Spilla
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Drammone ottocentesco poco adatto al gusto di oggi, questa pièce teatrale racconta la fosca vicenda del buffone di corte Triboulet il quale, reso cinico e beffardo dalla sua condizione fisica (è storpio e vive a corte per il divertimento del re e della corte), conserva un unico grande affetto, quello per la figlia sedicenne Bianca. Quando Bianca viene sedotta dal re, Triboulet trama perché quest'ultimo venga ucciso, ma sarà l'innocente Bianca a cadere vittima dell'agguato al sovrano.
Se la vicenda, nei suoi temi e nei suoi toni, non ha forse molto più da comunicare, alcuni aspetti dell'indagine psicologica condotta da Hugo sono tuttavia sempre valide. Così il cinismo di Triboulet, che lo spinge nel primo atto a prendersi gioco del dolore di un padre la cui figlia è stata disonorata, in qualche modo diventa la colpa che il buffone espierà con la morte della figlia, di cui egli stesso è responsabile.
Intenso e da leggere per chi, come me, ama la letteratura del XIX secolo.
Se la vicenda, nei suoi temi e nei suoi toni, non ha forse molto più da comunicare, alcuni aspetti dell'indagine psicologica condotta da Hugo sono tuttavia sempre valide. Così il cinismo di Triboulet, che lo spinge nel primo atto a prendersi gioco del dolore di un padre la cui figlia è stata disonorata, in qualche modo diventa la colpa che il buffone espierà con la morte della figlia, di cui egli stesso è responsabile.
Intenso e da leggere per chi, come me, ama la letteratura del XIX secolo.