Nobel per la Letteratura 2016

elisa

Motherator
Membro dello Staff
a me fa piacere che il Nobel sia stato dato a Dylan...come sono stata felice che sia stato dato a Fo che saluto con una sua intervista

 

bonadext

Ananke
Nobel inutili quelli di Fo e di Dylan :W E se penso a tutti i non-nobel che ci sono stati... Tolstoj, Kafka, Joyce, Proust, Moravia, Woolf, ecc., mi viene da piangere :W altro che giullari e menestrelli :W :BLABLA
 

c0c0timb0

Pensatore silenzioso 😂
Ripeto e sottolineo che Dylan, forse, (ripeto anche il forse) non è proprio un personaggio da accomunare agli scrittori - nel vero senso della parola - che erano in lista. Ma quanti di voi conoscono:

  • A hard rain's a-gonna fall
  • Visions of Johanna
  • Tangled up in blue
  • Desolation row
  • I shall be released
  • Hurricane
  • Mr. Tambourine man
  • Masters of war
  • It's alright ma (I'm only bleeding)
E molte altre. Ce ne sono talmente tante...
Se togli la musica e le leggi invece che cantarle non puoi dire che non è poesia o letteratura.
Credo che la letteratura oggi abbia un significato molto più ampio di una volta. E a mio parere Dylan, il Nobel, lo ha meritato più di Fo.
Che poi sia stato giusto o meno includerlo nel gruppo è un altro discorso. Ma che sia un personaggio immenso, culturalmente, per l'America soprattutto, è fuori discussione!
 

Cocci

New member
Io sono piuttosto perplessa. Non sono una particolare conoscitrice della musica di Bob Dylan, tuttavia il premio Nobel l'ho sempre inteso come un riconoscimento dato ad una persona che ha contribuito in modo significativo allo sviluppo della materia in cui viene premiato. Non riesco bene a capire come Bob Dylan sia legato alla letteratura, sarebbe forse stato meglio un altro tipo di premio (qualcuno ha proposto l'istituzione di un Nobel alla cultura...già questo potrebbe essere più calzante). Tuttavia è risaputo che i Nobel sono quasi più controversi degli Oscar (Nobel per la pace ad Obama nel 2009 ad esempio:boh:) e comunque la giuria è composta da esseri umani che, in quanto tali, sono fallibili.
 

Volgere Altrove

New member
Ripeto e sottolineo che Dylan, forse, (ripeto anche il forse) non è proprio un personaggio da accomunare agli scrittori - nel vero senso della parola - che erano in lista. Ma quanti di voi conoscono:

  • A hard rain's a-gonna fall
  • Visions of Johanna
  • Tangled up in blue
  • Desolation row
  • I shall be released
  • Hurricane
  • Mr. Tambourine man
  • Masters of war
  • It's alright ma (I'm only bleeding)
E molte altre. Ce ne sono talmente tante...
Se togli la musica e le leggi invece che cantarle non puoi dire che non è poesia o letteratura.
Credo che la letteratura oggi abbia un significato molto più ampio di una volta. E a mio parere Dylan, il Nobel, lo ha meritato più di Fo.
Che poi sia stato giusto o meno includerlo nel gruppo è un altro discorso. Ma che sia un personaggio immenso, culturalmente, per l'America soprattutto, è fuori discussione!

Nota OT, per sorridere. Sai che credo di averlo incontrato una 25ina di anni fa che passeggiava solo soletto, guardandosi intorno con aria incuriosita, per i "palazzoni "popolari di Santa Marta??? eran le 3 di pomeriggio, faceva caldo, uscivo da san sebastiano e non avevo voglia di far niente che non bighellonare. e chi ti incontro? un futuro Nobel......:wink::D:wink::D
 

Zingaro di Macondo

The black sheep member
Nota OT, per sorridere. Sai che credo di averlo incontrato una 25ina di anni fa che passeggiava solo soletto, guardandosi intorno con aria incuriosita, per i "palazzoni "popolari di Santa Marta??? eran le 3 di pomeriggio, faceva caldo, uscivo da san sebastiano e non avevo voglia di far niente che non bighellonare. e chi ti incontro? un futuro Nobel......:wink::D:wink::D

VA poca miseria!
Sono gli effetti della zuppa di quinoa.
 

SALLY

New member
Avete tutti ragione...ma io sono stata felicissima quando stamattina ho sentito che il nobel è andato a Dylan :YY
 

malafi

Well-known member
Sentito oggi per radio che secondo Sgarbi è un nobel strameritato.:?

