Se ho tempo dopo scriverò qualche riga. Premetto solo che Castro è stato il più longevo dittatore della storia. Uno dei più sanguinari, peggiori tiranni che siano mai esistiti.
Andate a Cuba e parlate con la gente. Chiedete quanti, per quanto tempo e perché i loro figli/parenti sono finiti in carcere. Ci sono testimonianze che fanno accapponare la pelle. Sono tutte false? Sono esagerate? Ne dubito. Nei confronti di quale popolo è stato un genocida? :?
Non capisco la domanda, Zingaro. Sinceramente.
Ho "parenti" a Cuba e ho conosciuto di persona chi ha subito torture inimmaginabili! Nemmeno in "Se questo è un uomo" ho letto cose simili, che si avvicinano a quelle che mi hanno raccontato.
Spero di avere tempo più tardi di scrivervi tutto questo.
Non ho altri modi per porti la domanda, Sandro.
Quale popolazione avrebbe tentato di eliminare, Fidel Castro, attraverso uccisioni di massa?
Hitler è stato un genocida; ha tentato di eliminare dalla faccia della terra gli ebrei (e non solo), uccidendone 5-6 milioni in quattro-cinque anni.
Pol Pot è stato un genocida; ha tentato di eliminare per intero la popolazione cambogiana, sterminandone circa il 30% degli effettivi in tre anni. Ha ucciso due milioni di suoi connazionali su un totale di sei milioni.
Isabella di Castiglia, come sai meglio di me, è stata una genocida, sterminando per intero le popolazioni americane. Ha fatto fuori 100 milioni di individui su un totale di 101 (?) Le cifre ballano, ma non c’è bisogno che ti dica di più su questo tema, considerando che sto leggendo quel bellissimo libro che tu mi hai consigliato.
Pinochet e Videla lo sono stati. Andavano a pigliare chi gli remava contro e li lanciavano a decine di migliaia nell’oceano, vivi, per risparmiare pallottole.
Fidel Castro non era uno stinco di santo. Ha incarcerato chi gli stava sulle scatole (lui dice coloro che erano pagati dalla cia per farlo fuori e io credo che avesse ragione, pur non avendone ovviamente le prove). Anche qui le cifre ballano, ma siamo attorno alle 20.000 unità. Anche numerosi omosessuali, per il solo fatto di esserlo, sono stati incarcerati. Su questo non c'è niente da dire, solo che negli ultimi tempi le cose erano evolute drasticamente.
La pena di morte è stata sospesa, ma in passato applicata. Non si sa quante persone siano state fucilate, perché non essendoci libertà di informazione sarà impossibile risalire al numero esatto dei condannati. Castro disse non più di 50, alcuni oppositori arrivarono a cifre di 9.000. Credo che la verità stia più o meno nel mezzo.
I motivi della pena capitale erano legati a crimini di violenza sessuale su minori di 14 anni, a traffici di droga, a omicidi plurimi, stragi e atti di terrorismo. In Cina, ogni anno, vengono uccisi (per motivi per lo più legati a dissenso politico) circa 5.000 persone.
Sono certo che nelle carceri cubane veniva praticata la tortura, forse ci sarà stata anche qualche esecuzione sommaria, non posso saperlo, ma un genocidio è ben altra cosa.
Quindi, ti ripeto la domanda; nei confronti di quale etnia Fidel Castro avrebbe programmato un genocidio? O nei confronti di quale gruppo umano?
Anch’io sono stato a Cuba e non ho avuto l’impressione che hai avuto tu, che la gente fosse terrorizzata. Sapeva che certe cose non si potevano fare o dire, ma non ho visto quel clima di terrore che descrivi. Ho cercato anche familiari di persone incarcerate, ma non sono riuscito a trovarne nemmeno una. Non sono stato a Miami.Ho cercato i campi di rieducazione (sterminio?) descritti da molti oppositori del regime, ma non li ho trovati. Dove sono? Voglio per lo meno sapere le città, per poter parlare con chi vive nelle case vicine e sentire le testimonianze.
A Cuba potevo girare liberamente, cosa più unica che rara se Cuba davvero fosse quel paese che descrivi, un paese dove veniva perpetrato un genocidio. Nessuno mi portava per mano facendomi vedere solo ciò che dovevo vedere, come capita in Corea del Nord, ma io non ho visto campi di nessun tipo.
Hai qualche fotografia di questi campi di sterminio (o di rieducazione)? Io non ne ho trovata nemmeno una. Non esiste dittatura che sia così stretta da non lasciarsi sfuggire nemmeno un filmato o una fotografia. Ci sono fotografie di persone in carcere con lo sguardo triste, ma di più io non ho trovato.
Dov’è la scritta in ferro battuto “con il lavoro diventerai uomo?” che gli oppositori dicono ci fosse sul cancello di un non meglio precisato campo di sterminio? Non credo, per altro, che Castro fosse così sprovveduto da ordinare una scritta del genere meno di vent’anni dopo Auschwitz.
Le testimonianze sono migliaia, è vero. Ma, almeno io personalmente, non ho trovato niente di concreto. E non sono andato a fare ricerche con la fotografia di Fidel Castro in tasca o nel cuore. Ci sono andato nel modo più oggettivo possibile.