, devo rettificarne uno precedente: avevo scritto più volte di provare una certa simpatia per Alec, non tanto per lui, quanto per il personaggio che credevo rappresentasse (il tenebroso seduttore). Ma in effetti a lettura ultimata mi sono resa conto che avevo riversato su di lui delle aspettative che sono state ampiamente smentite: la conversione, che non dico credevo sincera, ma almeno "vissuta realmente" nel suo animo, si è rivelata poco più di una bufala, ed è riemerso l'approfittatore di sempre, incapace di qualsiasi buon sentimento che non prevedesse il proprio tornaconto personale...
Ecco, ci tenevo a dirlo, perchè i "tenebrosi" sì, ma i "mascalzoni" belli e fatti no!!!!! :evil: :mrgreen:
 

ayuthaya

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Un paio di citazioni non particolarmente significative ai fini delle storia, ma molto poetiche che mi sono segnata durante la lettura:

"La loro posizione era forse la più felice di tutte quelle della scala sociale, in quanto si trovava al di sopra della linea in cui termine l'indigenza e al di sotto della linea in cui le convenances cominciano a paralizzare il sentimento naturale, e lo sforzo dell'ostentazione più trita e banale fa diventare insufficiente ciò che sarebbe abbastanza."

"I semitoni grigi dell'aurora non sono i semitoni grigi del giorno che finisce anche se il grado delle loro sfumature può essere lo stesso. Nel crepuscolo del mattino la luce sembra attiva, l'oscurità passiva; nel crepuscolo della sera, è l'oscurità a essere attiva e crescente e la luce il sonnolento opposto."

"Poi la luce aumentava e i lineamenti di Tess diventavano semplicemente femminili; si erano mutati da quelli di una divinità che poteva concedere la felicità a quelli di una creatura che anelava a possederla."
 

rialabelle

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Pag. 399

Devo ammettere che dopo un inizio piuttosto sofferto mi ha preso e ho tirato d'un fiato sin qui.
I personaggi si fanno più complessi e le vicende tra loro intricate, il che porta pian piano il lettore a chiedersi: "come andrà a finire?"
Il comportamento di Angel è stato molto deludente, lui consapevolmente si è dato ai piaceri della carne e appare privo di colpa; lei poveretta vittima di un signorotto è invece condannata ai peggiori rimproveri... ma non è che lo specchio della società dell'epoca... neppure un uomo cosi liberale e indipendente nel pensiero come Angel riesce ad accantonare i pregiudizi della società.
Alec non mi ha ispirato simpatia all'inizio e neanche in questa sua seconda apparizione nel libro riesce a farmi cambiare idea. Arrogante, prepotente, inquietante non è assolutamente una persona degna di fiducia. Addirittura incolpa Tess, e la sua bellezza tentatrice, della sua cattiva condotta.
Non ho molte aspettative di un lieto fine in realtà... il destino di Tess appare segnato da una serie interminabili di sciagure, ma non si sa mai!
 

ayuthaya

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Versione breve del commento in versione lunga inserito in PB:

Tess è “schiava” del proprio nome, dal quale si pretende di volta in volta presunta fama, ricchezza, nobiltà d’animo o, al contrario, di cui si disprezza il retaggio aristocratico; in un modo o nell’altro, Tess è impedita a essere se stessa, una semplice Durbeyfield, una fanciulla umile, ma di rara intelligenza e onestà, che vorrebbe vivere la vita seguendo le proprie naturali inclinazioni e predisposizioni.
Un romanzo bello, triste, trascinante. Magari non un capolavoro, ma sicuramente un libro che vale la pena leggere.
 

Minerva6

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In lettura:

nitina

Finito:

ayuthaya
: Un romanzo bello, triste, trascinante. Magari non un capolavoro, ma sicuramente un libro che vale la pena leggere.

rialabelle: Sorprendente, avvincente...lo consiglio per l'atmosfera, la scrittura scorrevole e la trama non banale.

alessandra
 
Ultima modifica:

rialabelle

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The end

Finito ora di recensire il libro!
Sorprendente, avvincente...lo consiglio per l'atmosfera, la scrittura scorrevole e la trama non banale.
:mrgreen:
 

alessandra

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Pag 374 - SPOILERONI

Purtroppo non riesco del tutto a superare la distanza temporale e quindi di mentalità che mi separa dal contesto del romanzo, perciò non riesco a non innervosirmi nel momento in cui vedo Angel Clare che, pur tra grandi sofferenze ma deciso, rifiuta Tess perché "l'ha ingannato" (quando lei tentava di dirgli la verità non la lasciava nemmeno parlare, così convinto, nella sua sicurezza di sé e della propria esperienza, che lei fosse "pura") e perché, appunto, secondo lui non è più "pura" e non è la Tess che pensava, non lo sopporto, lo strozzerei :mrgreen: E meno male che lei, almeno, ha l'appoggio dei genitori :W
Tess ha reagito alla decisione di Clare con un misto di sottomissione e orgoglio, non mi piace che lei gli dia ragione ma devo ammettere che in generale, per quell'epoca, la ragazza è forse fin troppo "moderna" e in certo modo consapevole della propria intelligenza. Mi fa invece tenerezza il suo non arrendersi del tutto (in cuor suo) e mantenere un certo, seppur fantasioso, ottimismo.
Al di là dei commenti puramente di pancia :mrgreen:, il romanzo è interessante e particolare, certo si percepisce continuamente l'aura tragica che incombe e che lascia presagire drammi immensi... ma è proprio questo che rende il romanzo così particolare, insieme al contrasto tra alcuni dialoghi quasi infantili - quelli amorosi tra Tess e Clare prima della "verità" - e le profonde descrizioni di situazioni e sentimenti da parte dell'autore.
Storia d'altri tempi, ma sentimenti universali come l'amore, la vergogna, l'orgoglio, il dolore. Un bel libro (per ora, tra l'altro incidentalmente ho scoperto come finisce o quasi, perciò attendo la tragedia :mrgreen:)
 