Conferma che è un nobel per certi versi assurdo :mrgreen:
 

c0c0timb0

Pensatore silenzioso 😂
Comunque non tutto ciò che si suppone sia letteratura lo è. Burroughs, a parer mio, non faceva di certo letteratura. Eppure era uno scrittore paragonato, nel suo genere, ad altri scrittori che il Nobel avrebbero potuto vincerlo. O almeno essere fra i candidati.
I tempi sono cambiati. Guardate la moda.
 

c0c0timb0

Pensatore silenzioso 😂
Unka, Coco, non son daccordo(con affetto, anche nei suoi confronti) e sono molto perplesso.
Non siamo innanzi a Rilke - ne avvicinabile ai piu' importanti dei nostri contemporanei.
Han voluto fare i sui generis li al Nord, come fan ogni tanto. Ovviamente non demonizzo per nulla la cosa, e tanti album li ho amati pur io, ma l'impegno del lavoro sulla sola carta è un'altra cosa.
Quindi la letteratura deve essere esclusivamente sulla sola carta?

PS: Zingaro, Di Caprio l'Oscar l'ha vinto però. P. Roth il Nobel non ancora... :mrgreen:
 

Zingaro di Macondo

The black sheep member
Non hai tutti i torti Sandro, la tua è una visione "post moderna" che ci sta. Non sempre rifuggo i tempi. Non sono di quelli che guarda al passato e al "classicismo" con nostalgia, ma in questo caso ti rispondo comunque di si. Per me la letteratura è solo ciò che viene fatto su carta. Si tratta di discipline, di arti. Così come Fo era un teatrante, Dylan è un musicista, un cantante.

Poi esistono le commistioni. Le influenze. I comparti stagni non giovano a nessuno. Bon Dylan faceva poesia? Si, ma in senso lato.

Nel cinema esistono momenti di alta letteratura e nei libri esistono momenti di grande "immagine".

Ma quando leggo i nomi citati da Bona che non hanno mai vinto il Nobel...beh un po' mi si drizza il pelo.

Ripeto: si tratta di generi. Se uno mi dice preferisco ascoltare la musica di Bob Dylan piuttosto che leggere Philip Roth, non obietto.

Ma se mi si dice che la "letteratura" di Dylan è migliore di quella di Roth, diciamo che vado in confusione.

A uno può piacere di più il tennis rispetto al calcio. Rientra nei gusti personali. E si possono anche fare raffronti su contesti diversi. Dire che Panatta era più forte di Maradona.

Ma se mi dai il pallone d'oro a Panatta non ci sto, per la miseria.

Ps mi ha fatto innervosire. ..ho scritto "per la miseria":HIPP
 

c0c0timb0

Pensatore silenzioso 😂
Fammi finire di fumare e ti rispondo... :wink:

Eccomi. Allora, siccome sarebbe troppo lunga, ti rispondo (non ti offendere ti prego, sono al lavoro :boh:) con un articolo che stavo leggendo a riguardo finché finivo la cicca. Riprende in gran parte il mio pensiero, più o meno. Comunque è quello che più si avvicina a quello che penso, appunto, circa l'opera di Dylan negli anni.

Che c’azzecca Bob Dylan con il Nobel per la Letteratura? Ma tutto, signori miei. E non bisogna essere per forza fan sfegatati del menestrello di Duluth, per rendersene conto. In fondo, le polemiche sull’assegnazione del Nobel ci sono sempre state, e guarda caso hanno riguardato, nel 1997, quello stesso Dario Fo che proprio in queste ore stiamo giustamente piangendo. Secondo l’Accademia Svedese, Dylan ha “creato nuove espressioni poetiche all’interno della tradizione della canzone americana”. Una motivazione scarna come solo quelle del Nobel sanno essere, e che in fondo dice poco o niente dell’effettiva influenza dei testi di Bob Dylan nella cultura americana, o meglio di quella che cinquant’anni fa era controcultura e solo oggi, dopo decenni di politicamente corretto, è diventata mainstream, patrimonio di tutti, a cui tutti siamo quasi obbligati a rivolgerci con devozione. Ecco, il rischio del premio Nobel a Bob Dylan è questo, soprattutto: trasformare la sua vittoria in qualcosa di buono per riempire gli status su Facebook o i cinguettii su Twitter. No, tutt’altro. Il Nobel a Dylan può e deve essere soprattutto il tributo all’autore di testi meravigliosi, zeppi di significato politico e sociale, al cantore di un’America che non si riconosceva nei film di Doris Day, nella guerra del Vietnam, nei sobborghi borghesi stipati di villette a schiera con prati rigorosamente perfetti. È l’America piena di polvere, sudore, sangue e merda dell’epopea beat, è l’America dei reietti e dei diseredati, dei vagabondi sui treni, dell’illusoria fuga dalla realtà offerta dalle droghe. Tutti riferimenti e suggestioni culturali che oggi ci sono sembrano banali, visto che purtroppo sono stati banalizzati colpevolmente negli ultimi decenni, ma che all’epoca erano scioccanti, per l’America perbenista.

