Dickens, Charles - Il patto con il fantasma

bouvard

Well-known member
Anche gli autori più grandi hanno scritto delle opere minori. E sicuramente Il patto con il fantasma è una delle opere minori di Dickens. Questo per dire che non sarà certo questo racconto – sconosciuto ai più – a far mettere in discussione la grandezza di questo autore.
Dickens ha saputo raccontare come pochi i bassifondi londinesi e la sua variegata popolazione fatta di ladri, imbroglioni, ma anche onesta gente disperata e logorata dal lavoro e dalla fame. Ma accanto a questo Dickens c’è un Dickens “minore”, per così dire “natalizio”, forse un po’ troppo mieloso, con quei trionfi di buoni sentimenti e quei zuccherosi lieti fine.
Sicuramente il Dickens “maggiore” è una spanna sopra tanti altri autori della sua epoca, ma tutto sommato a me non dispiace neppure questo Dickens “minore”. Certo in questo libro poteva optare per una scrittura un po’ più scorrevole, con frasi meno chilometriche e poteva – soprattutto nelle prime pagine – sorvolare o semplificare qualche descrizione. Ma ad un autore che ci ha regalato così tanti bei libri si può anche perdonare una ciambella senza buco!
Leggete Dickens, ma non iniziate da questo libro, rischiereste di farsi un’idea completamente sbagliata sul suo stile, sulla sua scrittura e sulla sua Grandezza.
 

Ondine

Logopedista nei sogni
A me è piaciuto e anche il lieto fine io l'ho visto sotto una vena ironica in quanto l'autore secondo me è conscio del fatto che il clima natalizio con tavole stracolme di cibo e stanze addobbate con l'agrifoglio è pura utopia nella sua Londra abitata da personaggi ai margini della società, tormentati da un senso di tragico legato alla sensazione di una instabilità di vita. In questo racconto il tema del doppio è molto affascinante, lo spettro che perseguita il professore sembra essere la rappresentazione della sua coscienza così come il bambino vestito di stracci e senza scarpe potrebbe essere l'alchimista da bambino, un bambino che ha sofferto, soprattutto per la morte dell'amata sorella, e che ora, da adulto, vuole dimenticare le sue sofferenze. Ma il bambino che Redlaw insegue nei bassifondi della città potrebbe anche essere l'incarnazione di ciò che causa l'oblio del proprio passato, l'oblio delle proprie sofferenze causa l'indifferenza verso le persone che ci circondano e la perdita della propria identità (il lavoro di alchimista in questo senso credo non sia un caso). Penso che ci sia un messaggio molto profondo nel racconto e cioè che le uniche persone non condizionabili dalla "maledizione" sono quelle persone che non hanno mai conosciuto sentimenti teneri e quindi già di per sé "maledette". Tutta la storia si svolge in una notte. Scrittura un po' troppo prolissa, amo una scrittura più essenziale. Ho apprezzato molto l'ambientazione gotica e il simbolismo presente nei personaggi.
 
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