alessandra

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Ho letto adesso il dialogo tra bouvard e ayuthaya sul tema "gliel'avrei detto o no?"
Allora, un conto è ciò che IO avrei fatto in quell'epoca e in quelle circostanze, considerando l'importanza che si dava a certe cose - cretina come sono, di sicuro gliel'avrei detto, per essere sincera fino in fondo - ben altra cosa è quella che riterrei giusta fare :mrgreen: e cioè non dirglielo. Credo che Tess si rendesse conto, in profondità, senza magari riuscire a dar voce o forma a questa sensazione, che ciò che era successo in passato non comprometteva o trasformava in qualche modo il valore della sua persona, soprattutto perché, se non ho capito male, la cosa era successa contro la sua volontà e, in ogni caso, era comunque una bambina.
Mi domando ancora: se io, oggi, sapessi che una cosa che riguarda me e la mia vita potrebbe cambiare del tutto l'opinione su di me di una persona a cui tengo, tanto da compromettere il nostro futuro insieme, ma io, al contrario, non la ritenessi importante, gliela direi? Onestamente non so cosa farei ma in questo momento, dall'esterno, mi viene da pensare che non avrebbe senso e che non sarebbe giusto dirgliela. Mi vengono in mente altre cose, ma sto divagando troppo :mrgreen:
 

alessandra

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Pag 420

Mi sa che sono rimasta sola, nitina non è più comparsa :boh:
E' ricomparso Alec d'Urberville :OO Convertito, sì, come no ... il lupo perde il pelo ma non il vizio :mrgreen: E' proprio vero, l'indole delle persone può essere soffocata e vivere nascosta per anni ... ma temo che prima o poi ricompaia (anche se a volte può essere un bene, ma non in questo caso). E anche Tess quasi quasi sta per cedere ... ma devo dire che ha un bel carattere forte e una dignità notevole. Che succederà? Angel Clare sarà morto? L'abbiamo lasciato con le febbri ... stiamo a vedere ...
 

alessandra

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Commento finale

Durante la lettura mi sono lasciata prendere dalla storia e ho criticato e insultato i personaggi (maschili) come fossero reali :mrgreen: pur tenendo presente il periodo e il contesto sociale in cui il romanzo è stato scritto. Ora mi chiedo: quanto pesa su di noi la società in cui viviamo? Se i fatti si fossero svolti oggi, Alec d'Urberville sarebbe probabilmente finito in galera (sì, lo so, in tal caso per poco tempo) e Tess "ufficialmente" sarebbe stata soltanto una vittima, al di là del maschilismo che comunque ancora oggi impera. E Angel? La mente di Angel si "apre" come per incanto quando egli va a lavorare in Brasile, ha modo di riflettere e di parlare con persone diverse da quelle che ha conosciuto finora, fino a giungere (pur troppo tardi) alla decisione di riprendere Tess con sé. Questo mostra come la sua indole sia buona, semplice e le sue convinzioni labili, perché non propriamente sue ma figlie delle convenzioni sociali. Quante volte capita, al giorno d'oggi, di rifiutare situazioni che ci renderebbero felici per non scontentare i nostri cari, che magari hanno una mentalità diversa o, ancora, perché non ci sentiamo pronti ad affrontare gli sguardi torvi e le critiche della gente? Questo libro mi ha fatto riflettere sulla scarsa libertà che l'essere umano possiede di mettere in pratica le proprie convinzioni e di esternare la propria vera indole. Ciò che ai tempi di Tess era "ufficializzato", oggi è subdolo, ma la sostanza non è molto diversa, seppure lo sia nei fatti.
Il romanzo è bello, molto ben scritto e, come ho detto più sopra, a tratti colpisce la differenza tra i dialoghi quasi ingenui e lo stile letterario con cui l'autore approfondisce i fatti con le sue riflessioni. Credo che per quell'epoca sia un testo rivoluzionario, perché comunque l'autore sta dalla parte di Tess, il cui personaggio è ben delineato: una giovane donna intelligente e mentalmente, a suo modo, ribelle ma, anche lei, incapace o forse, dato il contesto, impossibilitata a mettere in pratica o addirittura ad ammettere anche con se stessa il suo vero modo di pensare. La parte finale stupisce perché, seppure si attenda la tragedia da un momento all'altro, forse il tono classico del libro non fa immaginare quel susseguirsi di disgrazie :OO e il risvolto gotico, piacevole da leggere seppur sconvolgente.
Caratteristica la descrizione dei genitori, padre ubriacone convinto che la scoperta delle sue origini nobili gli cambierà la vita - e invece sarà la dannazione della famiglia o meglio di Tess, in questo caso vittima sacrificale - madre superficiale, affettuosa in un modo contorto o forse distorto, ma non cattiva.
 

Minerva6

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nitina

Finito:

ayuthaya
: Un romanzo bello, triste, trascinante. Magari non un capolavoro, ma sicuramente un libro che vale la pena leggere.

rialabelle: Sorprendente, avvincente...lo consiglio per l'atmosfera, la scrittura scorrevole e la trama non banale.

alessandra: Il romanzo è bello, molto ben scritto e a tratti colpisce la differenza tra i dialoghi quasi ingenui e lo stile letterario con cui l'autore approfondisce i fatti con le sue riflessioni.
 
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