L'ho trovato citato spesso mentre stavo leggendo Il giardino di Amelia della Serrano, e siccome quello mi era davvero piaciuto molto ho deciso di leggere anche questo.
E' il primo romanzo della scrittrice inglese ed è stato pubblicato nel 1848. La storia è ambientata a Manchester tra il 1830 e il 1840 e tratta delle difficoltà incontrate dalle classi inferiori dell'Inghilterra vittoriana.
Devo essere sincera, è una storia interessante però io avrei preferito che fossero sviluppate di più le parti legate alle organizzazioni sindacali, infatti avevo inteso che la protagonista fosse attiva in quel campo, mentre lo era solo il padre.
Lei è più legata ad una tribolata storia d'amore, è comunque un'eroina a suo modo, ma forse proprio perché io mi ero fatta un'idea del tutto diversa sono rimasta un tantino delusa.
Comunque lo stile è scorrevole e, nonostante le vicende drammatiche patite dai protagonisti, lo spirito della narrazione è portato ad un atteggiamento fiducioso verso la vita che fa intendere, durante la lettura, come la storia possa approdare al lieto fine.
Sul finale c'è il tema religioso della redenzione dei peccati che prende il sopravvento, forse non a tutti sarà gradito, anche se a me non ha dato fastidio nonostante io abbia una visione laica.
Non ci sono molte citazioni da sottolineare, c'è più azione che riflessione però un paio le ho segnate lo stesso:
Come si possono sapere le intricate vicende di ogni vita? Le dure prove che ognuno sopporta? Le tentazioni cui resiste o soccombe?
Il consiglio di un amico è così potente solo quando dà voce alla segreta decisione del nostro animo.
E' il primo romanzo della scrittrice inglese ed è stato pubblicato nel 1848. La storia è ambientata a Manchester tra il 1830 e il 1840 e tratta delle difficoltà incontrate dalle classi inferiori dell'Inghilterra vittoriana.
Devo essere sincera, è una storia interessante però io avrei preferito che fossero sviluppate di più le parti legate alle organizzazioni sindacali, infatti avevo inteso che la protagonista fosse attiva in quel campo, mentre lo era solo il padre.
Lei è più legata ad una tribolata storia d'amore, è comunque un'eroina a suo modo, ma forse proprio perché io mi ero fatta un'idea del tutto diversa sono rimasta un tantino delusa.
Comunque lo stile è scorrevole e, nonostante le vicende drammatiche patite dai protagonisti, lo spirito della narrazione è portato ad un atteggiamento fiducioso verso la vita che fa intendere, durante la lettura, come la storia possa approdare al lieto fine.
Sul finale c'è il tema religioso della redenzione dei peccati che prende il sopravvento, forse non a tutti sarà gradito, anche se a me non ha dato fastidio nonostante io abbia una visione laica.
Non ci sono molte citazioni da sottolineare, c'è più azione che riflessione però un paio le ho segnate lo stesso:
Come si possono sapere le intricate vicende di ogni vita? Le dure prove che ognuno sopporta? Le tentazioni cui resiste o soccombe?
Il consiglio di un amico è così potente solo quando dà voce alla segreta decisione del nostro animo.