Eccomi, iniziato ieri, ho letto una quarantina di pagine.
Riprendo e confermo alcune impressioni già scritte:
stile scorrevole, la suddivisione in capitoli quasi tutti della stessa lunghezza, rende la lettura facile;
niente di "spaventosamente" giapponese rispetto ad altri autori già citati, come Marukami, tranne forse questo accenno alla donna "volpe";
la protagonista è antipaticissima
si delinea già delle prime pagine come un thriller piscologico.
ben scritto, ben strutturato, personaggi ok...
ma
io lo sto trovando un po' freddino, non mi appassiona la storia, un po' asettico come a quanto pare deve essere lo studio in cui si svolgono i colloqui terapeutici.
Non mi sta coinvolgendo anche se si legge bene.
Vediamo come evolvono queste mie sensazioni nel proseguire della lettura.
Fra l'altro, particolare inquietante, Mishima è morto suicida aura: adesso vado a leggermi un po' la sua bibliografia.
Francesca
Riprendo e confermo alcune impressioni già scritte:
stile scorrevole, la suddivisione in capitoli quasi tutti della stessa lunghezza, rende la lettura facile;
niente di "spaventosamente" giapponese rispetto ad altri autori già citati, come Marukami, tranne forse questo accenno alla donna "volpe";
la protagonista è antipaticissima
si delinea già delle prime pagine come un thriller piscologico.
ben scritto, ben strutturato, personaggi ok...
ma
io lo sto trovando un po' freddino, non mi appassiona la storia, un po' asettico come a quanto pare deve essere lo studio in cui si svolgono i colloqui terapeutici.
Non mi sta coinvolgendo anche se si legge bene.
Vediamo come evolvono queste mie sensazioni nel proseguire della lettura.
Fra l'altro, particolare inquietante, Mishima è morto suicida aura: adesso vado a leggermi un po' la sua bibliografia.
Francesca