Capelli corvini e abiti rigorosamente neri che le danno un'aria misteriosa e impenetrabile: è il biglietto da visita di Silvana Sarca, meglio nota come Vani, nel giorno del suo affrancamento. Da oggi ha un lavoro vero. Uno di quelli con cui potrà finalmente mettere a tacere le continue lamentele della madre sul suo modo di vestirsi e comportarsi. È la nuova ghostwriter delle Edizioni L'Erica, la casa editrice più illustre e antica di Torino. Qui ha il delicato compito di redigere i libri degli altri restando sempre nell'ombra: le bastano un'idea e pochi materiali da studiare per calarsi nei panni dell'autore e scrivere esattamente come avrebbe fatto lui. E ci riesce benissimo grazie al suo intuito infallibile e a uno spirito di osservazione senza eguali. Doti che non tardano a vincere le riserve dell'irrequieto direttore editoriale e a rassicurarlo che non poteva fare scelta migliore. Perché Vani non è una semplice ghostwriter, è molto di più. È la candidata perfetta per un lavoro che richiede massima discrezione e riservatezza.
Il primo giorno di lavoro di Vani Sarca, la ghostwriter punk che noi fan di Alice Basso conosciamo così bene. Un raccontino breve e godibile di non più di cinquanta pagine in cui veniamo a conoscenza del primo contatto di Vani con quelli che saranno i personaggi principali della serie. Un buon modo per rinfrescarsi le idee in attesa dell'uscita imminente del prossimo (ultimo) libro.
Il primo giorno di lavoro di Vani Sarca, la ghostwriter punk che noi fan di Alice Basso conosciamo così bene. Un raccontino breve e godibile di non più di cinquanta pagine in cui veniamo a conoscenza del primo contatto di Vani con quelli che saranno i personaggi principali della serie. Un buon modo per rinfrescarsi le idee in attesa dell'uscita imminente del prossimo (ultimo) libro.