Nella sterminata produzione dylaniana si susseguono generi e riferimenti letterari senza soluzione di continuità, figli di una creatività acida e a volte sconnessa, ma sempre foriera di grandi brani di letteratura, oltre che di musica. Dagli inni politici The times they are a-changin’ e Blowin’ in the wind,si passa a perle rare di poesia pura come Chimes of Freedom (che il grande poeta beat Allen Ginsberg descrisse come “catene di immagini squillanti”) o Vision of Johanna (che non a caso gioca molto su modelli letterari di donna che arrivano direttamente da William Blake). E sull’efficacia letteraria dei testi di Bob Dylan ci sono ancora meno dubbi se si scorre il testo di Hurricane, il brano che il cantautore americano ha dedicato nel 1976 a Rubin “Hurricane” Carter, pugile afroamericano ingiustamente condannato per un triplice omicidio avvenuto nel 1966 e che uscirà di prigione, totalmente scagionato, solo nel 1985. Ebbene, quel testo, quel ritornello potente e anche musicalmente efficace, racconta la vicenda molto meglio, ad esempio, del film del 1999 con Denzel Washington.
Ecco perché Bob Dylan può e deve vincere il Premio Nobel per la Letteratura. Perché i suoi testi, i suoi versi, l’immaginario poetico che prende vita nei suoi dischi sono coerenti con una lunga tradizione letteraria americana che passa attraverso John Steinbeck e Jack Kerouac, T. S. Eliot e i poeti beat come Ginsberg e Ferlinghetti, ma anche riferimenti d’oltreoceano, da Bertolt Brecht ad Arthur Rimbaud e Paul Verlaine. C’è tanta letteratura in Dylan, ma non è riproposizione pedissequa, non è un mettere in musica i versi altrui. La poetica dylaniana è qualcosa di nuovo, o quantomeno di rinnovato, nel solco di una tradizione che esisteva già e aveva già regalato all’umanità capolavori senza tempo.
Chi sostiene che il Nobel per la Letteratura non abbia niente a che fare con Dylan, nega innanzitutto a se stesso che le divisioni settarie tra forme d’arte hanno sempre meno senso, che Dylan è autore di letteratura di primissimo piano.
Magari non si è concretizzata attraverso romanzi o raccolte di poesie, ma cosa sono molti dei testi dylaniani se non racconti brevi di lancinante umanità? Perché qui tocca mettersi d’accordo una volta per tutte sul significato del termine “letteratura”. Il dizionario Webster, per esempio, fornisce, tra gli altri, anche il seguente significato: “writings having excellence of form or expression and expressing ideas of permanent or universal interests”. Appunto.
 
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Zingaro di Macondo

The black sheep member
E allora voglio Philip Roth al festival di Sanremo. Perché Pastorale americana è musica per le mie orecchie.

Oppure voglio che tu, con i tuoi post estremamente interessanti, concorra al prossimo premio Nobel.

Tu e altri siete di certo molto più interessanti di tanti scrittori. Se devo decidere se leggere un tuo post o un libro di Fabio Volo non ho alcun dubbio. Ma Fabio Volo fa letteratura, tu no, quanto meno non con i tuoi post su FL.

Qui si confonde la commistione di generi, che ci deve essere, con la letteratura vera e propria.

Allora ti chiedo: in questo post non ho forse fatto un po' di "letteratura" pure io?

Il Nobel per la letteratura, per come la vedo io, dovrebbe essere il punto di arrivo di chi ha dedicato una vita intera ai libri, in forma di prosa o di poesia. Portando mutamenti, novità oppure riallineamenti di vecchi concetti e di vecchie idee. Il che non significa che non si possa rivoluzionare il mondo anche attraverso una canzone.

Ps smettila di fumare:HIPP
 
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elisa

Motherator
Membro dello Staff
il Nobel non è un premio alla carriera o al miglior scrittore vivente, il più amato, il più bravo, il più... ecc. ecc. ma ha un'altra motivazione, quella di portare "beneficio all'umanità" ergo Bob Dylan ci sta tutto..poi di altri riconoscimenti ce n'è talmente tanti che chi se li merita se li è già pigliati :)
 

Zingaro di Macondo

The black sheep member
il Nobel non è un premio alla carriera o al miglior scrittore vivente, il più amato, il più bravo, il più... ecc. ecc. ma ha un'altra motivazione, quella di portare "beneficio all'umanità" ergo Bob Dylan ci sta tutto..poi di altri riconoscimenti ce n'è talmente tanti che chi se li merita se li è già pigliati :)

Vero quello che dici sulla motivazione del Nobel. Ma ormai il Nobel non è più questo.

E vero anche che Dylan, attraverso la propria arte ha portato benefici all'umanità. Il punto è che lo ha fatto attraverso la musica, che è altra cosa rispetto alla letteratura.

Gli altri riconoscimenti non sono nulla rispetto a questo premio, che, per altro, porta ricchezza a non finire. Un milione di euro subito più il resto che arriva come conseguenza.

L'obiettivo iniziale era quello di consentire a persone di ingegno di lavorare liberamente senza l'asillo dei soldi. Consentire, ad esempio, ai ricercatori di dedicare la propria esistenza allo studio.

Secondo me non hanno dato il Nobel a Bob Dylan perché ha scritto ottime canzoni, ma solo per rispondere a pressioni di stampa e mezzi di comunicazione.
 
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