«Dedicata all'indomabile spirito dei cani da slitta che trasportarono sul ghiaccio accidentato, attraverso acque pericolose e tormente artiche l'antitossina per seicento miglia da Nenana per il sollievo della ferita Nome nell'inverno del 1925. Resistenza - Fedeltà - Intelligenza»
(Testo riportato sotto la statua di Balto)
Ho scelto questa foto per la storia che rappresenta. Su questa vicenda è stato realizzato nel 1995 anche un film d'animazione prodotto da Steven Spielberg.
Il 19 gennaio 1925 scoppiò a Nome, in Alaska, una violenta epidemia di difterite, senza che ci fosse l'antitossina necessaria per curare tutti i nuovi casi. Nome fu messa in quarantena e fu ordinato urgentemente un milione di unità di antitossina. La scorta più vicina si trovava ad Anchorage, che distava più di millesettecento chilometri e non era direttamente collegata a Nome, ma una ferrovia arrivava solo fino a Nenana, a quasi mille chilometri da Nome. Il maltempo non permetteva agli aerei di alzarsi in volo e gli iceberg non permettevano alle navi di attraccare.
Per risolvere il problema venne organizzata una staffetta di venti mute di cani. Balto è il Siberian Husky che arrivò in città il 2 febbraio 1925. L'antitossina aveva percorso 674 miglia in poco più di cinque giorni con una temperatura media di 40 gradi sotto zero.