- Mmmm… O bruttissimo o un po’ sfigato…
- Va be’, allora vale anche per me. Nemmeno io gli ho mandato la foto…mi vergogno… ho paura di non piacergli.
- No, io queste cose non le posso sentire…alla tua età hai ancora questi complessi? È impossibile che non gli piaccia, con quei ricci e quegli occhi color nocciola… E poi sei simpatica, intelligente! - GlitterGirl arrossisce – Dovresti solo essere più audace! Io al posto tuo taglierei la testa al toro e a questo qui gli chiederei subito un appuntamento, altro che foto. Così prima di tutto vedi se trova una scusa per non incontrarti, e in tal caso ciao, anzi addio… e poi, parlando seriamente, è meglio non farsi film su uno sconosciuto, meglio affrontare subito la realtà e vedere se ti piace piuttosto che lasciar passare troppo tempo e affezionarti a un fantasma per poi magari avere una delusione quando vi deciderete a incontrarvi!
GlitterGirl – Un appuntamento? Sei matta? Non ho il coraggio di mandargli la foto e gli chiedo di vederci? Lo sai come sono, mi vergogno da morire… e poi se non viene ci resto troppo male… e se gli faccio schifo… ho paura di leggerglielo in faccia… e se invece fosse uno che ci prova al primo incontro? Io non sono così, lo sai… non saprei come comportarmi…
Amica – Lo so, lo so… e nel frattempo con tutte queste pippe mentali sono passati quasi due anni dalla tua ultima storia!
GlitterGirl – No, non me la sento … Potrebbe anche essere uno stupratore… certo, sembra un bravo ragazzo, ma in fondo chi lo conosce…
Amica (ride) – Mi sembri mia madre! Dai, quante probabilità ci sono che lo sia? Un appuntamento innocuo. Domenica pomeriggio al bar, per un caffè. Fidati di me. Ti presto la mia gonna che ti piace, quella rosa in pelle
GlitterGirl a casa – Forse ha ragione devo tirare fuori il coraggio da qualche parte ce l’avrò che ansia ma perché gliel’ho raccontato no non ce la faccio e poi di sicuro non accetta uno che non mi manda la foto e non mi dice come si chiama sì lo so nemmeno io gliel’ho detto per puntiglio ma anche se accettasse io non saprei come comportarmi mi agito troppo ho paura di fare figuracce e poi di certo non gli piacerò però che bello sarebbe incontrarlo chissà come è fisicamente mi ha detto altezza media capelli neri occhi neri non è molto ma non mi interessa tanto l’aspetto secondo me è un bravo ragazzo mi ha detto dolce scherzoso l’istinto mi dice che è soltanto timido magari ha la ragazza ah sì ce l’ha altrimenti perché non mi dice con chi esce di sicuro sarà bellissima e magra sono nel panico che faccio sì mamma! Arrivo! Uff quello scemo di mio fratello mi sta prendendo in giro perché ho la testa fra le nuvole non voglio sentirlo meno male che sta uscendo ciao! Byebye! Vado da mamma
Qualche ora più tardi
G. Senti, devo dirti una cosa.
L. Wowww! Che tono serio! Se fossi la mia ragazza avrei detto che volevi lasciarmi.
G.

L. (un po’ nervoso) Che c’è?
G. Finora non ti ho mandato la mia foto perché provo imbarazzo… sono un po’ timida, come mi dici sempre tu...
L. (ironico) Ma dai!!! Non dirmelo!

Silenzio.
L. (incuriosito) Ti sei offesa? Dai, stavo scherzando… Non è un difetto essere timidi… Cosa volevi dirmi?
G. (nervosa) So che ti stupirò molto ma… Non mi capita spesso di trovare un ragazzo così simpatico, tantomeno in chat… e pensavo… se cercassimo entrambi di mettere da parte l’imbarazzo e i misteri… e ci incontrassimo dal vivo, da persone mature?
Silenzio.
L. (dopo qualche secondo) Dici sul serio? (un po’ diffidente) Ma sei la stessa GlitterGirl di ieri?
G. (pentita, ma ora non può più tornare indietro) – Ahahah sì… lo so, non è da me… ma ho riflettuto e ho pensato che forse è l’unico modo per rompere il ghiaccio. Giusto una mezz’oretta per salutarci… ti andrebbe bene domenica pomeriggio al Krapfen?
Silenzio.
Dopo un po’.
L. (titubante) Non me l’aspettavo…Sono stupito, certo…Però per me va bene…se tu sei sicura…
G. (in fretta) Allora ci vediamo domenica alle 17?
L. Ok…
G. Ok. Buona serata

L. Anche a te (cuoricino)
GlitterGirl sola nella sua stanza
No non posso crederci gliel’ho detto davvero sono completamente pazza non è coraggio è incoscienza e ora come faccio non bastano tutti i rossetti e le gonne del mondo resto grassa brutta e impacciata come faccio non mi presento ma no non posso se no non mi scrive più ma non mi scriverà comunque dopo che mi conosce di persona magari ci prova sicuramente è più esperto di me ma cosa sto dicendo non ci proverà mai accidenti a me che ascolto i consigli degli altri devo pensare con la mia testa come faccio adesso sono disperataaaa aiuto che bello finalmente lo vedrò no non ci vado non ci vado
Lonewolf solo nella sua stanza
Boh, certo che questa qui è proprio strana! Una non mi vuole neanche dire se è alta e bassa o se ha i capelli biondi o scuri e poi mi chiede di incontrarla? Però proprio perché è così mi intriga di più. Perché mi somiglia. Speriamo sia carina. Va be’, non pretendo chissà che, soprattutto quando una mi piace così tanto come persona. Sto parlando come se la conoscessi bene, magari sarà una delusione! O sarò io una delusione per lei? Brutto non sono. Nemmeno bello, va be’. Almeno mi ha detto che le sono simpatico… Spero di riuscire a essere un po’ spigliato… però certo che questa proposta è proprio strana! E se fosse una trappola? Magari è un ragazzo! Certo, come ho fatto a non pensarci prima? I conti tornerebbero perfettamente…L’imbarazzo e tutto… Va be’, basta pippe. Vedremo.
DOMENICA ORE 15
GlitterGirl – Giacomoooo! Cheppalleee! Ma possibile che sia sempre in bagno???
Fratello (doccia scrosciante) – Ecchepppalle che sei tu!!! Ma uno non può nemmeno farsi la doccia in santa pace??? –
GlitterGirl – Ti prego, esci! – Quasi piange.
Mamma – Volete smetterla? Ma possibile che non facciate altro che litigare voi due?
GlitterGirl – Giacomo, sbrigati, ti supplico!
Fratello (doccia non scroscia più) – Sto uscendoooo! (Esce) - Ma che cacchio hai? Sei isterica!
GlitterGirl – Senti chi parla! Fatti gli affari tuoi! (Entra e chiude di scatto)
DOMENICA ORE 16,06
GlitterGirl – Corre come una matta, è in ritardo.
Per colpa di quello stronzo di Giacomo sempre il solito anche lui era nervoso però strano in genere a quest’ora non esce la domenica magari ha la ragazza ma chi se ne frega non voglio arrivare sudata da LUI magari mi abbraccia seeeee come no ma chi vuoi che voglia abbracciarti
GlitterGirl (arrivata al luogo dell’appuntamento, sgrana gli occhi stupita) - E tu che ci fai qui?
Giacomo – Che ti frega? Cosa ci fai tu, piuttosto!
GlitterGirl – Vattene. Devo vedere una persona.
Giacomo – Una persona? E chi? Qui al Krapfen??? IO devo vedere una persona, vattene TU!
Guarda il giubbotto nero di suo fratello. Il ciuffo perfetto, sistemato col gel. Gli occhiali da sole. Il look che usa per andare alle feste. Oppure. Quando. Ha. Un. Appuntamento.
E, d’un tratto, capisce. Capisce che tutto è finito. Capisce che non ci saranno più le chiacchiere in chat e i misteri e le fantasie. E che non conoscerà mai l’ansia e l’adrenalina del primo incontro, quella che pensava di avere fino a pochi minuti fa. Non con LUI, almeno.
Che stupida. Lonewolf! Come ho potuto dimenticarlo? Era quel fumetto che leggevi da piccolo. Un uomo solitario che all’occorrenza diventava un lupo. Un lupo buono, che salvava i deboli. E non me lo sono ricordata nemmeno quando ne abbiamo parlato in chat. È proprio vero che vediamo solo ciò che vogliamo vedere.
Giacomo (vede lo schermo del cellulare di sua sorella) – Gamefox? Ma stai scherzando? Frequenti questo gioco online? Stai attenta, è pieno di ragazzi che abbordano le donne… (guarda l’orologio. Si incupisce) Come me per esempio…che stupido… è lì che ho conosciuto la ragazza che dovevo vedere oggi. Ormai non viene più, è tardi… Magari ci ha ripensato, c’era da aspettarselo strana come è … ma proprio lei doveva capitarmi? Che figuraccia! Guai a te se lo dici a qualcuno, eh?
Francesca ex Glittergirl (lo guarda fisso negli occhi) – Giacomo. Non è così. In realtà… lei è qui.
Guarda sua sorella, ferma in piedi davanti a lui, con il rossetto e gli orecchini, con quella gonna strana che non le aveva mai visto addosso, l’aria delusa e il cellulare in mano aperto in quella stupida schermata. La guarda inebetito e finalmente anche lui capisce. Resta lì per qualche secondo a fissarla negli occhi, incredulo, mentre in un attimo vede sfumare i misteri, le battute scherzose, l’adrenalina, la delusione appena provata.
E poi gli sale su per la gola un rimescolio strano, come una cosa che ha bisogno di esplodere e non può più essere trattenuta, e scoppia in una risata di quelle belle, che partono dalla pancia. Francesca lo guarda stranita. E poi inizia a ridere anche lei.
E ridono e ridono e Giacomo la abbraccia, e lei pensa che non è vero che nessuno vuole abbracciarla e che questo è un abbraccio d’amore, d’amore fraterno e di tenerezza e complicità e affetto, malgrado i battibecchi e le prese in giro e le docce infinite, e allora anche lei lo abbraccia mentre lui le dice sorellina ma sei scema che dai appuntamento gli sconosciuti, lo sai che è pericoloso, non sai chi puoi trovare mica sono tutti come me e lei ride e gli dice perché forse pensi che per i ragazzi non ci siano pericoli, e lui le dice finalmente ti posso dire che GlitterGirl fa cagare, e lei gli dice come ti sei permesso di dire che sono strana, e si prendono a colpi per scherzo e vanno via così, e quando arrivano a casa stanno ancora ridendo e la madre li guarda e pensa che i suoi figli sono completamente pazzi, proprio come il padre.