Lumet, Sidney - Una estranea tra noi

Meri

Viôt di viodi
Emily Eden, brillante detective di New York, reduce dal ferimento d'un collega e amante, viene incaricata d'indagare su un caso di routine, un furto di gioielli appartenenti a uno scomparso gioielliere, membro d'una comunità d'Ebrei ortodossi, dal caratteristico abbigliamento e la rigida osservanza dei precetti religiosi, una società molto unita e con una loro lingua, lo yiddish, spiritualmente guidata dalla figura paterna dell'anziano Rebbe. Trovato ben presto il cadavere occultato nello stesso negozio, Emily propone alla guida spirituale di potersi infiltrare, convinta, a dispetto del di lui scetticismo, di potere individuare il colpevole tra la comunità. (Wikipedia)

Il film è piacevole anche perché le tradizioni e le usanze del gruppo di ebrei ortodossi sono interessanti. Ho trovato un po’ datate alcune battute e poco credibili certe azioni.
 
Ultima modifica di un moderatore:

Ondine

Logopedista nei sogni
Grande interpretazione di Melanie Griffith, un personaggio diviso tra ragione e sentimento e che si trova catapultata in una realtà straniante ma per lei affascinante, così diversa da quella cui era abituata. Il cambiamento estetico cui viene sottoposta per poter far parte della comunità va a coincidere con un cambiamento interiore di Emily, grazie anche all'amicizia con Ariel. Tra i due nasce un'attrazione impossibile e il finale l'ho trovato coerente. Interessante l'aspetto investigativo, io non avrei mai pensato che il colpevole potesse essere quel determinato personaggio. Molto ben costruita, anche nell'alternanza tra interno ed esterno, la contrapposizione tra la vita della comunità e la società newyorkese.
 
Alto