Che dialogo meraviglioso inizia il racconto, uno dei quelli dialoghi che possono scrivere solo quando si è talentuosi. Tutti i dialoghi sono vivaci, succosi, pieni di temperamento e espressione, è sceneggiatura pronta per un cortometraggio. E questi visibili tre puntini: un sospiro, il gesto della mano, inclinazione della testa, ricerca di comprensione e sostegno negli occhi.
Devo notare che il dialogo come mezzo di espressione artistica e con grande maestria utilizza solo maclaus :ad:
Attraverso amara ironia e l’umorismo si vede il dolore, la delusione , la disperazione per il fatto che quasi non è possibile risvegliare il sentimento cattolico nell'uomo nell’era post-moderna, si vede l’ingenuità ma e la grande voglia e disponibilità a combattere e a morire per la fede…
Abbiamo sempre sentito le parole di Hegel:
"La storia si ripete sempre due volte: la prima volta come tragedia, la seconda come farsa." (scusami maclaus

)
Ma io nel racconto non vedo la parodia o la farsa, penso che crocifissione nel racconto è un'iperbole, esagerazione eccessiva per rafforzare l'impressione, per mostrare sincerità e la fede profonda di Cattoman.
maclaus, sei grande :ad: