Pathurnia
Well-known member
Scusate arrivo fuori tempo? Come avevo detto è difficilissimo commentare i racconti che mi piacciono. Abbiate pazienza, questo è il commento a
Era "Oh, fischia ed io verrò da te, ragazzo mio" di Montague James. Ricordo solo che c'era un professore in una stanza a due letti, lui sul primo e sul secondo..niente. O meglio, c'era qualcosa che non avrebbe dovuto esserci, ma il racconto non ci dice cosa.
La presenza sotto il lenzuolo era impalpabile ma innegabile, terribile, incombente. Mostruosa. Paralizzante.
L'universo quotidiano scardinato, l'ordine delle cose sovvertito, il male pronto a scatenarsi.
Non il male che fa sanguinare, piuttosto il male che fa impazzire.
Eppure in questo racconto non accade niente (che io ricordi).
Ecco, questa è arte. Magari un racconto horror non è Arte con la maiuscola, ma non è il momento di queste distinzioni.
Quello che voglio dire è che "Prurito al naso" è un racconto riuscitissimo, non è ancora horror ma è già mistero, e il mistero è in quel sereno ordine logico delle cose che a un certo punto salta.
Ma noi non possiamo dire nemmeno in che cosa l'ordine è saltato. Una bambina con un carisma inspiegabile, affascinante ma anche in parte raccapricciante perché illogico.
Un piccolo tic inoffensivo. Un temperamento audace, una fantasia sfrenata e un po' macabra.. ma è davvero fantasia? E' davvero solo un gioco spavaldo, una sfida a cercare vecchie case maledette da vaghe leggende?
Nei vicoli stretti, dove l'aura del passato si rianima e le ombre assumono forme sconosciute, due bambine giocano ad esplorare. Cosa esplorano, il mondo o se stesse? O le parti di sé più remote, ancestrali, sepolte?
Con questi ingredienti si può confezionare una storia, ma più che la storia ciò che vien fuori da una penna navigata è un'atmosfera.
E' la prevedibilità del mondo che è saltata. A quel punto, dopo quel clic, tutto è immaginabile.
Possiamo completare la storia a nostro piacere o goderci quella piacevole sensazione di "qualcosa che potrebbe accadere", ringraziando l'Autrice che per un attimo ci ha portati lontano dalla solita poltrona.
PRURITO AL NASO
Io non sono una fifona. Ho anche visto "Shining" stando da sola in una casa sperduta tra i boschi. Racconti horror ne ho letti quanti ne potevo desiderare. Ma uno solo mi ha fatto accapponare la pelle; non ricordo la trama ma ricordo che nel leggerlo ero tutta un brivido.Era "Oh, fischia ed io verrò da te, ragazzo mio" di Montague James. Ricordo solo che c'era un professore in una stanza a due letti, lui sul primo e sul secondo..niente. O meglio, c'era qualcosa che non avrebbe dovuto esserci, ma il racconto non ci dice cosa.
La presenza sotto il lenzuolo era impalpabile ma innegabile, terribile, incombente. Mostruosa. Paralizzante.
L'universo quotidiano scardinato, l'ordine delle cose sovvertito, il male pronto a scatenarsi.
Non il male che fa sanguinare, piuttosto il male che fa impazzire.
Eppure in questo racconto non accade niente (che io ricordi).
Ecco, questa è arte. Magari un racconto horror non è Arte con la maiuscola, ma non è il momento di queste distinzioni.
Quello che voglio dire è che "Prurito al naso" è un racconto riuscitissimo, non è ancora horror ma è già mistero, e il mistero è in quel sereno ordine logico delle cose che a un certo punto salta.
Ma noi non possiamo dire nemmeno in che cosa l'ordine è saltato. Una bambina con un carisma inspiegabile, affascinante ma anche in parte raccapricciante perché illogico.
Un piccolo tic inoffensivo. Un temperamento audace, una fantasia sfrenata e un po' macabra.. ma è davvero fantasia? E' davvero solo un gioco spavaldo, una sfida a cercare vecchie case maledette da vaghe leggende?
Nei vicoli stretti, dove l'aura del passato si rianima e le ombre assumono forme sconosciute, due bambine giocano ad esplorare. Cosa esplorano, il mondo o se stesse? O le parti di sé più remote, ancestrali, sepolte?
Con questi ingredienti si può confezionare una storia, ma più che la storia ciò che vien fuori da una penna navigata è un'atmosfera.
E' la prevedibilità del mondo che è saltata. A quel punto, dopo quel clic, tutto è immaginabile.
Possiamo completare la storia a nostro piacere o goderci quella piacevole sensazione di "qualcosa che potrebbe accadere", ringraziando l'Autrice che per un attimo ci ha portati lontano dalla solita poltrona.
Ultima modifica: