Ondine
Logopedista nei sogni
Non mi dispiace questa versione anacronistica del romanzo di Jane Austen perché fin dall'inizio si respira l'intento volutamente ironico, leggero, della rilettura della storia. Al di là degli sguardi diretti allo spettatore, a cui mostra lettere, a cui parla, Anne, di cui Dakota Johnson fa un'interpretazione moderna e vivace, mantiene l'essenza di fondo del personaggio creato dalla scrittrice, quella di una ragazza tormentata dal rimorso di aver ceduto alla persuasione e quasi rassegnata alla sua condizione di solitudine. La disperazione di lei è silente oppure si manifesta con lei che beve bicchieri di vino al buio oppure con sue frasi sarcastiche. Alcune scene le ho trovate un po' sopra le righe e alcuni dialoghi con un linguaggio un po' troppo giovanile ma tutto sommato a me questo film è piaciuto, l'ho trovato frizzante e con momenti di improvvisa intensità, sottolineata da una lentezza scenografica che ho apprezzato, come il dialogo tra i due protagonisti sulla riva del mare. Lei mi ha trasmesso il suo stato emotivo, lui mono espressivo per tutta la durata del film tranne che in qualche scena.